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Il buongiorno la mattina me lo da la sveglia, e non tu. Ci si può alzare la mattina con già una voglia matta di starti vicino? Direi che si può. Ogni giorno bussi alla mia testa. Tu il tuo sorriso, gli occhi azzurri come il mare in tempesta, i muscoli. Be meglio che mi alza. Oggi inizia il mio ultimo anno al liceo e sono la gioia in persona.
«Aly dai sveglia!»
Mia mamma bussa alla porta.
«Sono già in piedi!»
Bugia sono sdraiata a letto e penso a lui, il bel tenebroso.
Ma devo scuotere i miei pensieri perché mica la mia giornata può ruotare intorno a te. Indosso un vestito bianco che accentua l'abbronzatura, e raccolgo in una treccia i miei lunghi capelli castani.
«Aly finalmente sei pronta!»
Metto piede in cucina e addento un pancake al cioccolato.
«Mamma mica sono in ritardo!»
Mia madre mi osserva con i suoi occhi grigi, gli stessi che ho ereditato da lei.
«C'è una persona speciale che ti aspetta fuori!»
Il cuore inizia a martellarmi forte. Oddio ma come può essere? Non sarà lui! Poi mia mamma non lo conosce nemmeno.
Prendo lo zaino dal bancone, e dopo aver stampato un bacio sulla guancia di mia mamma, mi precipito fuori.
La delusione che provo è tanta. Non è lui.
«Aly sei magnifica!»
Luca mi stringe in un abbraccio. E rimango sconvolta quando sento i suoi muscoli, dove è finito il mio migliore amico? Fino l'anno prima era tutto pelle e ossa.
«Hai fatto un'estate a base di palestra e integratori?»
Sorride, e il suo viso si accende.
«Si sono stato a Miami dai miei cugini e mi hanno praticamente obbligato a fare attività fisica con loro. Anche perché quest'anno voglio entrare nella squadra di nuoto.»
Lo guardo e ammetto che se non fossi invaghita di Theo e se lui non fosse tra i miei migliori amici, un pensiero sconcio ce lo farei.
«Quest'anno qualcosa mi dice che diventerai uno di quei ragazzi popolari che si dimenticano dei loro amici.»
Metto su un finto broncio.
Lui mi stringe a se.
«Di te no.»
Il modo delicato in cui l'ha detto mi ha provocato una scossa.
«Ehi voi.»
Hanna ci raggiunge di corsa. E Luca si stacca velocemente da me. Sospetto che le piace.
Hanna ci stringe tutti e due.
«Luca le foto che mi hai mandato quest'estate non ti danno giustizia! Dal vivo sei meglio!»
Ho sentito bene? Stanno flirtando davanti a me! E poi perché lui non si è mai fatto vivo con me?
«Dai Hanna!»
Diventa rosso. Che teneri!
Hanna si mette tra noi due, e inizia a raccontarci della sua estate a Parigi.
«Theo ha preso un anno sabbatico. E ora è qui.»
Il mio cuore rinizia la sua corsa.
«Felice Aly?»
Mi fa l'occhiolino.
«Dimenticato!»
«Chissà perché non ti credo!»
«La vuoi smettere!»
«Luca tu che dici?»
«Che è meglio che entriamo. Non vorrei fare tardi alle lezioni.»
Hanna scuote i suoi lunghi capelli biondi.
«Dimenticavo che sei il nostro bravo ragazzo.»

Le lezioni proseguono che sono una noia. E non nego che continuo a guardare l'orologio.
A mensa io e Hanna ci ritroviamo a tavola da sole. Luca è in compagnia di Camille, la ragazza più popolare della scuola. Tra l'altro è stata anche fidanzata con Theo. Due anni fa era anche lui nella nostra stessa scuola. Lui apparteneva alla categoria dei cattivi ragazzi. Tutte lo adoravamo, tranne sua sorella Hanna.
«Aly! Alyssa Cooper! Mi stai ascoltando?»
«Pensavo ad altro!»
«Ma hai visto?»
«Si! Che c'è di male?»
«Luca e Camille?! Stiamo scherzando! È la cosa peggiore che potesse capitare! Hai visto che figo?»
Apro gli occhi su di lui. Si è molto bello, lo è sempre stato, ma quest'anno è diventato un uomo, con tutti quei muscoli, i capelli mori spettinati e gli occhi castani. Già un uomo.
«Si ma è nostro amico. E a meno che tu non gli riveli la tua cotta, devi lasciarlo relazionarsi con le ragazze. È un uomo, avrà pure i suoi bisogni.»
Luca fa un cenno di saluto verso di noi.
«Vedi ora nemmeno viene a parlarci!»
«Hanna mi stai esasperando! Che ti costa dirglielo?»
«Ho paura di rovinare la nostra amicizia!»
«È un rischio.»

Mi sto dirigendo verso l'ultima lezione della giornata. Tra l'altro è la mia preferita.
«Aspettami!»
Luca mi si affianca.
«Ti sei dimenticata che frequento letteratura con te?»
«Quest'estate nemmeno una volta mi hai chiamata o anche solo scritto. Dunque direi che non posso sapere che materie segui.»
Oddio dal tono si direbbe che sono furiosa. Ma non è così! Sono nervosa oggi, so che Theo è qui in città, Hanna mi tormenta con la sua cotta, e chi si interessa a me e quello che voglio.
«Alyssa ce l'hai con me?»
Mi chiama con il mio nome intero quando pensa che sia arrabbiata. È dolce. Sono fortunata ad avere lui e Hanna come migliori amici.
«No, ti voglio bene e non potrei mai. Solo che potevi farti vivo quest'estate.»
«Sono stato impegnato, e conosci Hanna! Mi tempestava di chiamate e messaggi.»
«Allora ti posso perdonare!»
Mi sollevo sulle punte e gli stampi un leggero bacio sulla guancia.
«Ma dopo mi devi raccontare di Camille!»
Mi mette il braccio intorno alle spalle. Questa nostra intimità è la nostra amicizia. Siamo molto uniti, è come un fratello per me. Mi è sempre stato accanto sia nei momenti belli che in quelli brutti.
«Signorina Cooper e Signor Moosen vi ringraziamo della vostra presenza!»
La professoressa Sullivan sorride.
«Per colpa tua!»
Sussurro a Luca.
«No tua!»
Ci accomodiamo in ultima fila, e tutti ci fissano. Loro sono sempre puntuali?!
Mentre la professoressa Sullivan presenta il programma, con i ricordi torno indietro nel tempo. Io e Luca siamo amici da prima ancora di uscire dalle pancia delle nostre madri. Mia madre e la sua sono migliori amiche, ed era inevitabile che lo saremo diventati pure noi. Stavamo sempre insieme, e mia mamma mi ha confessato che la mia prima parola, la parola da lei tanto attesa è stata "Luca". Per questo per me è come un fratello, perché con lui ci ho passato tutto il mio tempo. Mia madre essendo single si è legata molto a Claire, la madre di Luca, e alla sua famiglia, e tutte le festività ero con loro. E anche ad oggi è così. Trevor, il padre di Luca è un padre per me. Siamo una famiglia.
Il terremoto di Hanna, si è trasferita a Huntington Beach, all'inizio del liceo. Era arrivata accompagnata da Theo, e per me è stato facile affezionarmi a lei. Frequentavamo il corso di spagnolo, e ci siamo ritrovate vicine, e da lì, non ci siamo più staccate. Anche perché avere un amica femmina è diverso dal maschio. Con lei potevo parlare tranquillamente di ciclo, sesso, ragazzi.
«Sei pronta a rivedere Theo?»
Cazzo la lezione è finita e non ho seguito nemmeno una parola.
«Come è qui?»
«Hanna mi ha detto che sarebbe venuto a prendervi.»
Si rabbuia. Non gli è mai piaciuto. Non so perché ma lui mi ha sempre detto che è una cosa tra uomini.
«Non vieni con noi?»
«No vado a parlare con coach della squadra di nuoto.»
Lo saluto. Sembra triste. Ma non posso farmi buttare giù dal suo cattivo umore. Sto per vedere Theo!
Hanna mi aspetta davanti a una Range Rover nera.
«Ti accompagniamo noi. Sali davanti.»
Mi accomodo e mi ritrovo faccia a faccia con Theo. È bellissimo, i suoi occhi blu mi catturano, e il suo sorriso mi annienta. Cazzo è meglio dell'ultima volta che l'ho visto.
«Alyson sei cresciuta.»
Mi squadra dalla testa ai piedi, e il modo in cui mi osserva mi scioglie. È passato un anno dall'ultima volta che ci siamo visti. Era alla festa di Hanna, ma non si è mai avvicinato a me. Forse non ero il suo tipo, fino all'anno scorso avevo l'apparecchio ed ero senza seno. Mentre quest'estate, ho raggiunto una terza di seno e con grande felicità ho tolto l'apparecchio. Mia madre dice che mi sono sviluppata tardi, e ha ragione ho 17 anni!
«Tu sei sempre lo stesso.»
Ride. Che bel suono!
«Voi due la smettete di squadrarvi come due leoni a caccia.»
Hanna ci riporta alla realtà. Distolgo lo sguardo da lui, e osservo la città, adoro la California.

Appena arrivo a casa mi lancio come un salame sul divano.
«Aly che succede?»
«Mamma ho visto l'uomo della mia vita.»
Mia madre mi lancia un cuscino.
Mentre lei torna a sistemare il giardino, una sua grande passione, io mi rigiro sul divano.
Mi arriva un messaggio.
"Mi ha fatto piacere rivederti! Theo."
Oddio ora che faccio?!

Ditemi che ne pensate!!

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