Capitolo 5

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« Ciao Val, prima che tu me lo chieda lei è Aileen, la ragazza di cui ti ho parlato »
Guardo Math, 'la ragazza di cui ti ho parlato', in tutto questo tempo mi ha pensata allora, non si è dimenticato..
La ragazza lo abbraccia con il bambino su un fianco e con una velocità che non capisco abbraccia anche me e guardandomi dice: « Ciao tesoro, sei la benvenuta qui » sorride, e noto che un po' assomiglia a lui, al mio Math
« Grazie » rispondo guardando tutti e due
« Oh e lui è Daniel » dice Math indicando il bimbo e dandogli un bacio sulla fronte « È il figlio di Valerie »
« Oh, ciao Daniel » faccio quella voce che mi esce solo in presenza di bambini e lo saluto con la mano, mi sembra che accenni un sorriso, ho sempre voluto avere un fratellino..
«Io direi di entrare in casa » dice Math, mi prende per mano e tutti insieme entriamo
« Io metto Dan a letto ragazzi, vengo a preparare il letto per voi due tra un attimo » dice Val
« No, non ce n'è bisogno, lo posso fare io » intervengo. In poco tempo Val entra in camera, dove ci troviamo io e Math, e lascia le lenzuola pulite sul letto « Sei un tesoro » dice e se ne va. Le prendo e comincio a fare il letto
« Dammi, ti aiuto » sorrido a mio frat.. a Math e gli passo le coperte
« Hei, hai bisogno di fare una doccia? » chiede
« Penso proprio di si, è stata una giornata pesante » sospiro « Ma non ho niente da mettermi »
Math mi squadra « Beh puoi metterti una mia maglia e magari qualcosa di Val, le mutande non te le posso prestare » fa una risatina
« Simpatico... Comunque grazie, per tutto » sorrido
« Non c'è di che » ricambia
Prendo le cose che Math gentilmente mi ha prestato ed un asciugamano pulito e vado in bagno, l'acqua della doccia ci mette un po' a scaldarsi, nel frattempo mi lavo i denti e raccolgo i capelli in uno chignon per non bagnarli, ci metterei un'infinità ad asciugarli e non mi sembra il caso accendere il fohn, dato che probabilmente il piccolino sta dormendo. La doccia è uno dei posti che preferisco, da quando ero piccola e la mamma mi faceva il bagno, la mamma.
Esco dalla doccia e l'aria fredda mi colpisce facendomi rabbrividire, mi vesto e vado in camera. Math è sul letto che scrive, il suo diario.. Ma come sente i miei passi lo chiude posandolo sulla scrivania
« Hei Ail, pensavo che la doccia ti avesse risucchiato ahah »
« A quanto pare no, mi dispiace per te » gli sorrido alzando le spalle
« Ti sta meglio di quanto pensassi quella maglia »
« Forse è solo un po' grossa » rido indicando la fine della cucitura che mi arriva sopra le ginocchia. Math non è molto grosso, ma porta le maglie più lunghe del normale
« Si, forse un pochino » ride. Stiamo ridendo entrambi. Mi è mancato così tanto..
Ad un tratto gli occhi diventano lucidi, sto ancora ridendo ma è una risata triste e prima che mi renda conto di quello che sto facendo mi ritrovo tra le sue braccia, così calde, così belle, piene, il suo odore mi riempie i polmoni come il profumo dei fiori, mi ricorda tante cose. Le lacrime scendono come fiumi sulle colline delle mie guance e gli bagno la felpa rossa.
« Ail, tutto bene? »
« Si, tutto b-bene, credo » sospiro e mi asciugo le guance col dorso della mano « Faccio io » dice, e mi sposta le mani, accarezzandomi il viso « Mi sei mancata anche tu Ail, non avrei dovuto lasciarti così » dice con un tono triste. Vorrei contraddirlo ma non posso, ha ragione, non avrebbe dovuto.

Rieccoci con un altro capitolo :)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14, 2016 ⏰

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