Capitolo 2: Move!

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La mattina seguente mi sveglio pronta a vivere un'altra "emozionante" giornata.

Mi stropiccio gli occhi e spengo la sveglia che ha già rotto abbastanza.

Mi alzo dal letto stiracchiandomi e preparandomi del caffè.

Gli occhi faticano a stare aperti.

Prendo un paio di pantaloni neri, scarpe da ginnastica e maglietta rossa.

Vado in bagno mentre bevo un altro sorso di caffè e mi guardo allo specchio... non sembro più me stessa e questo pensiero mi fa ridere.

Mi trucco lievemente e poi prendo le chiavi della moto e il casco.

Durante il tragitto mi fermo ad uno stop e vedo una bambina che tiene per mano sua madre, tutto questo mi distrugge.

Accelero appena si illumina il verde e, una volta arrivata a scuola mi fiondo in classe prima del suono della campanella pensando di rimanere sola ma a quanto pare non è così.

-Salve Miss Jauregui- saluta la professoressa di letteratura mentre legge "Alice nel paese delle meraviglie".

-Buongiorno a lei Miss Cabello- rispondo per poi andare a sedermi nell'ultimo banco.

-Posso farle una domanda?- chiede mentre io la guardo da sopra il libro.

-Certo- rispondo secca.

-Se le piace leggere, perché non segue la lezione di letteratura?- domanda mentre io alzo un sopracciglio.

-Perché so già tutto, potrei anche sostituirla. é da tanto tempo che sento sempre le stesse lezioni con gli stessi argomenti e le stesse verifiche- rispondo mettendo il segno al libro per poi chiuderlo e poggiarlo sul banco.

-Dice? Allora se io le preparassi una verifica diversa dalle altre lei sarebbe in grado di farla?- chiede sedendosi sulla cattedra e incrociando le gambe.

-Si, il problema è se io poi voglio farla o meno- rispondo con un alzata di spalle.

-Bene, allora prenda solo carta e penna, questa è la sua verifica- dice poggiandomi un foglio con scritto "Parlami di Shakespeare".

-Davvero?- chiedo alzando un sopracciglio.

-Ha detto lei stessa che avrebbe scelto se farla o meno, la verifica è lì- dice per poi tornare alla cattedra accavallando le gambe mentre la campanella suona e i miei compagni entrano in classe.

Alterno in mio sguardo dal foglio alla professoressa.

Indossa una maglietta attillata blu, un paio di jeans scuri attillati anche quelli e delle scarpe bianche tacco dieci.

Mi lancia un occhiata mentre le si dipinge uno strano sorriso in viso.

Assottiglio gli occhi cercando di capire cos'ha in mente ma non ci riesco, è la prima persona che non riesco a comprendere.

-Hey, come mai hai un foglio?- chiede Dinah.

-La prof vuole farmi fare una verifica- rispondo.

-Ahaha! Povera illusa- risponde lei mentre anch'io comincio a ridere.

Riprendo il mio libro e continuo a leggere fino alla fine dell'ora.

-Una ragazza che legge libri come "Orgoglio e Pregiudizio" non dovrebbe essere sprecata- dice semplicemente riprendendo il foglio per poi andarsene seguita, dopo qualche secondo, da me.

Scuoto la testa e passo la giornata come ogni giorno, aspetto quasi con impazienza che tutti se ne vadano per andare nell'auditorium e sedermi al piano.

Night Changes (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora