Capitolo 17

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Le giornate sono monotone e noiose.
I mesi passano e il freddo aumenta.
Halloween lo abbiamo passato sotto la piogga: una grande delusione.
Oggi è Natale.
Non piove ma la giornata sará comunque schifosa: il cielo è grigio come le strade, per intenderci.
Oggi a pranzo ci saranno tutti i miei parenti (della mia famiglia adottiva, ovvio).
Nel pomeriggio si avvicineranno Ines e Diego.
A Ines ho comprato un set di trucchi, sono sicura che lo adorerá, invece a Diego gli regalo una cosa che ama troppo, cioè un portale magico.
I miei parenti non mi hanno regalato niente.
Solo i miei fratelli mi hanno fatto un regalo: le converse bianche "bucherellate" (come le chiamo io)!!!
Sembra una scemata ma non possono comprarmi cose costose ogni mese.
Non siamo poveracci ma neanche troppo ricchi. Comunque lasciamo stare.
Oggi dovrebbe essere un giorno felice quindi cerchiamo di stare allegri.
-Lily a tavola!- mi chiama Giuly
-Arrivo!-
[....]
Eccomi....ma aspetta perchè un posto è più lontano dagli altri? Va be.
Mi siedo in un posto a caso.
-No questo non è il tuo posto. Il tuo posto è quello- dice mia zia indicando il posto isolato
-Perchè mi devo sedere lontano da tutti?-
-Perchè abbiamo deciso cosí-
-Abbiamo!? State scherzando spero?!- si girano tutti sentendomi urlare.
Vado in cucina arrabbiata
-Giuly perché mi isolate?!- si sto veramente urlando
-Non ho capito-
-Vieni. Di. Lá!- la prendo per il polso e la trascino al tavolo
-Io mi devo sedere lí in fondo, isolata e allontanata da tutti. Perchè?!-
-No tu sei qui- indica un'altro posto. Sembra un po' confusa
-Giulia (sinceramente è la prima volta che sento il suo nome intero) abbiamo deciso che per questioni di sicurezza deve stare lontano da noi- dice mia "zia"
-Ma mica è un mostro!- risponde Giuly
-Zia stai te lontano da tutti il giorno di Natale: il giorno in cui, in teoria, si riunisce la famiglia- dico io
-Non chiamarmi zia!-
-Bambini potete andare a giocare nell'altra stanza perfavore?- chiedo io gentilmente anche se sto per bruciare l'arrosto
-Si certo!- rispondo insieme
Appena escono dalla stanza riprendo il discorso
-Ho riportato in vita Lucy rischiando di morire e voi mi ringraziate cosí?!-
-Tu non sei di questa famiglia, appartieni alla famiglia piú cattiva e crudele che esista. Sei Lily Cooper (si legge Cuper) non Lily Miller. Devi starci lontano- risponde mia zia
-Ma finitela non vi ha mai dato fastidio!- risponde Giuly
-No Giuly tranquilla. Vado a passare il Natale da Ines e Diego- sono veramente delusa non di Giuly ma di quella che consideravo la mia famiglia
-Ma Lily!- tenta Giuly
Salgo in camera mia.
Prendo il regalo di Ines e la giacca.
Mi guardo allo specchio: ho gli occhi rossi.
Nessuno aveva mai osato pronunciare il mio cognome davanti a me. Io lo odio ma purtroppo devo usarlo.
Apro il portale ed arrivo davanti a casa di Ines. So che le due famiglie festeggiano il Natale insieme.
Suono il campanello e mi apre la mamma di Ines
-Oh ciao Lily come mai qui? Ines e Diego devono venire da te nel pomeriggio-
-Scusi il disturbo ma posso passare il Natale con voi?-
-Certo! Ma i tuoi famigliari?-
-Le spiego tutto-
Mi fa entrare. Appena i miei amici mi vedono mi saltano addosso. Tutti hanno visto i miei occhi rossi e sono preoccupati, allora spiego tutto quello che è successo.
[....]
Mi hanno accolto a braccia aperte e dato un piatto e del cibo.
Sono tutti gentilissimi e affettuosissimi.
-Mi dispiace se ho rovinato il vostro Natale- dico io
-No figurati! Anzi ci fa piacere se stai con noi- mi risponde un parente di Diego
-Grazie mille ancora! Ma non ho portato i regali per tutti, mi spiace- è vero sono molto dispiaciuta, stanno facendo tanto per me
-Ma tranquilla non ti proccupare!- risponde una donna, penso una zia di Ines.
Io, Ines e Diego andiamo nell'altra stanza.
Do' il regalo a Ines
-Dimmi se ti piace- lo apre e quando lo vede tira un urlo e mi stritola dalla gioia.
È arrivata sua madre tutta preoccupata e io sto troppo ridendo
-Ines perchè hai urlato?- chiede la madre
-Il regalo!!È stupendo!! Grazie!!- risponde Ines rivolgendosi anche a me.
La madre se ne va ridendo.
-Si ora lasciami non respiro- dico io
-Ah Diego il tuo regalo non è materiale. Indovina?- gli chiedo io
-Bho non lo so dimmelo!! Sono troppo curioso!!- creo una piccola palla luminosa e gliela metto nel petto
-Cos'hai fatto?!!- sta quasi urlando
-Calmati. Ora puoi fare i portali magici- rispondo io
-Oh mio dio! Non ci credo! Grazie!!- e mi stritola anche lui
-Lily noi ti abbiamo fatto un regalo unico- dice Ines
-Grazie ma non dovevate- apro il pacchetto: è un bracciale elettronico. Carino!
-Grazie! Ma a che cosa serve il tasto?-
-Serve a chiamarci e in piú, quando ti vengono gli occhi rossi, il bracciale lo avverte e ti manda una piccola scossa elettrica. Abbiamo pensato ti potesse essere utile per l'autocontrollo- spiega Diego
-Avete pensato bene. È una figata! Grazie!!- ed ora sono io a strangolarli.

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