L'ultimo respiro

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Quando Harry trova Draco piangere ne "il principe Mezzosangue"...

Draco's pov

Mi chiudo in bagno disperato. Non posso rimanere un minuto di più in Sala Grande, nello stesso luogo in cui si trovano tutti gli altri.

Mi sento male. Improvvisamente la cravatta sembra soffocarmi e nonostante la allarghi il fastidio non passa: è come se qualcosa mi voglia togliere il respiro, una sensazione che parte dal petto fino allo stomaco. E ora capisco: si tratta di panico e di senso di colpa. Per ciò che ho fatto, per ciò che sono destinato a fare.

Eppure voglio solo proteggere mia madre, la persona più importante della mia vita. Da buon Serpeverde sto cercando di fare ciò che mi conviene. Ma è quello che voglio veramente? No.

Fino all'anno scorso ho seguito l'esempio che mi hanno imposto i miei genitori... Eppure guarda come è andata a finire: mio padre ad Azkaban, mia madre sola e distrutta ed io destinato a diventare assassino. Assassino. Ma non ho scelta, no. O forse si, ma sono un codardo e non avrò mai il coraggio di schierarmi dalla parte del bene, dalla parte di Silente, dalla parte del Prescelto. Per combattere con chi vincerà.

Invece no, devo uccidere Silente, il mio preside, il punto di riferimento di tutti gli studenti o meglio, di tutti i maghi.

Ormai le lacrime rigano il mio volto, le sento scendere sulle guance. E non faccio nulla per fermarle, non mi trattengo. Non ci riuscirei comunque, è tutto inutile. Sono destinato all'infelicità. Inizio a singhiozzare quasi a soffocarmi con i miei stessi respiri. Mi guardo allo specchio, la disperazione e la stanchezza evidenti sul mio volto. Osservo bene il riflesso appoggiandomi al lavandino e in un angolo lo vedo. I miei occhi grigi si incatenano ai suoi verdi. "Potter..." sussurro. Un moto di rabbia mi pervade.

Forse perché il Prescelto, la mia nemesi, l'ultima persona che meno avrei voluto vedere è qui a guardarmi mentre piango o forse perché il suo sguardo mi scruta con indifferenza. Entrambi direi. Sento il desiderio di fargli più male possibile e levargli quell'espressione imperscrutabile sul volto, rompergli quegli stupidi occhiali.

Mi muovo verso di lui accecato dalla rabbia e quando sta per andarsene gli lancio uno schiantesimo non verbale che però riesce a evitare. Inizia così uno scontro e più evita le mie fatture, più sento il bisogno di fargli male. E così, ormai fuori di me, esclamo: "CRUCIO!"
Ma lui precede la mia Maledizione Cruciatus dicendo: "Sectumsempra!"

Non ho idea di che maledizione si tratti, so solo che all'improvviso qualcosa mi mozza il fiato e sento cedermi le gambe. Cado e cerco di capire il motivo del mio dolore e abbassando gli occhi vedo uno squarcio alla sinistra del mio petto seguito da altri due.

Rendendomi conto della situazione percepisco un odore dolciastro e nauseante invadermi le narici, l'odore del sangue. La testa mi pulsa talmente forte che potrebbe scoppiare. E così realizzo la situazione, capisco che probabilmente morirò.

Per la prima volta nella mia vita non ho paura. Il mio lato Serpeverde vorrebbe che mi salvassi, ma poi c'è quel lato di me che è stanco di lottare per ottenere ciò che conviene, e forse anche un po' masochista che vuole che muoia. Almeno sarà tutto finito e tutto succederà nel modo migliore. Verrò ucciso dal Prescelto, come è giusto che sia. La mia vita da Mangiamorte finirà, sarò libero, abbandonerò questa vita finalmente.

Quasi non mi accordo di Harry che si inginocchia accanto a me. Noto che sta piangendo e tremando. "Draco..." mi viene un tuffo al cuore. Harry Potter ha pronunciato il mio nome ed è strano quanto suona bello detto da lui.

"N-no... io... io n-non v-volevo..." continua a farneticare. "Harry..." sussurro, e mi guarda negli occhi e, se possibile, piange più forte. Mi accarezza una guancia con la mano tremante e io mi beo di quel tocco. Se questo vuol dire morire, non è poi così male.

Felice per la prima volta nella mia vita. Penso ai battiti del mio cuore, gli ultimi ormai, mi viene quasi da contarli. Penso a mio padre rinchiuso ad Azkaban, all'ultima volta che l'ho visto. E, nonostante tutti gli errori che ha commesso nella sua vita, provo un moto di affetto perché tutto ciò che ha fatto, in un certo senso, l'ha fatto per me. Lo stesso che provo pensando a mia madre. Penso a come si sentirà dopo che la notizia della mia morte le arriverà alle orecchie e quasi urlo a Harry di fare qualcosa per salvarmi. Ma ormai non riesco più a dire nulla, posso solo pensare a questi ultimi minuti di vita. Penso a Voldemort, che avrà un Mangiamorte in meno, soddisfatto di aver punito come si deve la famiglia Malfoy per l'incidente al Ministero e provo il desiderio che il bene vinca sul male, su Voldemort.

"Harry, d-devi vincere qu-questa guerra." trovo la forza per parlare, non so come. Annuisce ma non smette di piangere. Forse vincerà anche un po' per me adesso.

Penso a Silente che potrà continuare a proteggere tutti e, se possibile, mi sento più felice. Penso ai ragazzi delle altre Case. Chissà cosa penseranno della mia morte. Quasi mi sento in colpa dato che probabilmente Harry sarà il soggetto di chissà quali pettegolezzi. Harry... Penso a lui. E mi rendo conto che forse è tutto ciò di cui ho mai avuto bisogno. Forse tutto l'odio accumulato in questi anni era solo una scusa...

"Harry... Dì a m-mia madre che le voglio bene, c-che deve essere forte" sussurro e poi gli chiedo: "Perché piangi?" la mia domanda sembra quasi fuori luogo. "C-come?" dice incredulo. E improvvisamente mi viene in mente il ricordo di noi due, dodicenni, che ci fronteggiamo davanti a tutti gli altri studenti.

Così mi costringo a ghignare e con falsa sicurezza dico:
"Paura, Potter?"

Non se lo aspettava. Per un attimo mi guarda smarrito, poi sorride con nostalgia, mi stringe la mano e risponde: "Ti piacerebbe"

Sento miei respiri venir meno e lo costringo a guardarmi.
Vorrei rivedere mia madre, mio padre, i miei compagni Serpeverde, il mio padrino Severus, ma ormai è tardi... e osservo meglio il Grifondoro davanti a me per portarmi il ricordo di lui alla tomba. Harry Potter,
il Prescelto,
il-ragazzo-che-è-sopravvissuto è l'ultima persona che vedrò. E so che è la cosa più giusta... e la più bella.

Capisco che è quasi giunta l'ora e così sorrido in modo spontaneo. Harry mi stringe a se così forte da farmi male fisicamente, e da riempire il mio cuore di gioia.

E la sento. Sento l'anima lasciare il mio corpo. Sento il mio ultimo respiro, l'ultimo battito del mio cuore. Sento la vita abbandonarmi una volta per tutte. Do un ultimo sguardo a Harry sempre sorridendo. Sento quasi i miei occhi diventare vitrei e lo scheletro di un ultimo sorriso restare sul mio viso. Sento le lacrime di Harry bagnarmi le guance. Lo sento stringermi, se possibile, ancora più forte. E così affronto la Morte, salutandola come una vecchia amica.

IL VERO DRACO MALFOY //Drarry OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora