Capitolo 6

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Sono di nuovo qui, in questa stanza di ospedale, ad aspettare mia madre che si svegli.
Io invece mi svegliai alle 9:00 am, May arrivó mezz'ora dopo. L'abbracciai forte e intanto mi ricordai anche di Jeason, chiesi a May di non dirgli che ero in ospedale ma lei mi rispose che era già andata da lui e gliene disse quattro peró per fortuna non gli disse che ero qui, non lo volevo vedere e poi prendendo il mio zaino vidi il regalo del nostro aniversario allora lo presi e lo spezzai buttantolo dalla finestra in un laghetto.
Scesi a sedermi vicino al laghetto e alzando lo sguardo vidi un ragazzo alto, con un ciuffo nero e degli occhi smeraldo che mi sfiorarono e le sue labbra sottili mi dissero: "Come ti chiami?"  "Ehm..io.. Sarah.." risposi arrossita, lui ribbattè "Piacere Sarah, io sono..." tutto si interroppe dal grido di un infermiere dire: "Dai ragazzo tocca a te" e subitó scappó via.
Ero letteralmente in confusione "Cosa doveva fare?!" mi ero scordata di tutte le cose brutte capitate, pensavo solo a lui e a quanto fosse fantastico.
Tornata in ospedale mi resi conto che non sapevo nè come si chiamava, nè dove vivesse e chi fosse ma mi colpí subito il suo fascino.
Poi all'una del pomeriggio lo rincontrai seduto vicino al laghetto ma appena si accorse che lo fissavo mi guardó con i suoi occhi stupendi e se ne andó, mi sedetti al suo posto e trovai un bigliettino sull'orlo del laghetto con su scritto "Sii libera come un'aquila sulle alpi" e sotto un disegno di una ragazza con dei grandi occhi verdi e un visino da bimba, ma...ero io!, era il mio perfetto ritratto.
Seguii il suo consiglio e uscii di nascosto dall'ospedale alle 2:30 del mattino. Senza rendermene conto arrivai in un posto a dir poco magnifico ma allo stesso tempo strano.

Mettete "like" o come si dice per il continuo che vi assicuro che è molto bello e interessante.😊

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