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E' passata una settimana ed ancora non ho trovato niente, mi sono vestita bene ed ho fatto il giro di tutti i negozi e i posti dove potevano assumere. Con la sola conclusione di essermi uccisa i piedi e consumata le scarpe. Anche stasera, faccio un giro ad una grande fiera, piena di bancarelle, nella speranza che qualcuno mi assuma. Dopo un'ora, sono punto e a capo, da tutti quelli a cui mi sono rivolta, ho ottenuto la stessa risposta, un bel no. Nessuno vuole assumere una giovane senza esperienza e che vive in un motel, una gran fregatura. Me ne vado mesta, a fare un giro, sono demotivata, stanca e amareggiata per la situazione in cui mi trovo, senza una casa, radici o un lavoro. Anche a scuola le cose non vanno meglio, si è saputo che sono in mezzo di strada e Amanda, con il suo seguito, non fa' altro che deridermi. Molly ci ignora e i compagni, danno man forte a quella vipera bionda. Io ed Alex, siamo sempre più emarginate, lasciate sempre sole. Le ho detto di lasciarmi stare, almeno avrebbe avuto una vita normale ma, non vuole saperne e di questo le sono grata. E' davvero un'amica, con la a maiuscola e le voglio ancora più bene per questo. Ho solo pochi dollari in tasca, ma che diamine è venerdì, mi concedo un gelato, giusto per tirarmi su' di morale. Avvicinandomi al carretto dei gelati, noto che non c'è fila, per fortuna.
"Buonasera, che le posso dare?" domanda il gelataio.
"Un cono cioccolato e vaniglia, grazie" rispondo, prendendo i soldi. Ma l'uomo, mi fa' cenno di no, non vuole essere pagato. Lo guardo interrogativamente, mi spiega:
"L'ho vista, fare il giro di tutti i banchi in cerca di lavoro, non la posso assumere ma, almeno, il gelato glielo posso offrire. Un omaggio alla tenacia, lei non si perde d'animo, continui così" mi sorride mentre mi porge il cono.
"Grazie, lei è la prima cosa buona che mi capita da una settimana a questa parte" sorrido, grata. Ci salutiamo e mentre cammino, rimetto nella tasca i pochi spiccioli, non badando a dove metto i piedi. Ed è per questo che mi scontro con un paio di pettorali, chiaramente maschili. Alzo lo sguardo e non posso credere ai miei occhi, Kaleb!
"Non hai perso il vizio a quanto pare, di non guardare dove metti i piedi" mi riprende, mentre cerca di ripulire la grande macchia di cioccolato.
"Scusa, mi dispiace, sono mortificata. Ti pago la tintoria" mi offro, sperando che dica di no. Non saprei con cosa pagarla e il poco denaro che ho, mi serve per garantirmi un tetto e tre pasti caldi.
"Non c'è bisogno, può pensarci la lavatrice. Come stai?" Domanda.
"Bene, grazie. Tu, l'esame come procede?" Mi interesso. Mi osserva stranito, forse credeva che me ne fossi scordata.
"Non bene, a dire la verità. Ho sempre le stesse difficoltà ma, tu, lavori?" e adesso che gli rispondo? La verità, questo gli devo dire.
"No, mi sono consumata le suole inutilmente. Nessuno assume una poveraccia, sbattuta fuori da casa e che vive in un motel, ancora per poco" rispondo, mortificata.
"Ok" eccola là, la solita risposta monosillabica!
"Beh, mi ha fatto piacere rivederti, in bocca al lupo, Kal" lo saluto e mi affretto in mezzo alla gente, scappando. Mi ha fatto un grande effetto rivederlo, è sempre il Kaleb di prima, bellissimo e misterioso, rude. Scappo fuori dal cancello, andando diretta alla fermata del bus, mi siedo sotto la pensilina e tiro fuori il libro, dalla borsa. Per un attimo, vengo trasportata indietro nel tempo, quando il rombo di una moto spacca il silenzio. Alzo lo sguardo, ben sapendo che non è lui, notando con stupore che mi sbaglio. Dall'altra parte della strada, si sfila il casco e lo porge, a qualcuno che non c'è. Gli faccio un sorriso tirato, capendo che sta' chiamando la ragazza con cui è venuto, rimettendomi subito dopo a leggere. Sento dei passi, e qualcosa entra nel mio campo visivo, un casco nero e lucente. Me lo trovo davanti, mi guarda senza la solita espressione truce o dura. 
"Se non fossi così cocciuta, mi avresti lasciato il tempo di parlare, spiegare. Anziché andartene via subito, alla prima discussione" in effetti non ha torto. Subito dopo, aggiunge: "Il lavoro è ancora lì che ti aspetta, se vuoi. Solito patto, vitto e alloggio in cambio di aiuto" mi dice. Mi alzo, con una strana ma gradevole sensazione nel cuore, prendo il casco e me lo metto. Saliamo sulla moto, partendo verso casa sua. Ad un certo punto si ferma e chiede:
"Dove alloggi? Così passiamo a prendere le tue cose" chiede.
"Al motel sulla strada per Rosebay" rispondo. Parte a tutto gas, arrivando a casa sua in poco tempo. Mi fa scendere e poi, mettendo la moto sul cavalletto, apre le porte di quello che credevo essere il garage. Noto che è un'officina e ne deduco che quello sia il suo lavoro. Porta dentro la moto ed esce con un auto, una vecchia Wolkswagen. Entro e lo guardo, in attesa che mi spieghi.
"E' la mia officina, riparo auto e moto e mi guadagno da vivere. Questa è la macchina di un cliente, che me l'ha lasciata, quindi possiamo usarla, ma solo stavolta e perché ci sono i bagagli." Spiega, finalmente. Ci immettiamo sulla strada, accendendo la radio, che è posizionata sulla stazione rock. Arriviamo alla svelta, parcheggiando davanti alla porta della mia stanza, entrando a prendere le cose. Una volta caricato il tutto in auto, vado alla reception per saldare il conto. Non è molto salato per fortuna, ma prosciuga ancora di più i miei risparmi. Ma il pensiero dopo, mi fa' sorridere, visto che da oggi non mi devo più preoccupare di sperperare il danaro. Anzi, ho deciso di investirlo e farlo fruttare, cercando magari qualcosa da fare nel periodo estivo, non appena preso il diploma. Esco fuori, raggiungendolo, mi aspetta appoggiato all'auto, grattandosi il mento. 
"Prendiamo la cena, mentre torniamo a casa? Magari anche un dolce, visto che si deve festeggiare" dice.
"Ok, che cosa si festeggia?" Domando.
"L'accordo di lavoro" lo dice come se fosse la cosa più ovvia al mondo, lo lascio fare solo perché ha perso quell'aria di uno che ha sempre in bocca un limone.
"E festeggiamento sia!" Rido, per la prima volta da settimane, felice.

SIAE Bad Guys love a Good Girl - Daniel Sharman- SU AMAZON. 29/09/2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora