Capter 6

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"Ehi!" . pure lui non ci voleva!

"Mi hai abbandonato alla festa, brutto stronzo!" dice Liam

"Oh. Si scusa, amico, ma..." dico

"Amico una beata minchia! Ti ho cercato dappertutto! Pensavo ti fosse capitato qualcosa!"

"E sentiamo. Cosa pensavi che mi fosse capitato? Sono curioso. Sono sicuro che un amico come te non mi porterebbe mai a delle feste pericolose o sbaglio?". Lo guardo negli occhi e vedo nei suoi occhi confusione e disorientamento.

" io... Ecco" dice

"Ci possiamo muovere?" dice Gemma dal interno del auto.

"Un secondo". Mi rivolto verso Liam. " dimmi"

"Ecco. Non dirlo in giro, ma in quella festa girava gente... Pericolosa. Spacciatori e cose così". Vedo il pentimento nei suoi occhi.

" e tu non mi dici niente? Che razza di amico sei?". Sono deluso e amareggiato. Non me lo aspettavo da Liam. Lo so che non è una cosa esagerata, ma è il gesto che mi ha ferito. Era così impegnato a pensare a Zayn che non mi ha detto che girava cattiva gente nella festa. E se l' avessi incontrata? O peggio ancora, e se ci avessi parlato senza che io lo sappia?

"Senti scusami, il fatto è che". Lo interrompo subito.

" lascia stare. Adesso voglio accompagnare a casa mia sorella. Ciao Liam". Entro in macchina e chiudo la porta. Sprofondò nel sedile sbuffo.

"Giornata pesante eh fratellino?" sorride

"Non sai quanto" dico accendendo l' auto e facendo retromarcia". Il resto del tragitto è con io che sto zitto e gemma che canta ogni canzone passata in radio.

"Siamo arrivati! Per la gioia delle mie orecchie".

" stronzo. Canto bene io!" dice con il broncio.

"Seh come no. Quella di Justin Bieber non l' hai neanche azzeccata." ridacchio.

"Però quella di Taylor si!"

"Vai convint....ahi!! E questo calcio per cos' era!?"

"Per la tua stronzaggine" sorride e scende dal auto avviandosi verso casa.

"Mi vendicherò sappilo!" le urlo dietro

"Provaci!"

Louis' s pov

"Hai la roba? Guarda che se mi stai deru..."

"Sta zitto. Io non rubo niente. Ecco la tua roba e sparisci". Li lancio il pacchetto e corre via. Mi fanno ridere le persone così. Così bisognose di droghe che senza non possono sopravvivere. Non riescono neanche a stare per un ora senza. Va bene per i miei affari, almeno. Nessuno sa del mio lavoro e nessuno lo saprà. Più gente lo sa e più in pericolo. C' è un altra banda, qui in città, e se scoprissero che sto rovinando il loro giro, sarei morto. Mi infilò i soldi di quel drogato in tasca e mi accendo una sigaretta che mi metto tra le labbra. Il solito pizzicore alla gola mi fa stare bene. È una sensazione familiare e mi piace. Mi piace sentire il pizzicore alla gola, il bruciare lentamente dei miei polmoni, che mi supplicano di smetterla, ma che io non ascolto. Mi piace far soffrire gli altri, ma mi piace far del male di più a me stesso. Ogni singolo dolore che provo, mi fa stare in un certo senso bene. Non lo capisco neanche io, so solo che è così.

" eccoti! Dov' eri finito?"

"Cosa vuoi ancora?"

"Non mi conosci eh?" dice. Mi volto a guardarla.

"Sei la tipa che ho scopato in bagno la scorsa notte alla festa" dico ritornando a fissare il vuoto e inspirando ancora il fumo.

"Già. Ma non solo. Guardami meglio. Non ti viene in mente niente?". La guardo meglio. La squadro da cima a fondo.

" no" dico.

"Ti do un indizio. Famiglia D'Alcontres. Ti ricorda qualcosa?"

"Cosa c' entri tu con la famiglia D' Alcontres?"

"Oh c' entro. Sai Endrigo? Il capo famiglia dei D' Alcontres?" dice ondeggiando i suoi capelli.

"Si?"

"Non sarà contento di sapere che Louis Tomlinson, non solo sta intaccando i suoi giri, ma si è pure scopato sua figlia. Non sarà affatto felice." . mi giro di scatto. Non può essere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 28, 2016 ⏰

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Eighteen // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora