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20-11-15Hazza: Amore, mi manchi. Tornerò presto, te lo prometto, l'altra sera Liam si è arrabbiato così tanto che mi ha fatto paura. Quando vuole sa essere convincente. Ma non ti preoccupare, ti verrò a prendere presto, promesso.

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Harry aveva paura del viaggio che doveva intraprendere, le sue condizioni, sia mentali che fisiche, non erano delle migliori.

Voleva già tornare dal suo Lou, ma aveva paura di dirlo a Liam. Erano già dentro all'ospedale vicino alla città natale del suo Tesoro e questo lo faceva stare un po' meglio.

Il dottore aveva le mani congelate e anche tutti i suoi attrezzi lo erano, non voleva stare con quel tizio ma Liam si era messo proprio davanti alla porta e questo intimoriva il povero ragazzo. Liam non sapeva neanche che aveva fatto così paura a Harry quella sera, pensava che lui stesse tornando sulla retta via della sanità mentale, perché , se dobbiamo essere sinceri, Harry non era molto normale. Una volta aveva confidato a Niall che quando era piccolo andava regolarmente dallo psicologo,sia prima che dopo l'incidente.

Liam aveva tutte le intenzioni di rintracciare il suo vecchio psicologo per sapere di più su di lui e se ci sarebbe stato un modo per farlo...guarire.

Niall nel frattempo stava aspettando impaziente il "verdetto" del dottore. Aveva paura che Harry, dopo l'accaduto, fosse peggiorato ulteriormente a causa di tutto quello stress. Il suo migliore amico sapeva che se continuava così, Harry, non sarebbe durato ancora per molto, il suo cuore debole non c'è l'avrebbe fatta a sopportare tutto questo. Niall poteva solo immaginare il dolore che il suo migliore amico provava in quel momento, Louis era l'unica persona a cui Harry si era affezionato veramente, certo, voleva bene anche a Liam, Niall, Ed, a tutti i suoi amici, ma si era innamorato di Louis e non sapeva come ci si potesse sentire...Niall non aveva mai amato, stava ripensando a il primo giorno che lui è Harry si erano visti: erano
all'orfanotrofio di Londra, Harry era con la sorella, aveva dieci anni, se non meno, lei era più grande di lui. Il loro padre era morto e la loro madre era scappata lasciando i bambini in quel postaccio. Gemma, la sorella di Harry, aveva iniziato a bere e a drogarsi con i suoi "amici", come riuscissero a trovare quella robaccia ancora non si era capito. La ragazza rimase incinta e partorì prematuramente, Harry era stato il più possibile all'ospedale per assistere il nipote, cercando di non farsi sopraffare dai sentimenti che cercavano di travolgerlo e di mandarlo il più lontano possibile dalla salvezza. Il bambino si chiamava Jonathan, lo aveva scelto lo zio del piccolo, siccome la madre era morta mentre lo partoriva. Harry si occupò di Jon fino all'ultimo, per quanto gli fosse possibile, il bambino morì tra le braccia dello zio il 19 Dicembre del 2009. Il piccolo Harry aveva solo quindici anni, all'epoca e non sapeva cosa fare. Si sentiva distrutto emotivamente e psicologicamente. Niall sapeva solo delle visite che aveva fatto con lo psicologo quando aveva solo sei anni. Harry era disturbato psicologicamente,ma quei tempi si pensava che era solo dovuto allo shock di perdere entrambi i genitori, ma quello di Harry era molto più di questo. Si tagliava, beveva gli alcolici che gli offriva la sorella, faceva in continuazione cazzotti e spesso veniva sopraffatto dagli attacchi di panico a soli sette anni. A volte si svegliava di scatto urlando: "mommy". Tutti avevano paura di lui, tranne Niall, anche il suo passato faceva abbastanza schifo, ma non così come quello di Harry, quel ragazzino rotto. Louis lo aveva capito subito, quando Niall gli raccontò tutto, aveva provato subito tenerezza e un senso di protezione nei confronti del riccio, ma poi, col passare del tempo, diviene molto di più che semplice "fratellanza", divenne una sorta di chimica, amore, quasi, tra i due. Solo gli ultimi mesi avevano confessato di amarsi, anche se stavano insieme anche prima. La loro relazione è sempre stata molto complicata .

"Bene Mr. Styles aspetti pure qua fuori." Il dottore fece un cenno ai tre ragazzi che avevano accompagnato il riccio. Solo Ed rimase fuori con Harry, Liam e Niall, invece, entrarono. "Con voi voglio essere molto sincero: se Harry continuerà ad essere così stressato, così turbato, non credo che concluderà l'anno." Liam si dovette sedere, sentendo un mancamento, Niall rimase a fissare il dottore, inerme. Stava pensando, stava cercando di immaginare un mondo senza Harry Styles, ma non riusciva, era praticamente impossibile immaginarselo, insomma, quei due avevano passato praticamente tutta la vita insieme, come poteva?

"Cosa possiamo fare per aiutare Harry?" Domandò Liam cercando di trattenere le lacrime.

"Poco, ad essere completamente franco. Mi dispiace, ma dovrà affrontare psicologi, medicine, insomma, deve fare una vita tranquilla, se lo volete ancora accanto a voi a lungo. Il suo cuore è molto debole."

"Lei sa la situazione in cui è Harry, se va a trovare Louis è stressato, se non lo va a trovare è stressato lo stesso, io non so cosa fare, capisce la situazione?"

"Comprendo perfettamente, io vi propongo di accompagnarlo in ogni sua visita, prima tutti i giorni, com'è abituato a fare, mi raccomando non troppo tempo, poi, man mano che passa il tempo, ci andate sempre di meno."

"Non è così facile..." Finalmente Niall aveva deciso di parlare. "Harry è innamorato di Louis ancora molto, ed è quasi passato un anno dalla sua scomparsa! Questa cosa non aiuterà lui come non aiuterà noi!"

"Niall, calmati, ti prego." Liam si era spaventato, non aveva mai sentito urlare Niall in quel modo. Se la stava prendendo con il dottore, che non centrava niente e che cercava solo di aiutarli. "Va da Harry, qua finisco io." Lo rassicurò il moro. Una volta uscito il dottore diede tutto l'elenco delle medicine che Harry avrebbe dovuto prendere ed erano veramente tante.

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Hazza: amore mio, pochi giorni ed è il nostro matrimonio, sei contento? Finalmente ci sposiamo! Ti amo!!

He Is Mine.||Larry StylisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora