Sono con Byron da almeno un'ora e mi sta ancora raccontando di quanto sia stata bella la vacanza in Grecia che ha fatto con i suoi amici << e poi l'ultima sera eravamo talmente ubriachi che ci siamo addormentati sulle sdraio fuori dell'hotel >> dice concludendo, oserei dire finalmente, il suo racconto << tu invece che hai fatto quest'estate? >> << sono stata due settimane in Spagna dai parenti di mio padre e poi a San Diego fino a tre settimane fa >> << è venuto anche Matthew? >> tremendamente geloso, ecco cos'è, non lo sopporta proprio Matthew, pensa che ci provi con me, non ha capito proprio niente << si, è venuto per una settimana >> dico sorridendo per la faccia buffa che ha fatto, intanto che parliamo camminiamo per le strade di New York, sempre affollate, sempre piene di turisti, di persone in ritardo che corrono di qua e di là oppure di persone che semplicemente stanno ferme ad osservare la bellezza della città, che si lasciano trasportare dalla sua magia, New York non ha niente di particolare, alla fine ci sono solo palazzi estremamente alti, la bellezza di New York sta nel fatto che è una città senza limiti, nessuno ti impedirà mai di realizzare il tuo sogno, è una città aperta a nuove idee, è una città libera e questa libertà la senti in ogni momento. Prendo la mano di Byron e la stringo nella mia voltandomi verso di lui << mi sei mancato quest'estate >> gli dico guardandolo negli occhi, così chiari, così sinceri, così familiari, gli occhi che voglio guardare per il resto della mia vita e che mi erano mancati così tanto << anche tu Lady >> e detto questo mi bacia, per la prima volta dopo due mesi, sullo sfondo di una New York illuminata dal caldo sole d'estate. Perché magari è vero che quest'anno succederanno cosa nuove e che magari non saranno tutte belle, però so che con lui al mio fianco non ci sarà mai niente che non riuscirò ad affrontare.
Facciamo qualche altro giro e poi mi accompagna a casa << non ti chiedo nemmeno se posso salire, immagino che tua madre stia cucinando ed è meglio non disturbarla quando lo fa >> dice ridendo e io lo seguo, ha perfettamente ragione << già, meglio di no >> e senza preavviso mi bacia, facendomi provare migliaia di brividi << ci vediamo domani a scuola Lady, fai la brava >> Lady era il nomignolo che mi aveva dato in seconda media, prima ancora che ci mettessimo insieme ed era sempre rimasto quello << a domani >> dico mentre lo guardo andare via sotto la luce del tramonto ed entro in casa con lo sguardo più sognante che si possa avere << sei in ritardo! >> tre due uno, Ailena è morta causa infarto << mamma! Ma ti sembra il modo?! Mi hai fatto prendere un colpo! >> dico mettendomi una mano al petto e cercando di riprendermi << scusa tesoro, però ti avevo chiesto di essere puntuale >> << sono in ritardo di soli venti minuti, vado a lavarmi le mani e arrivo >> dico correndo in camera dove sparsi sul letto ci sono i vestiti che metterò stasera e che avevo saggiamente preparato prima di uscire oggi pomeriggio.
Per la seguente ora e mezza aiuto mia madre a cucinare le ultime cose, apparecchio la tavola e mi faccio la doccia, poi torno in camera e inizio a prepararmi e una volta concluso mi guardo alla specchio e quello che vedo è una ragazza abbastanza alta e non troppo magra, capelli lunghi e castani che fanno un po' quello che vogliono motivo per cui a volte sono lisci e altre volte mossi, occhi verde scuro che sono la parte che preferisco del mio corpo e labbra carnose e rosa, incredibile ma vero, l'immagine che vedo riflessa mi piace, non prendetela come vanità, non lo è, semplicemente penso che non ci sia nulla di male a piacersi. Passano i minuti e non si vede ancora nessuno così decido di attaccare le foto che avevo scelto, recupero del filo che non so perché avevo in casa e con delle mollettine colorate le attacco fissando poi tutto alla parete; vengono fuori tre file di foto a cui decido di alternare delle piccole lucine che faranno anche un bell'effetto di luce soffusa e nel momento esatto in cui attacco l'ultima fila suona il campanello.
Mio padre apre la porta e fa entrare i nostri ospiti. Dopo i vari saluti vado a chiamare mia madre che stava finendo di prepararsi. Solo mentre torno in salotto insieme a lei noto che c'è un po' troppa calma << scusate ma dov'è Matthew? >> chiedo << è tornato a casa prendere la chitarra, fra poco sarà qui >> mi risponde suo padre, menomale, pensavo non venisse. Una decina di minuti dopo però non c'è ancora traccia di lui e sto iniziando a preoccuparmi visto che le nostre che i nostri palazzi sono parecchio vicini, << scusate provo a chiamarlo, mi sembra strano non sia ancora arrivato >> vado in cucina e digito il suo numero, lo chiamo più volte ma lui, ovviamente, non risponde e questo non fa che aumentare la mia preoccupazione.
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Once Upon a Time
RomanceQuante volte ci capita di pensare che esiste una forza esterna che ci spinge a fare quello che facciamo? Quante volte pensiamo che le persone con cui parliamo ogni giorno le abbiamo incontrate per un motivo? Quante volte ci fermiamo a pensare a quel...