-3 Benvenuta nella compagnia

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..."Ehy ma tu sei Amber!"
La voce non era difficile da riconoscere
"Matt?!"
Girandomi ne ebbi la conferma.
Seduto accanto a Ty c'era un ragazzo dai capelli biondo scuro e un sorriso sorpreso.
"Cosa ci fai qui?" Chiese con voce un po' troppo acuta.
Dopo avergli raccontato la mia storia mi abbracciò.
Notando l'espressione interrogativa degli altri mi affrettai a dire:
"Io e Matt eravamo compagni delle elementari a Los Angeles"



Durante il pranzo un ragazzo con i capelli neri come l'inchiostro prese
l'iniziativa di presentare tutti i ragazzi:
"Io sono Marco, la ragazza con i capelli rosa si chiama Nicole, questo qua accanto a me è Marcus che è il gemello del ragazzo infondo al tavolo Lucas, loro due sono Rachel e Mary, subito accanto a loro c'è Cole e accanto a lui ci sono Chris e Anna."



Tutti furono gentili e disponibili con me, erano un bel gruppo.
I gemelli e Marco erano un anno avanti rispetto a Cole, Rachel e Nicole e due rispetto agli altri.


A fine giornata i gemelli si offrirono ad accompagnarmi a casa, ma gli dissi che avevo voglia di camminare.



Al mio ritorno a casa trovai un biglietto della zia che mi diceva che questa sera lei sarei stata sola.
Non avendo voglia di cucinare ordinai una pizza e mi addormentai presto sul divano.


La mattina dopo mi svegliai in tempo indolenzita dal dormire sul divano.
Andai a scuola praticamente correndo e al mio arrivo c'erano tutti ad aspettarmi.


La prima ora era nella classe di spagnolo con Chris e Anna.
Il professor De Qincey aveva gli occhi castani i capelli brizzolati è un sorriso leggermente maligno sulle labbra.


A pranzo riuscii a rimediarmi un posto tra Nicole e Ty.
Marco stava stringendo fra le braccia Anna, questa cosa mi fece un po' strano contando che avevano due anni di differenza.
"Sono fratelli" mi sussurrò Nicole.


Per tutta la durata del pranzo notai che Ty non mi staccava gli occhi di dosso.


Alla fine della ultima ora passata a disegnare con Anna mi feci accompagnare a casa dai gemelli, la zia aveva preparato il polpettone.
Così andai a dormire co lo sguardo di Ty ancora impresso nella mente.
Quello sguardo che mi seguì anche nei sogni...

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