(Nell'immagine: il nuovo Damian West)
OLIVER
Rimango a fissarlo come un ebete per qualche secondo e, probabilmente, la mia faccia da pesce lesso è sotto gli occhi di tutti perché, un foglio di carta appallottolato mi arriva dritto in testa grazie ad Andrew che, improvvisamente, è libero da Betty. Sparita chissà dove.
Non riesco neanche a dire qualcosa al mio migliore amico per quanto sono ancora sconvolto dalle parole di Damian e, questi, consapevole sicuramente dell'effetto che mi hanno fatto, sorride soddisfatto, portando il braccio sullo schienale e mettendosi comodo.
«Partita a Call of Duty più tardi?» chiede poi, Andy, in generale, attirando l'attenzione di tutti.
«Pensavo dovessi pomiciare con la tua ragazza.» risponde Steve, prendendosi una bicchierata in testa.
«Io ci sto.» risponde Jo, senza staccare gli occhi dal cellulare.
Andy poi guarda me.
«Io...»
«Andiamo a casa mia questo pomeriggio.» s'intromette Damian.
Andy continua ad osservarci, alzando un sopracciglio.
Ma la battuta di Steve mi fa andare di traverso la Coca-Cola che sto bevendo:
«Beh, usate le precauzioni almeno!» dice, infatti, facendo ridere Jo e Damian, che non riesco a capire come possa essere così tranquillo, mentre Andy continua a guardarmi perché so, che ha capito tutto.
«Scusatemi...» faccio poi, alzandomi per dirigermi verso il bagno, sotto lo sguardo confuso di Damian, cui accenno un sorriso, prima di uscire dalla mensa.
Quando attraverso il doppio battente del bagno dei maschi, poggio entrambe le mani sul primo lavandino disponibile, sbuffando e attendendo che, il mio migliore amico, faccia la sua entrata.
Non mi delude, infatti, arrivando venti secondi dopo.
«Sputa il rospo.» dice, poggiando il sedere sul bordo del lavello accanto al mio e incrociando le braccia.
Mi guardo intorno e abbasso la testa per vedere se c è qualcuno dentro uno dei gabinetti ma, essendo ora di pranzo, sono tutti in mensa.
«Ok.» inizio, chiudendo gli occhi per prendere un respiro profondo.
La verità è che non ho paura di dire ad Andy che io e Damian stiamo insieme e abbiamo fatto sesso, più volte. Ma ho paura della sua reazione. Non credo abbia un'opinione così positiva del mio ragazzo e, sinceramente, ho bisogno del mio migliore amico ora come ora.
«Io e Damian stiamo insieme.» sparo, tutto d'un fiato.
Lui passa una mano sul volto, facendola salire poi tra i ricci, tirandoli leggermente indietro.
«Lo sapevo.» mormora, portando poi gli occhi dorati nei miei.
«E da quanto tempo?»
Lo fisso per qualche secondo.
«La notte della festa a casa di Jo, abbiamo fatto sesso.»
«Oliver, cazzo! Perché non me l'hai detto?!»
Ha ragione. E' il mio migliore amico.
«E' stato tutto così veloce. Non pensavo potesse succedere. Poi tu eri preso da Betty...»
«Non dare la colpa a me.» mi interrompe.
«Ok. Hai ragione.» sospiro, frustrato.
«E' colpa mia. Avevo paura della tua reazione.»
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Infinity (Incompleta)
Ficção Adolescente"Per un attimo è come se fossimo soltanto noi due, senza nessuno intorno, senza il peso di dover nascondere il mio vero io, senza i pensieri che mi invadono la mente. Per un attimo, mi abbandono all'idea che mi stia osservando perché anche lui ha u...