Solo per gioco

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Mia madre dovette lasciare la tana per cercare delle radici da poter mangiare quando il sole sarebbe calato mentre mio padre era andato a scavare come al solito nelle minerie della montagna la quale aveva ai suoi piedi il bosco in cui abitavamo. Eravamo solo io e mia sorella e come al solito giocavamo tra di noi a rincorrerci o alla lotta.

-Tanto non mi prendi, tanto non mi prendi!-

Ah si? Vediamo se quella radice di mia sorella è così veloce...

Iniziai a rincorrerla e stando al suo gioco feci in modo di non raggiungerla, mi divertivo così, e lei si divertiva così... ci divertivamo insomma

-Ahah, sei davvero lento pidocchio, e tu un giorno vorresti diventare un cacciatore? Sei solo una lumaca, si, una lumaca!-

Come osa!? Io non la raggiungo di proposito per divertimento e lei mi prende in giro!? Adesso vedrá!!!

Iniziai ad inseguirla con tutte le mie energie, non mi ci volle molto per saltarle sulla schiena ed iniziare a morderle le orecchie con molta voracitá, come se stessi strappando la carne da una carcassa. A quel punto mia sorella si accasciò a terra iniziando ad urlare ed a piangere

-AHIA! TI PREGO BASTA! TI PREGO! MI FAI MALE, TANTO MALE!!!-

Io non le davo retta, continuavo a morderla con rabbia, non sopportavo di essere preso in giro in quel modo

Sentimmo un rumore sospetto provenire dalle vicinanze... come se qualcuno si stesse avvicinando alla tana... alla nostra tana... a noi...

Balzai giù da mia sorella e correndo mi rifugiai nella tana e ne chiusi subito l'entrata

-Ouch... U-uvaru... Uvaru?... Dove sei...-

Tenni l'entrata della tana bloccata, non volevo avere a che fare con quella bestia che si stava avvicinando a noi, non mi importava di nient'altro...

-Uvaru... apri Uvaru...-

Mia sorella ruppe le scatole come al solito dicendo che cominciava ad avere paura con voce tremolante... ma io non la volevo nella tana... era odiosa...

Cominciò ad urlare piangendo, non sembrava in se... ma!... Non era sola! C'era qualcun'altro con lei! Probabilmente era la belva che ebbe "finalmente" raggiunto la nostra tana... Mia sorella cominciò ad urlare ed a gridare...

-FAMMI ENTRARE, FAMMI ENTRARE!!!-

...Continuava a ripetere...

Mia sorella è stupida... Mia sorella è abbastanza veloce da scappare no?... Mia sorella è odiosa...

Sembrava essere partito un combattimento tra mia sorella e la belva... sembrava che mia sorella stesse perdendo... ma non mi importava... "Mia sorella è odiosa..."

le acque sembravano essersi calmate... non sentivo più la belva... solo dei piccoli lamenti... erano così lievi che non capivo neanche una parola di quello che contenevano... probabilmente erano composti solo da versi... ma c'era qualcun'altro che parlava con lei... sembrava amichevole... ero curioso... allora decisi di aprire la porta della tana... non lo avessi mai fatto...

-MA SEI UN IDIOTA O COSA!?-

Mio padre, più furioso che mai, mi spinse con rabbia facendomi spostare e portò mia sorella dentro, tenendola in braccio come fosse una principessa appena salvata dal drago sputafuoco e dalla sua torre diroccata...

-Prince... mi senti?...-

-u-un pò...-

mio padre posò sul cespuglio di foglie mia sorella e mentre le stringeva una zampa con la sua passava l'altra zampa sulle sue ferite... era davvero ridotta male...

-Te la sei cavata benissimo principessa...-

-mi fa male tutto...-

-Dai Prince, adesso riposati...-

mia sorella chiuse gli occhi e mio padre non ci pensò due volte a tagliare corto e a guardarmi male

-Si può sapere che ti è saltato in testa?-

L-lei era forte no? L-lei aveva iniziato... no!? CHE COLPA NE AVEVO IO!?

LEI HA DETTO CHE SE LA SAREBBE CAVATA, HA DETTO DI ESSERE PIÙ FORTE DI ME, È COLPA SUA!!!

La mia vista si appannò diventando tutta nera, quello che sembrava un fulmine attraversò orizzontalmente la mia annebbiata vista ed un dolore allucinante mi atterrò sulla guancia... e tutto in un battito di ciglia... era la prima volta che mio padre mi tirava uno schiaffo... e nonostante il pelo delle guancie fosse molto folto non accudì per niente la sberla... era un dolore allucinante... sulla guancia dolorante mi posai la rispettiva zampa... stavo lacrimando...

M-ma papá... io...

-Taci.-

Che sguardo freddo... che voce paurosa... sará difficile da dimenticare...

Piccoli passi prima dell'uvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora