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Theo ha continuato a tempestarmi di chiamate. Non so come affrontarlo.
«Aly vieni giu. Ci sono Claire e Trevor.»
Questa è la mia condanna a morte.
Indosso un paio di jeans e una semplice t-shirt bianca.
«Sei stupenda.»
Claire viene ad abbracciarmi. Ha gli stessi occhi grandi del figlio.
«Luca era un disastro stamattina. Per fortuna che non ha guidato.»
Trevor mi da un bacio sulla guancia. Sono adorabili i suoi genitori.
«Trevor chi ha detto che l'ha accompagnato?»
«Theo Moore, il fratello di Hanna.»
Rimango senza parole. Come mai quei due insieme.
«L'ho conosciuto un paio di giorni fa. È un ragazzo per bene.»
«Holly non ho sentito parlare bene di lui.»
Claire si avvicina di più a mia mamma.
«Allo studio ho sentito parlare del suo ritorno. Sono pur sempre voci, ma dicono che abbia messo incinta una ragazza all'università, e che per questo adesso sia qui.»
«Spero non sia vero.»
Mia madre si passa una mano sulla fronte.
«So come queste storie ti toccano. Ma sono solo voci. Anche se credo che un fondo di verità ci sia sempre.»
Oddio. Mi sento le gambe deboli. Non può essere.
Indietreggio e raggiungo la porta d'ingresso.
«Devo uscire.»

Sto camminando per la spiaggia. Non posso andare da Hanna, così devo affrontare da sola i miei pensieri. Di domenica la spiaggia è affollata di famiglie che giocano o fanno dei veri e propri pic nic. Seduto in riva alla spiaggia esattamente dove ci siamo dati il primo bacio c'è Theo.
Mi siedo accanto a lui. Mi guarda con intensità. Io invece rivolgo il mio sguardo alle onde.
«Che ti succede?»
«Ho un caos dentro di me.»
Mi prende la mano tra le sue e questo gesto mi conforta.
«C'entra Luca?»
«Anche lui. Ma il vero problema sono io. La sua rivelazione mi ha sconvolta, e lo sapevo, e questo mi fa rabbia. Gli facevo male, e ne ero consapevole.»
«Ti piace?»
«Non lo so.»
Mi prende il viso tra le mani, e mi porta a guardare i suoi occhi.
«Io?»
Annuisco.
Mi bacia con delicatezza. Controvoglia allontano il viso da lui.
«Ieri sera io e Luca ci siamo baciati.»
Si copre il volto tra le mani.
«Lo so.»
«Come?»
«Ieri sera quando ho saputo che te ne eri andata, ho visto lui barcollare in giro chiedendo di te. Era in uno stato pietoso, e anche se sono uno stronzo non potevo lasciarlo lì così, è un amico caro per te e Hanna. Così ho portato a casa prima Hanna, e poi lui. È stato faticoso sai? Mi ha raccontato di voi due. Avrei voluto mollargli un pugno, ma ho pensato a te, e anche se quello che hai fatto è imperdonabile, tu mi piaci. Mi sei sempre piaciuta.»
Sono senza parole. Me lo merito un ragazzo come lui?
«Alyson non mi piaci da poco, ma da anni. Quando vedevo te e mia sorella insieme, ti osservavo. Mi piaceva quando posavi i tuoi occhi grigi su di me. Ma ero un casino di ragazzo, che beveva, faceva disastri con gli amici, e tu la ragazza perfetta. Eri per me come un obbiettivo, se fossi stato un bravo ragazzo mi dicevo che sarei stato alla tua altezza. Ero geloso quando ti vedevo con Luca. Sapevo quello che provava per te. Si vedeva. Mia sorella mi parlava di te e della cotta che avevi per me. Ma non volevo avvicinarmi a te. Avevo una brutta reputazione. Così ti evitavo.»
Osservo lui. Il battito del mio cuore accelera.
«Così mi buttavo in varie relazioni Camille e altre, ma era solo divertimento. Dentro il mio cuore c'eri solo te e ci sei anche adesso.»
Sono stata una stronza con lui.
«Mi ferisce aver saputo del tuo bacio con Luca. Ma non voglio lasciarti, ci voglio provare. Ti ho sempre voluta.»
Lo bacio. Voglio provarci. Voglio stare con lui. Ci siamo sempre voluti, e questa è l'unica cosa che conta.
«Non farlo più.»
Faccio cenno di no con la testa.
La sua confessione mi ha fatto dimenticare quello che stamattina ho scoperto, e siccome oggi sembra la giornata nazionale della sincerità devo sapere.
«Perché hai lasciato l'università?»
«Ho fatto un casino.»
Mi tiro via le scarpe e mi metto in ginocchio davanti a lui.
«Parlami.»
«Sono stato con una ragazza di nome Tanya, ma non era l'unica. Quando mi ha detto che era incinta ero sconvolto, io non ne ero innamorato. Non le sono stato vicino, e lei ha perso il bambino. Le voci hanno iniziato a girare per l'università, e io non ce la facevo più. Ho capito di aver toccato il fondo. Ecco perché il tatuaggio. È la mia voglia di uscire da questo labirinto che è la mia vita. Devo solo trovare la strada giusta, e ora che ho te, penso di averla trovata.»
Mi accarezza il viso. Mi dispiace per Tanya.
«Lei come sta?»
«La sento a volte. Sono stato uno vero stronzo con lei, e così quando ha bisogno ci sono per lei. È innamorata di me, ma io non lo sono.»
«Devo essere gelosa?»
«No. Ci sei solo tu.»
Ci baciamo. Ora sappiamo tutto di entrambi, o almeno quasi tutto.

«Dove sei stata?»
Mia madre si siede in giardino accanto a me.
«In spiaggia.»
«Mi puoi dire cosa sta succedendo tra te e Luca? Me ne sono accorta e pure i suoi genitori.»
Mia madre e il suo sesto senso da genitore.
«Siamo cresciuti mamma. Ci sta che vogliamo i nostri spazi.»
«Si. Ma non dovete farvi del male. Siete una famiglia, e non bisogna fuggire dalle cose, ma affrontarle.»
«È difficile. Fino a pochi giorni fa andavamo d'accordo poi all'improvviso tutto è cambiato. Abbiamo preso due strade diverse.»
Mia madre si alza.
«Aly non fartelo fuggire.»
Mi lascia sola. Mi manca Luca.

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