...UNA SETTIMANA PRIMA
Fra pochi giorni Melissa avrà gli allenamenti e sono molto preoccupata per lei, purtroppo ha il polso slogato e deve fare una visita dal dottore per sapere se potrà giocare le nazionali.
Le sue amiche sperano che potrà giocare presto, lei è sempre stato il pezzo mancate della squadra e da quando è entrata a far parte di loro hanno sempre vinto, qualificandosi.
Fra qualche ora avrà la visita e fortunatamente oggi non dovrò andare ad equitazione, quindi ne approfitterò per accompagnarla, lei non vuole saperne di andarci perché dice di star bene, anche se so che ha solo paura di ricevere una brutta notizia, le manca la squadra e ogni volta che entra in una palestra non fa altro che fissare la palla, so che vorrebbe prenderla e giocare, ma non può.
In macchina stavamo parlando di quanto fosse stata dura arrivare fino a qui e di come vorremmo trascorrere questa giornata, è tesa e vorrebbe ricevere il via libera per la gara.
Appena arrivata dal medico Melissa inizia a dire:
"Voglio andare via, ho paura e so già che l'esito delle analisi sarà l'opposto di quello che vorrei mi dicesse"
La guardo preoccupata e le domando:
"Hai per caso giocato?"
Lei mi guarda con le lacrime agli occhi e mi dice:
"Si! Lo sai che la pallavolo è la mia vita, stare quasi un mese a guardare quel pallone mi faceva stare male e allora l'ho preso, ed ho iniziato a giocare, il polso non mi faceva male ed ho continuato per molto tempo"
Melissa sta piangendo e io l'abbraccio e le dico:
"Mely, stai tranquilla ti daranno la risposta che aspettavi da tempo, puoi starne certa l'importante è che lo dici al dottore."
Lei mi guarda, mi sorride e asciugandosi le lacrime mi dice:
"Vabbene, ma restami vicina".
Con la testa annuisco e dalla porta esce la dottoressa che ci dice di entrare, la madre di Melissa aspetta fuori mentre io e lei entriamo, il dottore ci fa accomodare ed inizia a visitare il polso della mia migliore amica. Sembra andare tutto okay, ma il dottore non sembra convinto:
"Per caso hai giocato?"
Melissa annuisce e dice: "Mi dispiace, stare lontana dal pallone mi ha fatto stare così male che mi sono allenata da sola"
Il medico la consola e le dice: "Puoi stare tranquilla, non è successo nulla di grave devi solo metterti il tutore per tenere il polso fermo, così potrai allenarti e giocare le nazionali"
Melissa abbraccia il medico e fanno entrare la madre di Meli, la signora Rose.
Si siede e con aria preoccupata chiede al medico: "Come sta il polso di mia figlia? Puó ricominciare a giocare?"
Il medico risponde con un sorriso stampato sulla faccia: "Melissa potrà giocare ma come ho già detto a lei dovrà tenere il tutore per far rimanere il polso fermo" scrive una ricetta e la consegna alla madre.
Pochi minuti dopo usciamo e ci dirigiamo verso la macchina, Melissa alza il volume della radio ed inizia a cantare a squarcia gola.
La madre sorride e ci porta davanti alla palestra dove si allena Melissa.
Melissa stupita abbassa il volume della radio, ci guarda e dice: "Perchè siamo qui?"
Noi la guardiamo e le rispondo: "È una sorpresa"
Scendiamo dalla macchina e entriamo nella palestra, la squadra era lì ad aspettarla con un pallone in mano.
Melissa le guarda e sul suo viso iniziano a scendere delle lacrime, tutte l'abbracciano e poco dopo iniziano a giocare.
Purtroppo devo andare via e saluto le ragazze, Melissa mi raggiunge, mi abbraccia e mi sussurra un "Grazie", la stringo forte a me e le dico: "Te lo meriti".
Mentre cammino per tornare a casa, mi fermo a guardare il tramonto, le persone mi passano vicino sfiorandomi. Ad un certo punto vedo l'orologio e guardando l'orario inizio a correre per andare a casa, dentro la mia testa ripeto che sono una stupida e che la mia famiglia mi starà aspettando per mangiare, arrivo davanti casa con il fiatone e apro la porta. I miei e mia sorella mi guardano, so già che mi chiederanno dove sono stata e con chi, proprio come immaginavo.
Infatti, mi hanno fatto quelle domande ed io tranquillamente gli ho raccontato la verità. I miei, appena tranquillizzati, vanno a tavola e mia sorella mi sorride e mi dice scherzando: "Per fortuna non ti sei persa" la guardo e le dó un lieve pugno sul braccio.
Io e lei siamo sempre state unite ed abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, abbiamo litigato davvero poche volte.
Dopo la cena mi dirigo verso camera mia e mi arriva un messaggio.MELISSA:
-"Grazie per quello che hai fatto oggi, sei la migliore amica che tutti vorrebbero"RISPONDO AL MESSAGGIO:
-"Ti voglio bene, sai che l'ho fatto con il cuore.
Buona Notte"MELISSA RISPONDE:
-"Ti voglio bene anch'io, buona notte.
Ci vediamo domani mattina a scuola"
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Un Viaggio Senza Fine
FanfictionMartina e Melissa sono due migliori amiche, hanno il carattere simile ma in alcuni aspetti sono completamente diverse, come ad esempio lo sport. Martina è una 15enne e pratica equitazione sin da quand'era piccola. Ha i capelli castani e gli occhi az...