3 - Loro

359 7 2
                                        

Sento che la testa potrebbe scoppiarmi tra pochi secondi.

La nottata di ieri è stata interminabile: spettacoli, bevute, spogliarelli privati, litigi e altre bevute. L'ultimo ricordo che ho prima del buio totale è Mark che, seduto accanto a me nell'autobus notturno, mi mette il suo giaccone sulle spalle.

Dio, quanto adoro quel ragazzo.

Ad un tratto un brutto gorgoglio proveniente dalla mia pancia mi fa uscire dal letto e correre in bagno alla velocità della luce. In meno di due secondi comincio a vomitare, e lo faccio ad un ritmo così sostenuto che potrei tirare fuori pure l'anima, anche se non sono sicura di avercela ancora.

Scarico il water disgustata da ciò che c'è dentro e vado a sciacquarmi la bocca. Mi sollevo dal lavandino e rilasso le spalle, imbarazzata per la mia forma fisica indecente: la pelle troppo pallida, le clavicole e le costole che sembra vogliano uscire fuori dal mio corpo. Senza contare le cicatrici intorno ai seni e alle parti intime lasciate dai litigi con Jeff e con i clienti.

Reprimo subito il pensiero. Vedere il mio corpo rovinato in questo modo per causa loro mi fa provare sensazioni indescrivibili.

Cerco di nuovo di concentrarmi sul problema del mio fisico: troppo magra. E' questo il punto. Poco ci manca che diventi anoressica.

Il fatto è che io vorrei mangiare di più, ma non ho né il tempo né la voglia per farlo.
Questo pensiero mi mortifica enormemente, quindi abbasso lo sguardo, arrabbiata
e delusa da me stessa. Come sempre.

Ad un tratto qualcuno bussa alla porta e sento una vocina dolce e irrequieta che mi
chiama:<<Challiii!!!>>.

Oddio. Non è possibile. Come ho potuto dimenticare che oggi sarebbe venuta Faith con la piccola Alexis?! Sono proprio una stupida!

Corro velocemente in camera da letto per mettermi qualcosa addosso e cerco inutilmente di sistemare il salotto. Nel mentre Alexis è sempre più impaziente di entrare e Faith mi dice:<<Ehi, Charlie. Si sente da qui fuori che stai cercando di riordinare lo schifo che io ed Alex vediamo tutte le volte che veniamo da te. Non perdere tempo e facci entrare!>>.

A queste parole, mi arrendo al disordine del mio appartamento, apro loro la porta e la piccola Alexis si aggrappa alle mie gambe, rivolgendomi un sorriso stupendo. Perfetto per una bambina di 3 anni.

La sollevo, la riempio di baci ovunque e lei ride come una matta. Che risata contagiosa. Mi mancava.

Nel frattempo Faith entra con una scatola piena di ciambelle e waffles, ed io spero che il loro fragrante profumo copra tutti gli odori sgraditi del mio appartamento.

Nonostante ciò nessuno può impedire a mia cugina di fare commenti acidi su qualcosa che non va. E qui, di cose che non vanno ce ne sono tantissime, compresa la sottoscritta.

<<Cristo Charlie, questo posto ha un aspetto orribile... proprio come te. Ma ti sei vista!? Scommetto che dall'ultima volta che siamo venute qui avrai perso altri tre chili.>>

<<Faith, la smetti?! In questo periodo non sto trovando il tempo neanche per fumare.>>

<<Meglio.>> dice con tono severo.

I suoi occhi color nocciola mi scrutano con attenzione e disapprovazione dalla testa ai piedi e io mi stringo nelle spalle con lo sguardo basso. Vorrei essere seria, ma Alexis non sta facendo altro che sorridermi e giocare con miei capelli. Non posso proprio restarle indifferente.

La mia piccola "tigre" è semplicemente il ritratto della felicità. Solare, allegra, spensierata, giocherellona e dolce non sono aggettivi abbastanza esplicativi per descriverla appieno. Alexis è la creaturina più bella che io abbia mai conosciuto e sono estremamente contenta che Faith abbia deciso di tenersela. Ne è valsa davvero la pena.

Sei sulla mia strada.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora