|Amnesia|

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/I drove by all the places we used to hang out getting wasted./

Nella testa di Lydia rimbombano parole, immagini sfocate, nomi e grida.
È tutto confuso dentro e attorno a lei.
Guida per la città e certe volte le sembra di essere osservata, ma come lei ben sa, non c'è nessuno con lei.
È ormai lontana da casa e sa che sua mamma non si preoccuperà più di tanto della sua assenza.
Si è ormai abituata alla "particolarità" di sua figlia.
Sua figlia che è una Banshee.
Ma come lo era diventata non lo ricorda neanche lei.

Guida la sua auto sulla strada buia che porta dalla sua casa al centro di Beacon Hills.
Neanche lei è sicura di dove sta andando.
Sa solo di dovervi andare.
Guarda dritto davanti a sé e piano piano preme sull'acceleratore.
Gli alberi attorno a lei passano sempre più veloci e nella sua testa c'è come un rumore di voci che si accavallano e si mescolano.
Poi improvvisamente le sue iridi color nocciola si assottigliano sempre di più al dilatarsi delle sue pupille quando l'auto si ferma di colpo.

Lydia sembra improvvisamente riprendere il controllo di se stessa e si guarda attorno attonita mentre una berlina rossa le sfreccia accanto suonando il clacson.

"Cosa diavolo faccio?" pensa "Potevo causare un incidente, potevo uccidere qualcuno!"

Spegne il motore e si appoggia al sedile.
I fari spenti.
Tutto silenzioso e le voci nella sua testa sembrano averle dato un momento di tregua.

È ferma sul ciglio sinistro della strada e alla sua destra la clinica veterinaria.

Perché è finita qui?
Non ne ha idea, ma se è stata la sua "altra lei" a portargliela, deve essere molto importante.

Raggiunge l'ingresso e il cartello con scritto Chiuso è appeso alla porta.
Dopo tutto è notte fonda.

Prova ad abbassare la maniglia ma niente.
È chiusa chiave.
Si volta e fa per andare via quando è costretta a tapparsi le orecchie.

Un lungo fischio le trapassa il cervello ed è come un campanello d'allarme.

Si volta di nuovo verso quel cartello.

"Devo entrare." pensa e si ricorda che Scott le aveva parlato di un'entrata secondaria.

Cammina attorno all'edificio finché non si ritrova davanti ad una porta bianca accanto ai bidoni della spazzatura.
Il fischio nella sua testa si trasforma in un sussurro.
Assottiglia gli occhi e prova ad entrare.
Anche questa è chiusa, ovviamente.

Pensa che forse dovrebbe semplicemente chiamare Scott e chiedergli di raggiungerla con le chiavi, ma una parte di lei sa che il suo amico non ha niente a che fare con questo.

"Devono esserci delle chiavi di riserva" pensa e inizia a cercare dovunque le venga in mente.
Cerca sotto i cassonetti, lungo la strada, nel porta ombrelli.
Niente.
Poi come la più stupida della intuizioni, alza lo zerbino ai piedi della porta e vede una piccola chiave argentata brillare sull'asfalto.
Sorride prendendola tra le mani pensando a come a volte le cose più ovvie non vengoni nemmeno prese in considerazione, ma quello stesso sorriso scompare quando la inserisce nella serratura.

Ha paura.
L'ha sempre avuta.
Ancora non sa come ha fatto a superare tutto quello che è successo in questi anni, da sola.

Amnesia~Stydia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora