I. Cassandra

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"Cassandra svegliati"  le sussurrò una voce roca e notevolmente acuta.
Lei c'era. C'era sempre stata. Nella sua casa. E ora era anche nella sua mente.
Cassandra spalancò i suoi chiari occhi azzurri e si accarezzò i capelli biondi, quasi bianchi. Delicatamente, sfiorò la coperta che la avvolgeva nel tepore e posò i suoi piccoli piedi sul parquet della sua graziosa cameretta. Mentre scendeva le scale avvolta nella sua rosea vestaglia, il padre la salutò e subito dopo si sentì il rumore assordante della porta chiusa violentemente per la fretta. Ora Cassandra era sola nella sua casa e pensava alla madre assente fin dalla sua giovanissima età. Preparò la sua colazione e si sedette al tavolo di ghisa.
Beveva il latte, i suoi pensieri andavano alla deriva, mentre fissava il fiore rosso disegnato sulla sua tovaglietta che pareva il disegno di un bambino non troppo cresciuto.

Lei.Where stories live. Discover now