Ossesione

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Robin's POV

Eravamo tutti nella living room, seduti sul divano. Guardavamo il vuoto, in silenzio.

Non so se gli altri pensassero a quello che era successo, cercando di trovare una soluzione al riguardo.

Io non riuscivo a smettere di pensarci.

Non so se quella figura misteriosa fosse vera o il frutto della mia immaginazione, ma i robot....

E' vero quelli erano i tirapiedi di Slade e questo poteva farci pensare che fosse ritornato dall'inferno. Ma allo stesso tempo poteva essere che qualcun'altro li abbia creati uguali identici per confonderci o distrarci da qualcosa.

Ma nessuno di noi poteva saperlo dovevamo indagare più a fondo su questa vicenda.

Nessuno di noi osava parlare di questo o di altro.

L'aria si fece soffocante in quella stanza, così decisi di rifugiarmi nella mia camera.

Starfire's POV

Odio il fatto che ci sia così tanta tensione tra noi.

Ciò che è successo è stato scioccante per tutti.

Insomma di solito appena tornati a casa ognuno fa le proprie cose oppure conversiamo tra di noi mangiando cibo d'asporto, lasciando fuori di casa le questioni relative al nostro lavoro.

Ma è diverso in questo caso.

Slade è un criminale potente e pericoloso.

Sempre un passo avanti a tutti, compresi noi.

Dopo la sua morte mi accorsi che l'ambiente nella casa era più calmo.

Fu come liberarci di un peso.

Anche se per un periodo Robin è stato ossessionato dal pensiero che Slade potesse tornare, ma dopo aveva capito che non poteva succedere.

Ma adesso ho paura che riprenda la ricerca del nostro peggior nemico, lasciando in disparte noi e trascurando se stesso, come era già successo.

Mentre riflettevo osservavo Robin.

Era seduto con le braccia conserte e con la fronte aggrottata.

D'un tratto si alzò senza dire niente e si indirizzò verso l'uscita della stanza.

Sembrò che nessuno se ne fosse accorto, erano tutti impegnati nei loro pensieri per accorgersi che cosa stava succedendo attorno a loro.

Così imitai Robin e anch'io uscii dalla stanza e mi recai alla ricerca del "mio nuovo ragazzo", aveva bisogno di distrarsi e subito mi venne un'idea.

Era nella sua stanza aveva appena chiuso la porta.

Bussai.

Nessuna risposta.

Star: Robin? Posso entrare?

Ancora niente.

Star: Robin?- dissi con un tono più alto.

Niente.

Stavo per andarmene, ma di scatto la porta si aprii rivelando la figura di Robin.

Guardava a terra, ma poi un sorriso si dipinse sul suo volto e mi guardò negli occhi.

Non era uno dei suoi sorrisi che mi rivolgeva di nuovo. Sembrava... finto!

Rob: Scusa stavo .... ehm..... riflettendo e non ti ho sentito. Ti serviva qualcosa?

Quel "ehm" non mi convince affatto- pensai.

Star: Si volevo chiederti se stasera andavamo a farci un giro. Sai per distrarci da.... quello che... sta succedendo... sai con..

Il sorriso "falso" di Robin svanì e ritornò serio come durante le missioni.

Avevo come un brutto presentimento.

Rob: No!- disse in maniera molto brusca.

Era come se avessi fatto qualcosa di imperdonabile nei suoi confronti.

A quel punto la mia gentilezza di sempre si trasformò in determinazione allo stato puro.

Non poteva rinchiudersi, di nuovo in se stesso!!!

Star: Non accetto un "no" come risposta! Hai bisogno di distratti. Insomma non vorrei che ti tornasse quell'ossessione per Slade.

Mi ero appena resa conto di ciò che gli avevo detto. Era un punto sensibile.

Mi affrettai a dire:

Star: Scusa Robin. Io non volevo dire niente di simile. Sarà colpa dello stress, non so cosa mi sia preso per farmi innervosire così tanto.

Mi guardava. Mi guardava in silenzio.

Rob: Fa niente Star, ma rimane sempre no per la questione dell'uscita dobbiamo andare a fondo di questa faccenda. E non abbiamo tempo da perdere con queste sciocchezze.

"Tempo da perdere"? "Sciocchezze"?

Fui ferita da queste parole.

Star: Adesso ritieni che io sia solo "una perdita di tempo"?-dissi quasi piangendo, ma cercai di trattenermi.

Rob: Non prenderla male Starfire, ma nè io, nè te e neanche gli altri dobbiamo distrarci da questa faccenda chiaro?

Ero bloccata. Robin aveva ragione, ma non potevamo cercare Slade o chiunque altro sia coinvolto in questa situazione, ventiquattro ore su ventiquattro.

Mi continuava a guardare negli occhi aspettando una mia risposta.

Non riuscii a guardarlo in faccia e quindi guardai prima a terra e dopo dentro la sua stanza.

Non ci posso credere.

Di nuovo.

Aveva riattaccato tutte le cose che avevano a che fare con Slade: pezzi di giornali, armi e la sua maschera.

Non gli risposi e me ne andai in camera lasciandolo di sasso dalla mia reazione.


-Angolo d'autrice:

Salve a tutti.

Questo capitolo non è lungo come al solito, ma volevo concentrarmi sull'ossessione di Robin per Slade.

Spero che vi sia piaciuto.

Votate e commentate.

Noi ci vediamo al prossimo capitolo.

P.S. Non riesco a mettere un altro capitolo stasera, ma lo farò domani in giornata.

Ringraziata il mio dolce papà che continua a dirmi che mi devo concentrare sugli studi.

Bah, i genitori.

Inoltre mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un problema con wattpad.

Un bacio a tutti gli shipper di BBrae

-Ale

Un Terribile SbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora