"Dobbiamo parlare"
"Non credi sia un po' tardi?" le domando perplesso.
"Non ti ho detto una cosa importante" risponde lei cercando di non alzare troppo la voce.
"Che stai frequentando un altro da circa due mesi? Lo so già" le dico guardandola negli occhi e notando la sua espressione sorpresa nel scoprire di essere stata smascherata. Il dubbio mi era sorto quando ero passato da lei allo studio per chiederle se poteva tenere la bambina e il suo segretario mi ha detto che era ad una visita, ma quando l'ho chiamata per dirle che avevo lasciato Lois al suo collega lei si è giustificata dicendo che aveva dimenticato un'udienza. I miei dubbi hanno avuto conferma quando una volta, non intenzionalmente, ho letto un messaggio dal suo cellulare che diceva:
Da: Will
L'altra sera sono stato bene con te...mi chiedo se sia stato lo stesso per te. Incontriamoci al solito posto alla solita ora. Ti aspetto.
W.
E un ulteriore conferma è il suo sguardo molto confuso, così le spiego per illuminarla:"Ho letto un suo messaggio per sbaglio""Che fai? Mi controlli ora?" mi chiede molto irritata.
"È capitato per sbaglio, e comunque dovresti accordarti sulle scuse da inventare con il tuo segretario quando ti dimentichi di tua figlia per uscire con un altro" le rispondo a tono attirando lo sguardo curioso di qualche genitore che non sa farsi gli affari propri.
"Non mi ero dimenticata di Eloise e non hai il diritto di giudicarmi per quello che faccio nella mia vita privata, perché ormai non ti riguarda da un po' di tempo" afferma lei arrabbiata e rivolgendo uno sguardo infuriato anche al genitore che ci stava ascoltando che si allontana immediatamente, intimorito dalla mia consorte.
"Comunque ero venuta per parlarti..." non conclude la frase che sentiamo le grida dei bambini, contenti di uscire da scuola. Lois vedendoci insieme ci corre incontro felicissima e ci abbraccia entrambi.
"Che bello! Prendiamo il gelato tutti insieme!" esclama la bambina che non sta più nella pelle per la gioia.
"Gelato?" chiede Erica non capendo.
"Sì, papà mi ha promesso che avremmo preso il gelato se andavo a scuola" le spiega chiaramente la piccola che non sa tenere le parole a freno.
"Allora andiamo" afferma sorridendo Erica mentre prende per mano nostra figlia e mi mima con le labbra 'continuiamo dopo'. Eloise afferra subito anche la mia mano e come una famiglia "felice" andiamo verso la gelateria. Preso il gelato, ci sediamo in una panchina lì vicino e aiutiamo Lois a non farle cadere il gelato. Tutto sembra tornato alla normalità, io ed Erica che parliamo senza scannarci, Eloise con la faccia piena di gelato, è come se avessimo riavvolto il nastro e fosse ricominciato tutto da qualche anno fa'. Finito il cono, Eloise vuole andare al parco e nonostante Erica mi mandasse i segnali di fumo per dire di no, annuisco convinto e tutti e tre per mano come prima ci dirigiamo verso il parco che non dista molto. Arrivati nel posto tanto desiderato da Lois, corre subito verso l'altalena ma prima di andarsene unisce la mano mia e di Erica. Questa unione però è destinata a durare poco dato che lei la toglie appena Eloise corre via, un po' come la nostra relazione.
"Di cosa dovevi parlarmi?" le chiedo guardando leggermente triste le nostre mani non più unite.
"Di Lois, Miriam mi ha detto che se le parliamo ora della nostra separazione potrebbe comportare dei problemi nell'apprendimento a scuola e dato che ha appena iniziato la prima elementare pensavo che potremmo aspettare fino a novembre" mi dice seriamente preoccupata. Mentre l'ascolto ripenso alle parole della sua amica poco prima a pranzo:'Fidati, sta sera non direte nulla a vostra figlia'...che ci sia dietro un suo piano? Spero almeno che questi due mesi di prolungamento di questo strazio ne valgano la pena.
"Ok d'accordo, quindi ora dovremmo continuare a fingere come abbiamo fatto fino ad adesso?" le domando mettendole una mano sul braccio per rassicurarla e questa volta però non si sposta.
"L'abbiamo fatto per un anno, cosa sono due mesi in più? ...Le sono mancata tanto?" mi chiede, girando il viso verso nostra figlia che sta ancora andando sull'altalena.
"Non solo a Lois, bimba" dico avvicinandomi a lei e quando si rigira verso di me la sorprendo baciandola. Inizialmente prova a respingermi ma la tengo stretta e lei non oppone più resistenza. Solo in questo istante realizzo quanto mi sia davvero mancata, quanto mi siano mancati i suoi baci e quanto mi sia mancata quella sensazione unica che solo lei è in grado di farmi provare. Allo stesso tempo però sento un altro sentimento in questo bacio, qualcosa che mi fa sentire un vuoto dentro.
"Perché questo bacio mi è sembrato un addio?" le chiedo a un soffio dalle sue labbra non avendo la forza di alzare lo sguardo sul suo. Lei non risponde e allontanandomi da lei, leggo la confusione nei suoi occhi che però vengono attirati da Eloise che ci sta venendo incontro.
"Sta sera mangiamo tutti insieme?" mi chiede nostra figlia sbattendo i suoi occhietti grandi per corrompermi, ma non credo di poter mandare avanti questa recita sta sera.
"No, la mamma ha un impegno" le rispondo prendendole la mano per andare via. Ma Eloise la toglie dalla mia e torna da Erica.
"Non puoi proprio mamma?" le chiede quasi implorandola. Erica mi guarda per cercare la mia conferma che però non arriva in quanto tutto questo mi sta facendo star male più del previsto.
"No, mi dispiace tesoro magari un altro giorno" le dice salutandola ma prima che possa andare via Eloise la tira verso di me mentre io rimango immobile con un espressione seria, priva di ogni sentimento.
"Voi non vi salutate?" ci chiede nostra figlia facendoci avvicinare. Erica, un po' insicura, diminuisce la nostra distanza e mi dà un bacio sulla guancia ma molto in prossimità delle labbra. Non so bene cosa mi abbia spinto a farlo, ma subito dopo l'abbraccio e le lascio un bacio sulla fronte.
"Buonanotte Lou"
"Buonanotte bimba" le rispondo prima che se ne vada definitivamente lasciandomi completamente vuoto dentro. Come farò a fingere che tra di noi non ci siano problemi se l'unico modo che ho per non farle vedere che tutto questo mi sta distruggendo lentamente è trattarla male?
Mentre io sono rimasto fermo a guardarla camminare in fretta verso l'auto, inspiegabilmente Lois mi abbraccia e mi abbasso per prenderla in braccio."Perché mi hai abbracciato?" le chiedo curioso mentre lei appoggia la testa sulla mia spalla.
"Eri triste perché la mamma non è rimasta con noi, quando tornate insieme?" mi domanda facendomi congelare sul posto.
"Torniamo insieme?"
"Lo so che vi siete separati, ma la mamma ti ama ancora...promettimi che non ti arrenderai mai con lei" mi chiede mia figlia guardandomi negli occhi.
"...Lois è complicato" provo a spiegarle sperando che cambi discorso
"Ma tu la ami ancora?" insiste ancora la piccola stringendosi meglio a me.
"Sta sera ordiniamo la pizza?" le propongo nella speranza che non continui.
"Non mi hai risposto" mi fa notare, invece, la ricciolina dagli occhi blu.
"Se ti prometto che non mi arrenderò con Erica, smetterai di torturarmi con questo argomento?" le domando sperando che accetti questa tregua.
"Va bene, io la voglio margherita la pizza" afferma felice Eloise mentre mi porge il mignolo della mano aspettando che lo stringa con il mio per mantenere la promessa.
Quanto è bella l'innocenza.Ora ho una promessa per te mia piccola Lois, promettimi di non crescere mai perché il pensiero di dover affrontare la tua adolescenza solo tra qualche anno mi terrorizza, soprattutto se non ci sarà Erica al mio fianco.
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Promesso? (Sequel: "Ti fidi di me?")
Ficção Adolescente(Sequel di "Ti fidi di me?") 5 anni dopo... Cosa sarà capitato nelle vite di Erica, Louis e la piccola Eloise? Nuovi incontri causeranno tanti nuovi problemi con un numero infinito di possibili soluzioni. Sceglieranno quella giusta? *dal primo capit...