Capitolo 2

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<< Oh mio dio, Mathis! >> esclamo ad alta voce senza volerlo, Derek e Paula mi guardano male

<< Che? Mathis? >> chiede confuso Derek. 

Cazzo è proprio la macchina di mio fratello, con quell'adesivo rosso...

<< Ehm ci vediamo domani, okay? >> li saluto con la mano e corro verso la macchina nera.. << Ah e grazie per oggi! >> urlo. Non faccio in tempo a sentire cosa risponde che sono troppo lontana. Ecco la macchina. Lui non c'è. Guardo il mio riflesso sul finestrino, dev'essere qui per forza. Aspetterò.

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E' impossibile che sia la sua macchina. Non tornerà mai. Non tornerà, e non tornerà per me. Dovevo arrendermi quando ha detto che non lo avremo più visto... Ripenso al suo addio

Una lacrima. 

Mi asciugo la guancia col dorso della mano. Respiro. Mi manca.

La macchina della mamma arriva e salgo.

<< Scusami per il ritardo, tesoro. Mi sono persa in questa città >> dice, non la sto a sentire. Ho la testa da un'altra parte.

<< Tutto bene? >> chiede, guardandomi. Mi giro verso il finestrino

<< Ehm, si >> mi brucia la gola. Capisco che non è convinta di quello che ho detto

<< Okay, com'è la nuova scuola? >>

<< Bella >> mi limito a descriverla così, al momento non ho voglia di parlare con lei, in ricordo dei vecchi tempi...

Siamo arrivati a casa, scendo dalla macchina, entro in casa e salgo le scale

<< Aileen non mangi? >> chiede la mamma

<< Ehm no, ho già mangiato >> mento. Ho molta fame, ma non fa niente. Penso solo a cosa ho dentro.

Mi sdraio a pancia in giù sul letto, mi levo il giubbotto e le scarpe e prendo il telefono che era ancora nello zaino. Decido di chiamare Isabella, la mia migliore amica che purtroppo è rimasta nel North Dakota.

Squilla...

<< Aileen? >>

<< Bella >>

<< Tesoro, che succede? >>

<< Volevo sentire come stavi >>

<< Oh, ehm bene >>

<< No non è vero. Si tratta di.. di Mathis >>

<< Mathis, tuo fratello? >>

<< Si >>

<< E' tornato? >>

<< No >>

<< Cosa è successo? >>

<< Ho visto la sua macchina. Qui in Canada! >>

<< E ne hai parlato con tua madre? >>

<< Che? Mia madre? Certo che no! >>

<< Che hai intenzione di fare? >>

<< Non so Is >>

<< Ora devo andare, ciao >> 

Eh, mi sembrava strano che stesse così tanto al telefono

<< Si, ciao >>


Salve lettori, spero vi piaccia questo racconto e sono contenta che qualcuno lo legga.

Ci tenevo a dire che la storia non è basata su fatti accaduti realmente, ma i personaggi sono tutti collegati alla realtà. 

Baci, Alessia:)

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