E' la terza volta che provo ad allacciare le mie adorate All Star rosse.
La punta, una volta bianca, è sporca di fango per via della pioggia incessante che ormai, da giorni, non fa altro che abbattersi su questa città, sottolineando il mio stato d'animo, grigio come le nuvole che infestano questo cielo.
Sposto il ciuffo biondo grano sopra la fronte: i miei capelli si sono allungati troppo velocemente considerando che, solo un mese fa, ho dato una spuntatina. Sembra che tutto vada a rotoli nella mia vita e nonostante cerchi di affrontare tutto con il sorriso, non mostrando i miei sentimenti a nessuno, il destino continua a prendersi gioco di me, alimentando la mia vita di merda.
Sento dei passi, mia madre si avvicina con le sue ballerine nere calpestando la moquette color crema del corridoio. La vedo fermarsi davanti alla porta spalancata della mia camera e osservarmi sottecchi mentre si mette una perla all'orecchio destro. I suoi occhi verdi, così simili ai miei, sorridono nonostante sia da due giorni che evito di parlarle. So quanto mi vuole bene e so che, ogni cosa che mi dice, le sue preoccupazioni e le sue insistenze, derivano dal fatto che tiene a me e vuole sostenermi.
Ma non me la sento proprio di dirle quello che mi passa per la testa, non adesso.
Di una cosa, purtroppo, sono sicuro: i miei genitori, divorzieranno a breve.
Mio padre è sempre più assente, con la scusa del lavoro e le udienze che lo tengono sempre impegnato, si sta allontanando pian piano da casa nostra e ogni volta che è presente, invece, litiga furiosamente con mamma.
D'altro canto anche lei sembra odiarlo a morte. Non so esattamente cosa sia successo, ma pare che lei abbia trovato un biglietto da visita nella giacca di mio padre e che da allora lo accusi di tradirla. E' da un paio di mesi che mi tengo lontano il più possibile ma, saperla sola, mi stringe il cuore, soprattutto da una settimana a questa parte, ovvero da quando mio padre manca anche di notte.
Sbuffo, alzandomi dal letto. Finalmente anche l'altra scarpa è stata annodata e mi guardo intorno alla ricerca del mio zaino.
Mancano tre mesi al diploma e poi, finalmente, potrò partire per il college e andarmene una volta per tutte da questa città dimenticata da Dio.
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Scendo dalla mia Jeep Wrangler guardandomi intorno, alla ricerca di Andy, il mio migliore amico. Solitamente passo a prenderlo a casa ogni mattina, per andare a scuola insieme ma, a quanto pare, ha passato la notte giocando a Call of Duty a casa di Jo ed è rimasto a dormire da lui.
I volti familiari dei miei compagni di scuola mi osservano. C è chi mi sorride con simpatia, chi semplicemente mi scruta. Ci sono un paio di ragazzi che non mi sopportano, altri che mi ammirano ma, lo sguardo che più di tutti non tollero, è quello delle ragazze che mi osservano con interesse, un interesse che non potrei mai ricambiare.
Da un paio d'anni, infatti, sono consapevole della mia omosessualità.
All'inizio, ho cercato di far finta di niente. Quando si hanno quattordici anni e si sperimenta il sesso, attraverso giornali e internet, non si fa tanto caso a ciò che si osserva perchè l'amico là sotto è sempre pronto a farsi avanti. Poi, conoscendosi meglio, si capiscono i propri gusti, si sperimenta, e ci si fanno delle idee. E proprio quando mi sono accorto di apprezzare notevolmente di più un bel corpo maschile, muscoloso e virile, rispetto a quello delicato e morbido di una donna beh, non credo ci sia bisogno di spiegarvi come me la sono passata.
Il momento più tragico in assoluto, avveniva ogni qual volta mi univo con Andy e gli altri ragazzi per bere di nascosto gli alcolici dei genitori, ben nascosti negli armadi dei salotti, pronti per essere utilizzati durante le feste e poi ci si metteva davanti alla televisione, con un bel dvd porno da mettere e osservare insieme.
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Infinity (Incompleta)
Teen Fiction"Per un attimo è come se fossimo soltanto noi due, senza nessuno intorno, senza il peso di dover nascondere il mio vero io, senza i pensieri che mi invadono la mente. Per un attimo, mi abbandono all'idea che mi stia osservando perché anche lui ha u...