Capitolo 4: Lose My Breath

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Arrivo in presidenza e tutti i miei professori tranne Miss Cabello sono li.

-Cosa volete Babbani?- domando sedendomi sulla sedia.

In quattro e quattro otto scoppia il putiferio, una parla sull'altro e un'infinità di parole si intrecciano tra loro.

-Siete patetici, non riuscite neanche a parlare uno alla volta- dico sbuffando per poi accavallare le gambe.

-Preside, non fa niente?- chiede Mr Rowman.

-Cosa volete?- chiede Miss Cabello entrando in presidenza.

-Non è stata convocata- dice Miss Jackson.

-Lauren Jauregui è una mia alunna ed è stata chiamata durante una mia ora, quindi, voglio sapere il motivo per cui è stata convocata- dice.

-Prende il massimo dei voti solo nelle sue verifiche, le nostre non le considera, non scrive neanche nome e cognome- dice Mr Rowman.

In un angolo noto Mr Cowell e mi chiedo il motivo della sua presenza.

-E lei Mr Cowell, come mai è qui?- domando.

-Volevo difenderti- sussurra.

-Guarda caso è da due anni che sono qui e lei mi chiede solo di unirmi al gruppo corale della scuola, di nuovo, perché senza di me faticano a vincere anche solo le provinciali, ed ora se ne esce con questa scusa del cazzo, non poteva farlo quando ero crollata? No, lei ha solo bisogno della mia voce, io come persona non le interesso quindi non mi dica che vuole proteggermi, ha avuto la sua possibilità per ben due anni- dico ridendo amaramente.

-Hai ragione- dice.

-Peccato che neanche lui era qui quando sono crollata per poter darmi sostegno, come aveva detto? An si, "Ti considero come una figlia"- dico alzandomi in piedi.

-Già, ti chiedo scusa per questo, ora però spiegami perché fai solo le verifiche del mio miglior capitano?- chiede mentre saluta Camila.

-Così per sport- rispondo.

-Bella battuta, ma ora sono serio, perché?- domanda.

-Quando una persona ti da fiducia e ti rispetta, tu cerchi di non deluderla e la rispetti- rispondo dirigendomi verso di lei per poi superarla.

-Siete state entrambe i miei migliori capitani comunque, ed entrambe vi sento come se foste mie figlie, non sprecare la tua vita Jauregui- mi sussurra Cowell.

Esco seguita da Miss Cabello e torniamo in classe appena in tempo prima del suono della campanella.

-Lo finirai domani- dice lei prendendo il foglio.

Finite le lezioni mi dirigo in auditorium e decidi di restarci per tutta la giornata, Dinah sarebbe rimasto in negozio.

Suono senza cantare premendo delle note a caso ma precise con una melodia e armonia a dir poco perfetta.

Mi fermo quando sento quel click.

-Non ho voglia di rincorrerti quindi stai seduto e non rompere- dico continuando a suonare ad occhi chiusi.

-Peccato, mi ero cambiata apposta- dice quella voce facendomi aprire gli occhi e guardarla.

-Davvero? Lei?- chiedo stupita ma non troppo, me lo aspettavo in un certo senso.

-Già. Da quando hai cantato al tuo negozio sono rimasta molto colpita dalla tua voce- risponde.

-C'era da aspettarselo- dico scuotendo la testa ma sorridendo.

Sorride e si avvicina al pianoforte.

-Ha mai suonato il pianoforte?- domando un po curiosa.

-Pianoforte, batteria e chitarra- dice facendo spallucce.

Night Changes (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora