Capitolo 10

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Questa mattina mi svegliai senza volerlo, notai che neanche l'orrido oggetto che suona per svegliarti (la sveglia ovviamente) non riuscì a farmi alzare dal letto.
Quando accesi il telefono vidi che erano le 7:40
"Oh mio dio sono in ritardo!"
Buttai le lenzuola via e presi le prime cose capitate nell'armadio e me le infilai.
Andai in bagno spazzolai i capelli, lavai i denti e mi truccai peró stavolta in modo abbastanza pesante: tanto eyeliner e mascara accompagnati da un rossetto rosso sulle mie labbra carnose e poi misi piercing finto al naso.
Quando mi guardai allo specchio vedi che non ero vestita abbastanza male anzi mi piaceva molto quel look: jeans attillati chiari a vita alta e un felpone nero però mi accorsi che fuori faceva freddo quindi presi il mio cappello nero di stoffa con la ripiegatura, il giacchino e lo zaino e scesi le scale erano le 7:50 non avevo tempo di fare colazione allora presi un biscotto e uscii di casa salutando mio padre. Arrivai a scuola in orario per un pelo.
Mentre passavo per i corridoi dei ragazzi mi guardavano con uno sguardo malizioso perché non osavo vestirmi mai in quel modo. Tra loro c'era anche Jeason scioccato, era più geloso che affascinato ma ormai la nostra relazione era finita allora mentre gli passavo davanti girai subito nella mia classe tirando i capelli all'indietro con la mano come se fosse una scena a rallentatore (per capire immaginate) .
Oggi c'era la gara dei matematici, io gareggiavo ogni anno, studiavo molto e avevo ottimi voti ma a volte questo puó avere dei lati negativi: finita la gara, come ogni anno, c'erano i bulli che ci prendevano in giro infatti a scuola tutti ci tirarono calcolatrici e cartacce adosso ma per mia fortuna c'erano sempre May, Francesca, Vanessa, Marco, Valerio, Luca e Flavia, la sua fidanzata solo che era di un'altra classe, a proteggermi.



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