faccio inalazioni

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faccio inalazioni
da quando ne ho sei sinusite
aerosol kleenex ai muri delle gallerie
digerisco bene, solo prima dei pasti

Ho messo a punto un senso di colpa
che è una versione semplificata
del karma, con qualche parola in meno ma
con dappertutto bancomat
e dramma
e un santo che m'impressiona perchè
ancora sporco di sè, sangue se sei
veramente sacro non farmi impressione
sarebbe un miracolo, altrimenti
mi
volto (profilo egizio) mi appoggio al mondo e origlio
il re scommette la propria corona
e soldi che tra parentesi
non ha:

croupier sono un re di passaggio sono stanco del viaggio le dispiace se m'appoggio cinque minuti a questo tavolo verde e scommetto il mio logo sul numero che non perde

sa, il logo incoronato oggi è
inflazionato, non si offenda
ma non ha mercato, ma se le piace indebitarsi può
partecipare
però rischia
il regno
e anche di avere
fame
gli esattori le rovineranno le aiuole
e ciò che dirà di se stesso
nelle memorie, però potrebbe diventare
uno scrittore
l'ennesimo famoso solo
per un paio
d'ore

Al -cubo gli in-cubi si manifestano
nelle forme e nei colori più vari, ma per scrivere sono
necessari
io, per esempio, temo una vita
senza lavatrice. Un taglio di capelli
da dimenticare come il limbo
lascia strascichi nell'anima di un bimbo
abusivismo di
castelli di sabbia (consegna del castello
entro agosto) spero di farcela

sei un incapace come ti sei pasticciato sia maledetto l'inventore del cono gelato

sia benedetta la vita difesa dalle allergie
all'esame di leva
Quanta timidezza
nelle prime band rock, mostrami come tieni
il tempo
cominciamo con la musica, poi le parole: brillano
i diamanti sudati in sala
prove, tutti fuori tempo
nello stesso momento

non hai un po' voglia di guardarmi dentro non vuoi guardarmi nuda

no non me la sento ho il blocco (Cuba) facciamolo
a una distanza di sicurezza tu intanto detti il tempo con la bacchetta sei perfetta ti vorrei come capoufficio
mi è passato il blocco/trema l'edificio
Benedetta fretta fare l'amore in piedi
scappo, domani ho un'agenda piena, devo fare strage
di streghe e migrare
i migratori negri, poi devo ripassare
da casa, e poi devo ripassare la natura
quel tramonto è fuori asse
quella donna è
fuoriclasse
hai una dizione perfetta e lavi le scale devi lavorare di più sui tuoi contatti
vada per l'attitudine naturale
ma un culo come quello non puoi
darlo gratis, quando
so che spolvererai il mio piano
l'attesa
mi fa il cuore così
grande che mi schiaccia
e mi preme
nel divano che dovremmo aggiungere
due stanze

L'amore in pausa
pranzo, rientri in ufficio digiuno
che ti gira la testa, però senti lo zucchero sulla lingua, però vedi Dio
dalla finestra, innamorarsi
nella pausa caffè baciarsi
contro scaffalature
spoglie, è sopravvivenza
è bere gocce
di acqua piovana direttamente
dalle foglie

esseri umani
clonati / crackati
si prega di dormire
però
staccati
che di incubi ne ho già di miei, e il discorso vale anche
per lei, non finga di non avere capito o di avermi
capito
(io una volta capito sono finito)
come se non
sapessi
che mi
apprezzi

finchè sono
pazzo
finchè sono
un puzzle
finchè sono
a
pezzi:

Nostalgia istantanea, D. D'AmicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora