Night Changes (sospesa)

Capitolo 5: Try to sing

La mattina successiva mi sveglio presto ed entro un attimo nel panico perché non sono a casa mia e qualcuno mi sta abbracciando... an già, Miss Cabello.

Cerco di muovermi senza svegliarla e per fortuna ci riesco.

Mi volto e il mio viso è a pochi centimetri di distanza dal suo.

Mi viene una morsa allo stomaco, forse so cosa sta succedendo ma non posso permettere che accada, ho giurato a me stessa di non caderci più.

Sento una lacrima scendere sul mio viso perché i vari ricordi ricominciano a tormentarmi.

Una mano mi accarezza il viso e mi asciuga una lacrima.

-Volevo dirti buon giorno ma non so se è il caso- sussurra con la voce ancora leggermente impastata dal sonno.

Piego la testa cercando di nascondermi ma mi blocca perché mi risolleva il viso.

-Hey, tutto a posto?- chiede leggermente preoccupata.

-Non lo so- ammetto mentre mi asciugo una lacrima.

Mi abbraccia facendomi poggiare la testa sulla sua spalla in modo da lasciarmi sfogare.

Giro leggermente il viso e finisco col poggiarmi nell'incavo del suo collo.

Pian piano mi tranquillizzo mentre lei mi calma accarezzando la testa e la schiena.

-Grazie Miss- sussurro una volta che mi sono calmata.

-Chiamami Camila, non siamo a scuola... e se hai bisogno di qualcuno sono qui quando vuoi- dice poggiando la fronte sulla mia testa.

Annuisco leggermente e mi perdo per qualche secondo nei suoi magnifici occhi color cioccolato... o nutella, a chi non piace la nutella?!

Sorride mentre la guardo dal basso verso l'alto.

Inclino di nuovo il capo verso il basso cercando di nascondermi leggermente.

Mi abbraccia ancora stringendomi di più a se.

-Hai paura di qualcosa, vero?- chiede prendendomi una mano.

-Si- rispondo restando in silenzio subito dopo.

-Che ne dici di un buongiorno con pancakes, nutella o sciroppo d'acero e panna?- chiede lei mordendosi il labbro inferiore.

-Perché no- dico mentre lei fa per alzarsi, riesco ad afferrarla per una mano e farla voltare.

-Grazie- sussurro sorridendo.

-Figurati, tu aspettami qui- dice spostandosi probabilmente in cucina.

Chiudo gli occhi e mi riaddormento assorta nel suo profumo.

Vengo svegliata da una sua carezza sul viso che mi sposta i capelli indietro.

-Sei una dal sonno facile a quanto pare- dice lei tornando sotto le coperte.

-Che ore sono?- domando stropicciandomi gli occhi.

-Le sei e mezza- risponde lei.

-C'è tempo- dico subito dopo ritirandomi sotto le coperte.

Dandole le spalle la sento muoversi verso di me per poi abbracciarmi da dietro.

-I pancake si raffreddano, lo sai- dice e questo serve a farmi aprire completamente gli occhi.

-é da una vita che non faccio colazione, di solito bevo un caffè e basta- mugugno.

-Bene, siamo in due- dice lei mentre il profumo della colazione invade l'aria.

-Come mai hai una Libellula sul collo?- chiede subito dopo.