L'Ultima Volta...

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A differenza dell'altra volta, fu Piero a svegliarsi per primo.

Stonato per il poco sonno che si era concesso quella notte, si alzò dal letto evitando di far svegliare Angelica e dopo essere andato in bagno si dedicò ai messaggi trovati sul cellulare.

Rispose prima al 'buongiorno' di Agnese sentendosi un traditore e poi lesse il messaggio di Franz che gli chiese com'era andata quella notte.

Pensando a cosa rispondere , riaffiorarono nella mente di Piero tutti i ricordi, i dubbi, le paure della sera precedente. Le domande e i pensieri con i quali era andato a dormire, si fecero prepotentemente strada in lui più forti che mai.

Guardare Angelica dormire beata accanto a lui non ebbe più alcun effetto calmante, anzi gli fece capire quale grande errore aveva commesso nel lasciarsi andare di nuovo. Si rese conto di tutte le responsabilità che aveva nei suoi confronti, nei confronti della famiglia, di Agnese. Capì di averla illusa ed era pronto ad abbandonarla come il più vile degli uomini.

Si vestì in fretta e uscì con codardia da quella stanza lasciandole un biglietto

'Ci sono Amori destinati a rimanere nel Cuore, 

ma incapaci di trovare il loro posto nella Vita.' 

PB

Le lasciò un'ultima, leggera carezza cercando di trasmetterle tutto l'amore che aveva ricevuto da quella meravigliosa creatura che le aveva fatto scoprire il senso profondo dell'Amore, quello gratuito, puro ma passionale e viscerale,

Piero ritornò a Naro accantonando quelle due meravigliose notti tra i ricordi più belli, intimi e indelebili.

Al fratello decise di raccontargli mezza verità dicendogli semplicemente che era stato con lei solo quella notte omettendo i dettagli. Non era ancora pronto a condividere con lui, ne con altri, l'intensità e il coinvolgimento che aveva vissuto con Angelica.

Anche Ignazio quel giorno lo contattò, ricordava che quella domenica Angelica sarebbe andata via , e anche con lui Piero si limitò facendo riferimento solo e unicamente alla prima notte insieme.

Franz e Ignazio furono gli unici due quindi a sapere che tra Piero e Angelica c'era stata una notte di passione...una delle tante che il tenore si ritagliava quando, da single, era in tour; ma nessuno dei due seppe mai i dettagli che rendevano unica, preziosa e indimenticabile quella storia.

Quando Angelica si svegliò e ritrovò quel biglietto, il mondo sembrò crollarle addosso.

Ci teneva a Piero e aveva creduto per davvero che tra di loro ci potesse essere un futuro.

Non invidiava Agnese, semmai doveva essere il contrario. Seppur non poteva aveva una relazione con l'uomo che ahilei amava, poteva vantare di aver conosciuto la parte più vera di Piero. Di aver conquistato davvero il suo cuore. Di aver ricevuto i baci più passionali, le carezze più profonde, gli abbracci più forti. Di aver amato quell'uomo per due notti come lei non era riuscita a fare in quei mesi e come forse non sarebbe mai stata capace di fare non per mancanza sua ma per predisposizione di Piero. Infatti era facile per Angelica amarlo smisuratamente, era lui a renderle semplice il compito: le sue carezze, i suoi baci, i suoi abbracci, i suoi sguardi donavano amore e reclamavano allo stesso tempo amore.

La mattina Angelica la trascorse in albergo a fare la valigia, a riordinare i suoi pensieri, a memorizzare ogni angolo di quella camera che l'aveva vista protagonista dell'Amore che in tanti decantano ma che in pochi vivono.

Marco e Mariagrazia si recarono da lei per pranzare insieme e per poterla accompagnare all'aeroporto.

Mariagrazia le portò i saluti della sua famiglia, senza soffermarsi su nessun membro particolare. E di questo Angelica gliene fu particolarmente grata, anche se non glielo disse mai.

EPILOGO

Quella fu archiviata da entrambi come la storia che gli aveva insegnato il vero significato della parola Amore. Entrambi portarono nel cuore, nella mente e sulla pelle i ricordi indelebili di quelle notti. Neppure un solo sorriso o un solo sguardo fu mai dimenticato. Il loro corpo non ricevette più carezze come quelle che si erano scambiati in quelle notti. Le loro labbra non furono mai più baciate con quell' ardore e desiderio. I loro occhi non furono mai più guardati con tanta devozione.

Più e più volte il pensiero di Piero cadde su Angelica, sapeva di lei tramite Mariagrazia alla quale chiedeva informazioni sulla sua amica senza mai mostrarsi troppo curioso. Quando si fermava a rifletter sul suo rapporto con Agnese, il pensiero inciampava inevitabilmente su di lei, aveva pensato svariate volte di contattarla ma per dirle cosa? Per scusarsi? Per dirle che era stato uno stronzo a lasciarla in quel modo dopo averla illusa? Che sentiva un vuoto nel cuore che solo lei poteva colmare? Che a volte chiudeva gli occhi per ricordare le due notti vissute con lei e in quei momenti riusciva ancora a sentire il sapore dei suoi baci, il tocco delicato delle sue carezze, il calore del suo corpo?

Ormai Angelica apparteneva al passato, un bellissimo passato che non sarebbe mai più tornato.

Angelica dal canto suo invece non aveva bisogno di chiedere a Mariagrazia, sapeva di Piero tramite i social. E gli mancava. Gli mancava tanto. Più di una notte l'aveva trascorsa a rivivere quei momenti, ricordava le labbra gonfie e arrossate per i suoi baci passionali, ricordava il suo corpo gemere sotto il tocco esperto e sapiente delle sue mani delicate, ricordava i suoi sorrisi, quelli che coinvolgevano anche gli occhi e che lo rendevano tremendamente sexy. Più volte si ritrovò a consumare le foto che Piero pubblicava sui social ammirando la sua bellezza, il suo essere così uomo.

Un uomo che ormai non le apparteneva più se non nei suoi ricordi.

Seppur distanti, restavano legati da un sottile ma indissolubile filo fatto di ricordi, di desiderio, di canzoni che parlavano di loro. 

Qualche settimana dopo la partenza di lei, senza saperlo, si ritrovarono entrambi ad ascoltare una vecchia canzone de Il Volo che seppur cantata anni prima, sembrava parlasse di loro...

'quando qualcuno va via si spegne un faro che in noi illuminava cosi tutta la terra' ... con la scelta di lui e la conseguenza partenza di lei entrambi vivevano in quella perenne condizione di buio, di freddo.

'la nostra vita è una scia di un mare che ora non c'è che come un onda ritorna' ... una storia che come un lento e costante moto ondoso tornava prepotente nei ricordi di entrambi, svaniva poi nel mare della quotidianità per poi ritornare ad infrangersi lungo le sponde del cuore e della mente.

'quante volte ti ho mentito tra i silenzi del mio viso' ... quante frasi non dette, quanti abbracci non dati, quanti baci non consumati, quante bugie pur di nascondere quel desiderio che aveva il sapore di un amore pronto a sbocciare.

'amore mio con te non è finita, vivo per te' ... no, non era finita. Si desideravano nonostante la distanza, nonostante l'esistenza di un'altra donna, nonostante tutto l'uno viveva per l'altra e viceversa. Viveva di ricordi indelebili che ancora scaldavano il cuore e bruciavano sulla pelle.

'anche l'inizio di un film comincia sempre cosi come noi due quella sera soli per l'ultima scena cosi io e te' ... tutto era fermo a quell'ultima loro notte d'amore, lui e lei, soli per l'ultima volta a cercarsi, desiderarsi, amarsi. Per l'ultima volta.

Tadan... ecco l'ultimo capitolo (della prima serie, è già in cantiere un sequel).

Piero ha fatto la sua scelta. Cosa ne pensate? Ve lo aspettavate? 

A voi la tastiera.

Grazie con il cuore per il tempo donato a leggere, stellinare e commentare.

Buon pranzo.


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