Capitolo 17 - Un'istituzione arcaica

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La sala era adibita al ricevimento, con tanto di mazzi di fiori nei vasi neri che adornavano i tavoli, centrini di pizzo bianchi posati su di essi, tende arancioni ben raccolte da fili color pesca che permettevano alla luce di filtrare attraverso le finestre poste lungo tutta la parete bassa della sala. Al centro vi era una pista da ballo, sulla quale la giovane coppia stringeva le mani dei presenti che gli porgevano dei regali, dei biglietti o, semplicemente, degli auguri. Erik e Liam avanzarono verso il centro della pista. Il moro vestiva molto elegante, con un completo nero abbinato a camicia bianca e cravatta beige. Portava dei mocassini ai piedi e i capelli, perfettamente tagliati, aderivano alla fronte arricciandosi. Il biondo indossava un pantalone grigio scuro, abbinato alla camicia nera e al golfino dello stesso colore. Quel tipo di abbigliamento risaltava i muscoli tonici dell'addome e il petto alto. I capelli, leggermente lunghi, erano tenuti insieme da un gel che li faceva risplendere nella stanza. I ragazzi si tenevano per mano con fare protettivo l'uno verso l'altro, mentre sfuggivano agli sguardi imbarazzati o tesi dei presenti. Fu il loro turno di portare omaggio alla giovane coppia al centro della sala. Trevor era bellissimo: i capelli ricci gli cadevano leggermente sulla fronte alta, gli occhi verdi splendevano, luminosi, risaltando sul colore pallido della sua pelle. Le labbra erano increspate in un sorriso gentile. Era perfettamente agghindato per l'occasione: lo smoking nero creava un perfetto contrasto con la cravatta bianca, indossata su una camicia altrettanto scura. I muscoli delle braccia erano intuibili sotto al tessuto nero che aderiva perfettamente alla pelle. Era in piedi, con accanto la giovane donna. Rachel era stupenda: il vestito blu notte metteva in risalto la pelle abbronzata, probabilmente frutto di una lampada artificiale. I tacchi la facevano sembrare più alta, e la collana dorata luccicava ogni volta che si muoveva. Liam baciò lei, poi si voltò e abbracciò stretto l'amico di una vita.

«Trev sono così contento per te!» gli sussurrò sul collo, sorridendo. L'altro annuì.

«Grazie amico.» Erik lo imitò, stringendo, però, solamente la mano a Trevor. Erano stati invitati alla festa di fidanzamento ufficiale di Trevor Mulgrew e Rachel Jones. Si sarebbero sposati sei mesi dopo, in estate, per la gioia delle due famiglie. Dopo i ringraziamenti di rito, iniziò il pranzo. Rachel aveva parcheggiato Liam ed Erik vicino a Trevor, con accanto la famiglia del futuro sposo. Scelta azzardata, quella di mettere al centro due gay, ma comunque corretta vista la longeva e, ormai, indissolubile, amicizia tra Trev e Liam. Le portate erano a base di pesce, cosa che Erik odiava profondamente. Dopo l'antipasto, i due primi e i due secondi, la coppia fece portare il dolce, una torta enorme di cioccolato con sopra scritti con la panna i due nomi e disegnata una coppia intenta a ballare. Il tutto si consumò in un paio d'ore, liberando gli ospiti e la giovane coppia. Liam uscì a fumare una sigaretta, mentre Erik rimase dentro a discutere con la sorella di Rachel sui colori del matrimonio. La stessa futura sposa aveva disposto di confrontarsi col "buon gusto da gay" del moro, che aveva accettato di fare da consulente. Liam accese la sigaretta. Aveva ripreso il vizio da un paio di giorni, da quando aveva minacciato con la pistola William Greynolds. Non aveva sparato, ma l'aveva spaventato tanto da farlo tornare in Arizona. Luke si era ripreso abbastanza bene, era subito andato in una casa di cura in Nevada, per cui avevano avuto poche occasioni di sentirlo. Erik non era così devastato come ci si potesse aspettare o, se lo era, non lo dava a vedere. Una mano toccò la spalla di Liam, che si voltò e sorrise.

«Cosa ne pensi?» chiese Trev, lui scrollò le spalle.

«Del matrimonio? O del ricevimento?» rispose il biondo, sorridendo. L'altro annuì.

«Di tutto.» Liam scrollò la sigaretta e fece un tiro profondo, inspirando forte e godendosi la sensazione del fumo che gli inondava i polmoni.

«Non credo nel matrimonio, lo sai. Però se tu la ami... e lei vuole così... e se tu vuoi così, allora hai fatto la scelta giusta. Per quanto riguarda il ricevimento, non approvo le tende arancioni,» Trevor scoppiò a ridere, sfilandogli la sigaretta dalle mani e facendo anche lui un tiro, per poi restituirgliela.

«Lo capirai. Quando incontrerai quella persona che ti farà battere il cuore ogni secondo, che ti farà sorridere, piangere, urlare. Quando sentirai di dovergli dimostrare che lui è tuo, che nessuno l'avrà mai perché l'hai visto prima tu. Quando sentirai tutto ciò, capirai cosa significa il matrimonio.» Liam annuì. Forse lo capiva, ma non poteva esserne sicuro. Non aveva mai creduto in quell'arcaica istituzione.

«Senti Liam... vuoi... ecco mi chiedevo. Vorrei che tu fossi il mio testimone. Sai, per me tu sei... scusa. Ancora mi pento di quello che ti ho detto. Ancora mi pento di tutto, di come mi sono comportato, di non averlo capito prima che tu sei... diverso. Migliore di me, migliore di tutti. Sei mio fratello,» Trevor aveva gli occhi liquidi e Liam dovette costringersi a non scoppiare a ridere, sarebbe apparso insensibile. Annuì, lentamente, rimanendo serio.

«Io... grazie Trev. Grazie di aver pensato a me. Certo che lo farò, non salirai su quel fottuto altare senza di me,» Trevor lo abbracciò, rendendosi conto di quanto Liam fosse importante nella sua vita. C'era sempre stato e sempre ci sarebbe stato.

«Liam a proposito. Sto per partire,» annunciò. Il biondo corrugò la fronte.

«In che senso?» domandò, buttando la sigaretta ormai finita.

«Mi hanno contattato per uno stage politico di tre mesi a Washington. Parto, poi al mio ritorno mi sposo.» Liam sorrise, annuendo. Trevor sarebbe stato un politico eccezionale. E lui cosa sarebbe diventato? Aveva un paio di idee a tal proposito. Ma prima di realizzarle, doveva capire delle cose. Doveva comprendere cosa ne sarebbe stato di lui ed Erik. Come sarebbe evoluto il loro rapporto. Sorrise, salutando l'amico. Era arrivato il momento di fare le valigie, per entrambi.

Endless Ice (Trilogy of Secrets, 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora