Leonora❤

capitolo 6

Che labbra! Sveglia sta per baciarti!! Si, vero.

<Ti piacciono le pecore?> domandai a un centimetro dalle sue labbra

<Cosa?> domandò guardandomi perplesso 

<Sono morbide, hanno un pelo bianco, facili da coccolare. La vuoi una pecora?> 

<Ehm... no> poi continuò <da dove ti saltano fuori queste parole?>

<dal mio cervello... ora devo andare, addio> uscì da quel buco di stanza e corsi al mio armadietto. 

Chiusi l'armadietto e guardai Emma turbata.

<E' successo qualcosa?> domandai

<Ehm... hai presente stamattina quando ti ho parlato del ragazzo che mi piace... mi ha invitato oggi pomeriggio ad uscire con lui. E ad essere sincera non so cosa rispondere.> disse imbarazzata 

<gli dici, ovviamente, di si>

<e se è troppo presto?>

<è un'uscita tra amici> dissi per rassicurarla 

< hai ragione! Comunque com'è andata oggi con il nuovo arrivato?>

<E' insopportabile, egocentrico e fottutamente bello> 

<Non è che ti piace> disse, guardandomi con un sorrisetto 

<Preferisco stare con un lama>. Fece uno sguardo inorridito poi tornò "normale".

<Sarà, comunque vado mi aspetta davanti scuola> disse emozionata

<Buona giornata e fai colpo> dissi maliziosa 

<Contaci> disse prima di girare l'angolo

Mi diressi verso l'uscita, pronta per aspettare l'odioso autobus. Non vidi Leo, sicuramente stava con qualcuna il qualche buco per limonare o fare sesso. Gelosa? Io no!

<Ele> mi sentì chiamare. Mi girai e vidi Luca con tutta la sua bellezza.

<Ciao Luca> 

<Vai a casa?> mi domandò 

<Si, suppongo anche tu>

<Si, ti andrebbe di mangiare qualcosa in giro?>

<Ehm non ho molti soldi con me in questo momento, magari un altro giorno>

<Chi ha detto che devi pagare tu> disse facendomi l'occhiolino. Awww com'è dolce!

<Uhmm grazie> dissi imbarazzata

Mi prese per mano e insieme ci dirigemmo verso il suo scooter. Camminando notai Leo che fumava e quella troia che le stava attaccato. Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono, ma subito lo distolsi. Non capisco perché ci rimango male, non è lo conosco...

<Ele che hai? Ti vedo triste> disse un po preoccupato Luca

<Tranquillo niente di che>  dissi incerta, infatti Luca se ne accorse ma fortunatamente non disse niente.

Arrivammo di fronte al Mc Donald's, il mio posto preferito tra l'altro. Entrammo e ordinammo il nostro cibo, potei notare che Luca aveva abbastanza fame. Ridacchiai e lui mi notò facendo una faccia interrogativa,  scossi la testa divertita. Capì il mio buffo comportamento e sbuffò, la commessa ci pose il nostro teso... volevo dire i vassoi con il cibo e andammo a sederci al tavolo.

<Ho una fame da lupi> disse con l'acquolina in bocca

<L'ho notato> dissi sorridendo 

<Allora Ele... sei fidanzata?> disse

<No, tu?>

<No> disse imbarazzato, poi continuò. <mi sono lasciato due mesi>

<Mi dispiace>

<Tranquilla, vedi lei mi ha tradito dopo che abbiamo litigato> disse

<Che troia.. scusa volevo dire stupida> mi corressi subito. Rise di gusto

<Non ti preoccupare, è veramente una troia perché la sera in cui ci siamo litigati, l'indomani ci sono andato per farmi perdonare, mi ha aperto sua madre...sono andato fino in camera tua e quando ho aperto..> disse amareggiato 

<Tranquillo non ci pensare> dissi dispiaciuta 

<Scusami se ti sto raccontando queste cose, ma vedo te come una persona su cui contare> disse abbozzando un sorriso.

<Dove eri rimasto?> dissi ironica

<Ah, sono entrato e il letto non c'era più perché è volato insieme a loro> disse fiero

Risi così forte che la gente si girarono e mi mandarono un occhiataccia, così cercai di ridere con delicatezza.

<Però da questa situazione ho capito che devo portare rispetto al mio cuore perché il resto è inutile e dannoso> rimasi meravigliata da quelle parole e aveva perfettamente ragione. 

<Non mi sciupare> disse ridendo 

<Ti piacerebbe> dissi al gioco

<Ti va di andare a prendere un gelato?> disse 

Guardai l'orario, erano le 15.20 e tra poco veniva mia madre, in più dovevo studiare.

<Mi dispiace, devo tornare a casa. Facciamo un'altro giorno mi è piaciuto passare questo pranzo con te. Grazie per la buona compagnia> dissi salutandolo con un bacio sulla guancia.

<Figurati, è stato un piacere anche per me> disse ricambiando il bacio. poi continuò.

<Dai ti accompagno>

<Nono non ti preoccupare, non è lontana casa mia> dissi sicura di me

<Sicura?> disse un po incerto

<Sisi, ci vediamo domani a scuola> dissi mandando un bacio volante, lui sorrise.

Bella idea di andare a piedi! Mi sembrava troppo chiedere anche il passaggio, e poi non è lontana casa. Circa 30 minuti di strada. Incominciai a camminare quando ad un tratto mi sentì prendere un braccio. Mi gelò il sangue, così mi girai e vidi un ragazzo pieno di tatuaggi e con una sigaretta in bocca. A differenza mia lui era tre volte più alto, magro, capelli mori. Vuoi anche un suo documento di identità? Scappa! Hai ragione.

<Ciao bambolina> si leccò il labbro inferiore 

<Ehm io sono di fretta, sai gli sfigati devono studiare etc etc... perciò addio> dissi di fretta

<Divertiamoci un po, mi annoio> disse allungando le o. Mi presi di coraggio.

<Divertiti con tua madre idiota> gli diedi un calcio nei gioielli di famiglia e scappai.

Se vi state chiedendo perchè scappo sempre sapete già la risposta. Sono una gran fifona! Vidi che si accasciò a terra dolorante. Ben ti stia brutto coglione.

<Puttana se ti prendo> dissi a denti stretti

<Addio macho girl> scappai più veloce possibile

Colpa tua che non hai accettato il passaggio da Luca!! Hai ragione, scusa, potevo immaginare che al giorno d'oggi esistessero pedofili del genere, mi difesi contro la mia coscienza. Iniziai a correre più veloce del vento, con terrore e la voglia ti arrivare il prima possibile.

Arrivai 10 minuti prima, ancora mia madre non era a casa, così aprì il cancello e entrai a casa sfinita.

SCONOSCIUTO POV'S

 Ecco dove abita la puttana. Me la paga, nessuno rifiuta le gesta da un bravissimo e disponibile ragazzo. Memorizzai l'indirizzo e me ne andai con un ghigno in faccia.