Un finale scontato ma a sorpresa

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Erano giá passati tre anni dal giorno in cui aprii gli occhi e domani sarebbe stato il giorno del mio compleanno, il mio terzo compleanno. Ero eccitatissimo all'idea, non ricordavo affatto i miei primi due anni di vita, quindi la giornata di domani sarebbe stata come una nuova esperienza per me.

-Domani è il suo compleanno, domani è il suo compleanno?-

Chiese mia sorella con il suo solito fare irrequieto

-Certo piccolina, adesso vado a cercare gli i gredienti per cucinare un dolce coi fiocchi, voi restate in casa e non combinate guai...-

Raccomandò stringendo i denti alla parola "guai" riferendosi ovviamente a me... oramai quell'esperienza dell'aggressione di mia sorella era un marchio forgiatomi in testa... o meglio sull'orecchio sinistro di mia sorella...

Io e mia sorella annuimmo e mia madre uscì dalla tana con il suo carissimo cesto. Dopodichè mi buttai sul divano di foglie ed inizia a fare dei versi con la bocca per noia. Non potevo andare a casa del mio migliore amico perchè mio papá era a lavorare e quindi non c'era nessuno che potesse accompagnarmi. Il giorno dopo sarebbe stata una giornata stupeda ma questa giornata sarebbe stata la più noiosa della mia vita.

-Ti va di... giocare?...-

Non ripetè la frase come al solitò... e quel "giocare" sembra lo avesse detto quasi impaurita... mi alzai dal divano ed annui

Va bene

Dopo aver ricevuto la mia risposta sorrise quasi forzatamente e si incammino nella nostra stanza, io con lei. Condividevamo la cameretta da quando venni al mondo, anche nella vecchia tana della quale i miei continuano a dire che era vecchia ed umida e proprio per questo motivo ebbero deciso di trasferirsi quando io avevo due anni... ma come giá detto prima, io non ricordo nulla.

Arrivati nella cameretta mia sorella prese una sua bambola di pezza di una volpacchiotta-modella, con il suo bel vestitino e la pelliccia sulla testa sempre pettinata.

Dobbiamo giocare con le bambole?

Chiesi alzando un sopracciglio

-No no, no no, usa quel che vuoi, quel che vuoi-

Non so, forse aveva paura di contraddirmi, ma non ci detti molto peso. Subito ricevuta la risposta raggiunsi il cassone dei giochi e tirai fuori la mia oca-killer di pezza... o almeno io la chiamavo così... era una bambola di pezza di un oca primate, era molto generica ma a me piaceva, in più lo strappo che aveva sulla zampa destra gli dava quel tocco di guerriero che non guastava mai

"Conquisterò il mondo, ah ah ah!!!"

-"Non puoi perchè io ho i superpoteri!"-

"Che cosa hai detto!?"

-"Ho detto che non puoi perchè io ho i superpoteri!!!"-

Mia sorella non aveva idea del significato di certe battute di dialogo tra malfattori ed eroi... ed io non avevo idea del perchè mia sorella volesse giocare ad un gioco del genere con me... ma... mi ha fatto piacere...

Inutile dire che alla fine ebbe la meglio la volpacchiotta-modella in uno scontro al limite dell'improbabile, ma anche se era scontato il finale, è stata una sorpresa vedere che mia sorella abbia voluto giocare secondo i miei gusti... nonostante la abbia sempre trattata male... grazie...

Piccoli passi prima dell'uvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora