Louis' POV
La mattina non ho più bisogno della sveglia, è come se avessi un orologio biologico che mi fa alzare tutti i giorni alle sette in punto, anche la domenica. L'unico lato positivo di questa mia recente abitudine è che faccio un sacco di cose in più. Anche oggi mi sono alzato più puntuale di un orologio svizzero ma passando davanti alla cucina sento l'odore di uova e bacon fritto. Mi ero dimenticato che la signorina Black si fosse fermata a dormire da me.
"Di solito la preparo io la colazione" affermo sentendomi fuori luogo nonostante sia a casa mia.
"Perché sei un bravo marito, ma io sono un'ottima amante" risponde passandomi il piatto. Non le ho ancora detto nulla del divorzio perché non me la sento di impegnarmi in un'altra relazione, soprattutto con una ragazzina. Finita la colazione, non proprio leggera, rispondo al telefono senza leggere il nome sullo schermo.
"Pronto?"
"Devi parlare con lei" mi dice, anzi, mi ordina la voce maschile che parla dall'altra parte del telefono.
"Chi è?" chiedo confuso.
"Sono Harry e non ti chiamerei se non fosse un'urgenza" mi spiega il ragazzo e capisco immediatamente a chi si riferiva prima.
"Vedrò cosa posso fare" gli rispondo chiudendo la chiamata, dato che Allison è seduta di fronte a me e non voglio rispondere alle domande che mi sta per fare.
"Chi era?"
"Un amico di vecchia data"
"E cosa voleva?"
Cosa voleva lui non l'ho capito di preciso, ma io vorrei che tu la smettessi con questo interrogatorio.
"Mi ha chiesto un favore" che in fondo non è poi così lontano dalla realtà.
"Che tipo di favore?" continua lei facendomi innervosire ulteriormente.
"Quel genere di favore che dovresti farti gli affari tuoi" le rispondo alzandomi per andarmi a vestire.
"Scusami per prima, forse sono stata un po' invadente. Comunque oggi ho preso un giorno di ferie dato che domani partiamo" mi informa prima di uscire da casa mia, lasciando la cucina in disordine. Erica non se ne sarebbe mai andata senza mettere tutto in ordine, adoro quel suo lato maniacale.
Durante la pausa pranzo mi viene a trovare il mio amico di vecchia data che mi aveva chiamato sta mattina.
"Le hai parlato?" mi chiede senza nemmeno salutare. E davvero così urgente che parli con la bimba? Per cosa poi?
"È un piacere anche per me rivederti. E no, non ho parlato con lei. Perché è così importante? Devo preoccuparmi?"
"No, nulla di grave, ma sento che c'è qualcosa che non mi dice ed è da qualche giorno che non sembra più lei" mi spiega sedendosi al tavolo con me.
"Che intendi con non sembra più lei?" domando confuso.
"Non so spiegarlo a parole, devi parlarle"
"Forse è stressata per il matrimonio...il terzo" sottolineo l'ultima parola cercando di fargli capire che forse si sta preoccupando per nulla.
"Probabile, anche se credo che il motivo sia decisamente un altro" afferma Harry alludendo a qualcosa che però non capisco, è peggio di una donna nel dire una cosa non dicendola. Parla uomo, dimmi a cosa ti stai riferendo. Notando lo stato di confusione da parte mia aggiunge: "Forse ha dei dubbi in proposito del matrimonio"
"Ne avrei anche io al suo posto" commento riferendomi al numero di cerimonie finite non bene.
"Come ha fatto ad innamorarsi di uno stupido come te? Sto cercando di farti capire che Erica ti ama ancora e che non le è mai fregato nulla dell'avvocato King" esclama esasperato dalla mia ingenuità.
"No, non è così. Si è presentata nel mio ufficio con le carte del divorzio insieme al gorilla, ormai non c'è nulla che ci tiene uniti a parte nostra figlia. E se anche fosse vero quello che mi stai dicendo, lei è troppo orgogliosa per ammetterlo. È finita" dico tutto d'un fiato perdendo anche l'appetito.
"Senti, capisco che non è facile parlarne ma devi andare da lei. Non per tornare insieme, semplicemente da amico perché le manchi molto e so che vale lo stesso per te, anche se ora è l'ultima persona che vorresti vedere" controbatte lui provando a convincermi.
"Mi dispiace Harry, non posso farlo" dico prima di alzarmi per andarmene. Durante tutto il pomeriggio penso continuamente a quello che mi ha detto Harry e comincio a domandarmi se dovrei andare da lei. Non l'avevo mai visto tanto preoccupato, forse è il caso che le parli. Così la sera uscendo dal lavoro, passo da casa sua sperando davvero che non mi apra lo scimmione e fortunatamente le mie richieste vengono ascoltate. Quando mi vede è molto sorpresa e noto subito che sembra distrutta, come se le fosse passato sopra un autobus. Harry aveva ragione, non si può descriverlo a parole ma non sembra più lei. Quando le chiedo la ragione di questo suo malumore, come mi aspettavo, mi mente e lo fa per ben due volte, anche quando le domando di dirmi la verità. Sono davvero arrabbiato con lei per quello che ha fatto, eppure vederla così mi fa dimenticare di tutto il casino che c'è ora tra di noi e prima di andarmene la bacio. E la visione subito dopo di quel suo sguardo lucido, perché ha capito subito che era un addio, mi fa sentire a pezzi ed esco da casa sua senza voltarmi più.
Dopo aver accompagnato Eloise dalla nonna, torno a casa e mi butto esausto sul divano ma mi rialzo poco dopo sentendo dei rumori dalla mia camera e aprendo la porta ad accogliermi non trovo la chioma bionda di Allison.
"Erica? Che ci fai qui?" chiedo piuttosto imbarazzato dalla situazione, mentre lei continua a darmi le spalle sistemando qualcosa sul letto.
"Ti sto facendo la valigia, dato che tu l'avresti fatta domani mattina di corsa dimenticandoti tutto" afferma come se fosse la risposta più logica.
"In realtà la volevo preparare sta sera, ma...come mai sei venuta? Pensavo che cenassi con William" le domando confuso.
"William? Intendi l'avvocato King?" mi chiede perplessa lei raggiungendomi e mettendo le braccia intorno al mio collo.
"Sì...che stai facendo?" continuo a domandare leggermente nervoso perché non capisco i suoi gesti. Lei si sposa tra una settimana! Ci siamo visti solo qualche ora fa' e non era decisamente così...lei.
"Sto per baciare mio marito, che altro potrei fare?" afferma poco prima di baciarmi. Dovrei allontanarmi da lei, ma l'unica cosa che riesco a fare è stringerla meglio a me e il sorriso che fa subito dopo mi fa innamorare come se fosse la prima volta. La visione di quel suo sguardo così felice mi scalda il cuore e non ha niente a che fare con quello che ho visto quando me ne sono andato da casa sua. Potevo leggerglielo negli occhi che aveva capito immediatamente che quello era un bacio d'addio, ma d'altronde era l'unica cosa che mi era rimasta da fare prima che lei compiesse di nuovo il grande passo. Anche se non capisco la sua ultima affermazione, ormai siamo divorziati a tutti gli effetti. Preso dall'euforia, non mi faccio tante altre domande su questo suo comportamento bizzarro godendomi il momento e ci addormentiamo abbracciati sul letto. So che non dovrei neanche io dato che sono "impegnato" con Allison, ma lei rimane comunque il mio primo vero amore.
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Promesso? (Sequel: "Ti fidi di me?")
Подростковая литература(Sequel di "Ti fidi di me?") 5 anni dopo... Cosa sarà capitato nelle vite di Erica, Louis e la piccola Eloise? Nuovi incontri causeranno tanti nuovi problemi con un numero infinito di possibili soluzioni. Sceglieranno quella giusta? *dal primo capit...