Due giorni, due maledetti giorni che mio padre non mi risponde.
Sospiro seduta sul divano.
Oggi niente lavoro, giorno festivo.
‘Rispondi ti prego, mi fai stare male così!” dico in preda alla disperazione, guardando il display del BlackBerry.
Decido di uscire, indosso dei jeans e una polo.
Afferro la borsa e esco in centro.
Mi fermo per sentire la conversazione.
‘Smettila di stargli dietro, sono geloso!’
‘L’hai trattata sempre male, non la meriti!’
Mi trattengo, è la voce di Niall, mischiata a quella di Liam.
‘Si, ma cazzo! Ti credevo un amico sincero.’
‘Anche io, lo credevo.. ’
Sono fuori la porta, poi vedo sbattere quella di casa sua, di Liam.
Mi guarda.
Si trattiene.
Disapprova con il capo.
Se ne va, sfrecciando sulle scale.
Esco senza pensarci.
--- Ore 18.00---
Sono quasi a casa, ho passato del tempo con la direttrice della mia azienda, forse l’unica donna che conosco con cui ho parlato fino ad adesso.
(Mettete questa come audio, la sto usando io per scrivere per cui provereste le stesse mie emozioni<3 https://www.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DdhHKfSFGdUI&h=xAQHTkbuS )
La porta è aperta, rotta nuovamente.
Le finestre spalancate.
Il letto disfatto, i miei abiti per terra.
Tutto distrutto.
Chi è stato a fare questo?
Il vento soffia sul mio viso, mentre avanzo con cautela.
Ho paura, mamma ti voglio con me.
Sento scoppiare il cuore, brividi trapassano tutto il mio corpo mentre vedo una foto, la foto che rappresentava noi tre in una famiglia felice.
Il mio viso ha una X sopra.
Mamma è Papà sono divisi.
Mi accascio per prenderla e ricomporre i pezzi, non si attaccano, è distrutta.
Il mio viso una X.
Ho paura, mamma dove sei? Proteggimi sono stanca di questa vita.
E se venissi li da te?
Ho l’angoscia.
Voglio piangere.
***
Una figura potente, maschile poi si porge avanti la porta. Non lontano dalla mia camera da letto.
“Cosa è successo?”
E’ il mio unico uomo fedele.
L’uomo che non mi abbandonerà mai.
“Papà!” Dico liberativa.
Gli corro in contro, abbracciandolo stretto.
Sento il suo profumo, il profumo di casa.
“Rose!” Mi chiama.
Lo stringo ancora più forte, alcune lacrime scendono per lo sforzo.
Poi mi stacco.
“Non lo so cosa è successo, sono tornata adesso..!”
Stringo ancora la foto tra le mani, glie la mostro.
“Questo è quello che ne rimane..” dico, questa era una vita racchiusa in una foto, ed ora è distrutta.
Mio padre chiama le guardie.
Li licenzia per non aver sorvegliato la casa.
Adesso saranno già in viaggio per andare dalle loro famiglie, saranno felicissimi in parte…
***
Mi arriva un email di Niall.
***
Da: Niall Horan
A: Adrienne Rose Grey
Oggetto: Invito!
Hey piccola Rose,
ti va di cenare con me questa sera?
***
Gli rispondo.
***
Da: Adrienne Rose Grey
A: Niall Horan
Oggetto: …
Non penso sia il caso..
***
Passano alcuni minuti, poi il cellulare squilla.
Liam..
‘Pronto?!’ dico assonata e abbattuta.
‘O santissimo cielo, stai bene?’
‘Si, sto bene!’ dico.
‘Dove stai?’ dice.
‘Sono nell’albergo Relax nel centro di Verona.. se vieni ti spiego..’
‘Sono già in strada… ah.. Rose ho trovato una cosa avanti la porta.. mi dispiace.. ‘
‘cosa? Cosa è?’
‘Meglio non parlarne per telefono.. vengo li.. ‘
