Bellatrix Lestrange, ovvero la preferita

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-Ma dove ho sbagliato?-

Di fronte allo specchio della toeletta, l'algida e fredda signora Black era presa da ben gravi tormenti famigliari. Prima c'era stato lo scandalo di Andromeda, che aveva macchiato il buon nome e la reputazione dei Black, e ora la sua indomabile figlia maggiore aveva deciso di "intraprendere la carriera militare e affigliarsi a un'associazione a delinquere", così come aveva efficacemente affermato il suo eccentrico cognato Alphard Black.

-Via cara, lo sai come è fatta, lasciala fare...-

-Lasciarla fare!?-

Druella non poteva credere alle sue orecchie.

-Cygnus, per Salazar, è proprio perché so come è fatta che mi preoccupo!- lo rimproverò la moglie, costernata -Come credi che andrebbe a finire se quell'uomo lo venisse a sapere? Credi che avrebbe pietà di lei? Lei è ancora così ingenua, poverina... No, bisogna mettere fine a questa storia. Domani le andrò a parlare io e le proibirò di pensare ancora a queste follie-

Detto questo, Druella chiuse forte la trousse, come per voler sottolineare la decisione appena presa.

Per lei, il discorso era chiuso.

Sua figlia non avrebbe mai e poi mai rischiato la vita per compiacere quel... mago, non dopo che lei lo aveva conosciuto così bene. Già le pareva di vederlo, Tom, mentre si svagava con la sua bambina piena di false speranze. Già vedeva quanto si sarebbe divertito a raggirarla, a illuderla, a depistarla, a... No, assolutamente no.

-Salazar, ma cosa ho fatto di male per meritare un tormento del genere!- esclamò melodrammatica, mettendosi una mano nella fronte -È una signorina, Per Salazar, non un soldato! E quell'uomo...-

La donna smise di parlare, tanta era l'angoscia che l'affliggeva.

-Il Signore Oscuro è un mago decoroso e ragionevole- le disse duramente il marito -Sono certo che Bellatrix non correrà alcun pericolo insieme a lui, anzi-

Druella lo guardò come se fosse un alieno.

-Ma cosa dici? Parli come se si fossero già incontrati-

Cygnus non rispose, si sedette sul letto con un'espressione stanca e gli occhi fissi in un punto.

-Cygnus?- continuò Druella, atterrita -Cygnus, ti prego...-

-È la nostra occasione. Non abbiamo avuto figli maschi, è l'unico modo che abbiamo per non restare esclusi dal mondo e per godere di un minimo di considerazione da parte sua-

Druella capì subito e si sentì mancare. Una bomba di rabbia, paura e disgusto esplose dentro di lei e la fece alzare di scatto, con gli occhi lucidi e i pugni chiusi.

-Hai venduto nostra figlia nelle mani di un assassino- lo accusò con un filo, tremante, di voce -Hai fatto questo? HAI FATTO QUESTO?-

-NON L'HO VENDUTA! HA FATTO TUTTO LEI!- sbottò l'uomo, dando un furioso pugno nel letto -Lei è andata da lui, lei gli ha parlato di nascosto e lei si è scelta quel destino, non osare addossarmi colpe che non ho, donna, non te lo permetto!-

-E perché non l'hai fermata!- gli gridò disperata

-Perché lui aveva già deciso. La vuole come allieva- le rivelò, con un'ombra di dispiacere nello sguardo.

-Che cosa? Ma, come... Perché lei?-

-Non lo so- sospirò il mago – Ma Lord Voldemort non si può contraddire

  
                                                                                                               ***

Le sette fiamme di Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora