7.

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Quel giorno Louis doveva andare a prendere gli ultimi vestiti dal suo vecchio appartamento. Erano passati due mesi ormai e lui si era trovato un piccolo appartamento in uno dei quartieri più schifosi della città, ma era l'unico che riusciva a permettersi da solo.
Liam gli aveva lasciato le chiavi dentro il vaso di fiori. Imprecò quando capì che la pianta era stata appena innafiata.
Aprì la porta e andò direttamente verso la camera da letto cercando di non guardarsi in torno. Era difficile per lui rientrare dentro quell'appartamento, pieno di ricordi. Sapeva che a quell'ora Harry non c'era, Liam gli aveva detto che aveva delle commissioni da fare e che sarebbe stato impegnato quasi tutto il giorno.
Svuotò definitivamente il suo armadio, prese tutto, magliette, pantaloni, scarpe, profumi. Fece tutto molto in fretta con la paura che qualcuno sarebbe entrato da quella porta.
Si sedette sul letto, aveva un nodo alla gola che non se ne voleva andare, voleva piangere, voleva rimanere in quell'appartamento così carino, ma non voleva rivedere Harry. Gli aveva fatto troppo male. Non riusciva a capacitarsi della cosa.
''Lou?!'' Quella voce risuonò in tutta la stanza. Il più grande si girò di scatto vedendo un Harry bagnato e con un accappatoio intorno alla vita. Deglutì rumorosamente e capí che la sua forza di volontà, come forza di volontà, faceva schifo.
''H-Haz...'' Non aveva capito quanto Harry gli mancasse fin quando non lo vide. Il più piccolo si affrettò ad andare verso il liscio mettendosi in ginocchio davanti a lui e prendendogli le mani.
''Lou, ti prego la sciami parlare. Dammi solo una manciata di minuti.'' Louis annuì lentamente, aveva bisogno di risposte. Il riccio non si aspettava che lo lasciasse parlare, ma si ricompose in fretta e cercò di dirgli quello che si era ripetuto in mente per due mesi.
''Allora, l'altra sera...quella di qualche mese fa, ero andato da Nick, ma non è successo niente, ero andato lì per prendere dei miei vestiti che avevo lasciato lì, ma voglio essere totalmente sincero con te: avevo intenzione di andarci a letto...'' Louis si alzò di scatto e si diresse verso il bagno. ''Lou fammi finire!''
''Che cazzo hai ancora da dire?!'' Sbotta il liscio. ''Tu sei....un...un....''
''Lo so, lo so! Ma ti prego, fammi finire. Mentre stavamo per...tu mi hai inviato quel messaggio e io...'' Harry faceva fatica a parlare, tra le lacrime e Louis che gironzolava per casa per raccogliere tutte le sue cose il piccolo non rendeva l'idea della sua sofferenza in quei mesi.
''Fermati!'' Lo riuscì a prendere mentre cercava di uscire dalla cucina.
''Mollami, devo prendere le mie robe.'' Annuncia con tono duro il liscio.
''Perché? Dove vai da Zayn, per caso?'' Disse Harry tenedo testa al più grande, ma si pentì subito vedendo l'espressione di Louis cambiare. ''Lou, mi dispiace. Okay? Sono stufo, stufo di inseguirti per tutta casa, stufo di cercare di spiegarmi, stufo di dormire da solo, stufo di non averti più accanto. Lou mi manchi, non credo di essere mai stato così male in vita mia. Sapere che è stata colpa mia del nostro litigio mi ha distrutto. Oggi mi ero anche deciso di fare una doccia dopo quasi una settimana! Figurati quanto sono stato male! Io se non la faccio un giorno mi sento un barbone!'' A Louis scappò un sorriso e lo sguardo di Harry si accese. ''Mi era mancato, mi sono mancati i tuoi bellissimi occhi, le tue rughette carine, il tuo profumo, la tua voce angelica. Mi sei mancato e ti prometto che non ti lascerò andare via se non prima di esserci chiariti. Io non ho più voglia di soffrire.'' Harry aveva detto tutto quello che voleva dire, ora sperava che il grande gli dicesse che sarebbe rimasto a casa, da lui.
Louis sospirò e distolse gli occhi da quelli del piccolo, non era possibile sostenerlo.
''Harry, anche tu mi sei mancato...'' Il riccio sorrise. ''...ma credo che sia meglio non vederci più. Non ci fa bene.'' Il cuore del piccolo si spezzò un'altra volta e si sentì morire, è possibile morire per amore? Si chiese.
''Lou, no...io...io ne morirei....'' Iniziò a sighiozzare. Louis si sentiva un mostro, stava vedendo Harry più piccolo che mai, rivedeva l' Harry che aveva conosciuto tre anni prima e si sentiva estremamente in colpa. Posò una mano sulla guacia dell'altro che si appoggiò ad essa, per Harry era come se Louis stava cercando di riparare il suo cuoricino con lo scotch. Anche Louis stava pensando la stessa cosa in quel momento e vedere Harry così piccolo, così fragile, sciolto dalle lacrime di dolore che aveva causato lui, non resistette più e gli diede un bacio. Un bacio piccolo, tenero, senza niente di malizioso dietro, un semplice bacio destinato a durare pochissimo, un bacio che sperava di riparare quel ragazzo rotto che era Harry e che sperava di dare coraggio a Louis di dire al piccolo tutta la verità, ma non successe niente del genere, in nessuno dei due casi. Si ritrovarono a letto, abbracciati, a baciarsi con foga e desiderio, desiderio di stare insieme.
Entrambi speravano che quel momento non finisse mai, ma dopo aver fatto l'amore Harry si ritrovò nel letto da solo e Louis, che camminava velocemente con il borsone in mano, si sorprese a piangere e desiderare di tornare nel letto con Harry in quel pomeriggio piovoso e per tutta la vita.

He Is Mine.||Larry StylisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora