*due anni prima*"Secondo te, dovrei andare a quella benedetta festa che fa Niall a casa sua?" Chiedo a Liam
"Assolutamente. Io ci vado insieme a Zayn" dice
"Sei così sdolcinato" alzo gli occhi al cielo.
"Appena incontrerai quello che ti farà innamorare capirai"
"Seh seh". Apro l' armadio e prendo le prime cose che mi capitano a tiro. Una camicia a fiori, pantaloni skinny neri e vans nere.
"Non mi fido di Niall" dico
"Perché?"
"Non so, le sue feste sono gigantesce. Mi chiedo come faccia a conoscere tutta quella gente". Mi volto e Liam ha un sorriso divertito.
"Infatti non la conosce. Lascia il cancello aperto e può entrare chiunque"
"Ah ecco"
"Non penso che solo per questo tu non venga alla festa" dice
"No, ma tu starai con Zayn e mi lascerai da parte come sempre" sbuffo.
"Trovati qualcuno"
"Facile a dirsi" dico
" troverai qualcuno" dice. Il mio telefono che è sopra il letto inizia a squillare ininterrottamente
"Chi e?"Chiedo a Liam. Si sdraia sul letto per riuscire a prendere il cellulare.
"Tuo padre" risponde
"Lascialo squillare allora" dico aggiustandomi il colletto della camicia.
"Ok" dice alzando le spalle. Dopo 10 minuti di lamentele di Liam, sono pronto. Prendo le chiavi del auto e saliamo. Accendo la radio e parte la mia canzone preferita. Thinking out loud di Ed Sheeran.
Per tutto il tragitto Liam ha scritto al telefono con Zayn ovviamente. Io intanto guardavo la strada trafficata di Londra e le sue luci spettacolari. Era tutto spettacolare, la Luna, le stelle, il tempo. Tutto. Entro nel vialetto di casa Horan e quel meraviglioso paesaggio viene stravolto. Gente barcollante, gente che vomitava per la sbronza, gente che si limonava contro i muri.
"Ma che diavolo..!?" dico
"Benvenuto alle feste di Niall" dice Liam.
Appena entro, la puzza di alcool mi riempe le narici. La musica mi stordiva le orecchie e il fumo mi accecava. Che diavolo di festa era mai quella!?"Uh c' è Zayn. Vieni o rimani da solo?" mi chiede Liam.
"Penso che mi berrò qualcosina da solo"
"Non ubriacarti che mi devi riportare a casa" dice prima di svignarsela. Mi giro attorno per vedere la situazione. Era troppo poco dire che c' era troppa confusione per i miei gusti. Mi dirigo al bancone.
"Un bicchiere di vodka alla ciliega per favore". La ragazza mi sorride.
"Subito". Si volta e va a preparare quello che ho ordinato. Sento un rumore stridulo alla mia sinistra e un peso cadere. Qualcuno si è seduto vicino a me.
"Come ti chiami?" Ovvio. Una ragazza. Attiravo solo quelle.
"Harry. Tu?". Mi giro per vederla. Aveva un piercing al labbro inferiore e i capelli color rosa. I vestiti erani striminziti.
"Lili. Piacere Harry. Sei qui da solo o...? "
"No da solo". La barista mi appoggia davanti il bicchiere di vodka alla ciliega e mi sorride. Ricambio il sorriso e inizio a bere il mio drink.
" allora... ce l' hai la ragazza?" Chiede Lili
"Mi spiace, ma a me non interessa". Aveva uno sguardo perplesso. Mi stava dando sui nervi
"Mi piacciono i ragazzi" dico
"Ah. Peccato". Si alza e se ne va, lasciando il suo bicchiere mezzo pieno sul bancone. Mi alzo e decido di farmi un giro. Chissà che fine ha fatto Liam...
Da un gruppo di ragazzi sbuca Niall con in mano un pacchetto di patatine.
"Ehi amico" dice con la bocca piena.
"Ehi" rispondo
"Cerchi qualcuno?"
" No no" dico
"Allora vieni" dice, voltandosi e iniziando a camminare. Io un po' titubante, lo seguo. C' era una cerchia di ragazzi e ragazze che ridevano come pazzi. Niall andava proprio nella loro direzione. Nessuno alza la testa verso di noi, ma continuano a ridere.
"Ehi ragazzi" dice Niall. Tutti finalmente alzano la testa e puntano i loro occhi su di Niall e poi su di me. Ma sono quegli occhi ad attirarmi per primi, non sapevo ancora che quegli occhi sarebbero stati il mio inizio e la mia fine.
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Eighteen // Larry Stylinson
Fiksi Penggemar"Sei uno stupido" "Tu uno stronzo" "Deficiente" "Coglione" "Bastardo" "Puttana" "Cagna in calore" "Ti amo" "Me too, babe" OMOFOBI ALLA LARGA, QUI CI SONO I LARRY!!!