Diario di una sconosciuta

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Oggi è una bellissima giornata di sole, sono in campagna nella casa dei nonni del mio fidanzato, Luca. Sono seduta su una panchina, all'ombra di un bellissimo albero, la temperatura è fresca e l'acqua nel ruscello poco più in là scorre limpida e allegra, producendo quel suono meravigliosamente rilassante.

Starei qui per sempre, amo la natura, amo il suo profumo, è difficilissimo da descrivere, inspiro ed in un unico momento la mia mente percepisce i maestosi alberi, l'acqua azzurra che scorre nel piccolo torrente, l'erba verde del prato. Anche la sua musica è meravigliosa, oltre all'acqua che scorre sulle pietre del ruscello si sente solo il vento, che smuove le foglie degli alberi e trasporta i cinguettii degli uccelli. Pace, questa è la parola che più assocerei a tutta questa bellezza.

La casa è molto carina, è disposta interamente su un unico piano, è fornita di una bella cucina in muratura, rustica e secondo me molto adatta al contesto in cui si trova. Ci sono tre camere, una matrimoniale, una con un letto a castello ed una con un lettino singolo ed infine un bagno, un po' troppo piccolo per i miei gusti, ma ci si accontenta.

La pecca più grande sta nel fatto che è esattamente confinate con la chiesa del paese, quindi ad ogni rintocco della campana sembra che ti debba cascare in testa il soffitto.

Luca ed io stanotte abbiamo dormito nella camera che condivide il muro con la chiesetta.

Tutto bene, per fortuna di notte le campane non suonano, ci siamo svegliati con i primi rintocchi alle sei del mattino. Poi alle nove, quando è iniziata la messa, sembrava di avere tutti i credenti, compreso il parroco, in camera nostra. Le loro voci ed i loro canti si sentivano così vividamente che sembrava che quel muro fosse fatto di velina.

Ieri sera mentre sistemavo le mie cose nell'armadio, ho trovato un diario. Ha la copertina sgualcita e marrone. Impersonale e la mano che lo ha scritto non aveva di certo una bella calligrafia.

Lo apro ed inizio a leggerlo...

Venerdì, 16 settembre

00:17

Sono nella mia camera da letto, sto cercando di dormire ma un inquietante tonfo contro la parete mi tiene sveglia.

La chiesa è inutilizzata da prima che io venissi ad abitare qui.

Mi hanno raccontato che ci fu un terribile incidente, inspiegabilmente una notte una bambina del paese sparì dalla sua camera da letto. La cercarono per settimane senza sosta. La sua scomparsa risultava incomprensibile, non sembrava essere entrato nessuno in quella cameretta. La mamma aveva spiegato di aver messo la bimba a dormire come tutte le sere, le aveva raccontato una storia, lei si era addormentata e così dopo averle dato il bacio della buona notte era uscita tirandosi la porta dietro. L'indomani mattina quando andò a svegliarla, non la trovò nel letto. Nulla era cambiato in quella stanza dalla sera prima. Ogni oggetto era perfettamente al suo posto, la finestra era chiusa così come la porta. Inoltre la donna spiegò che non aveva udito nessun rumore, nonostante la camera in cui dormisse era confinante con quella della figlia. Un mistero che non fu mai risolto.

Trovarono la bambina tre settimane dopo la sua scomparsa.

Impiccata nella chiesa.

I paesani ricordano con orrore quel giorno. Era domenica mattina e l'intero paese si stava dirigendo a messa. La scena che li accolse al loro ingresso fu terribile. La bimba penzolava inerme dall'alto soffitto sopra l'altare e sotto di lei il parroco giaceva in una pozza di sangue. Lei aveva ancora addosso il suo pigiamino rosa, era sgualcito e sporco, il prete indossava il paramento liturgico, pronto alla messa. Stabilirono che il prete morì per un'improvvisa e devastante emorragia interna. Non fu chiaro come o cosa la scatenò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 17, 2016 ⏰

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