20•Anche se non passa.

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Guardate lo spazio autrice,grazie.

Cameron
"Questi sono gli appunti che ti servivano,e noi ci vediamo stasera per ripetere l'altra lezione"si sporge sul tavolo Natasha.
"Non so se posso stasera,vorrei portare a cena Queen"dico.
"È più importante una ragazza del tuo futuro?"mi guarda corrucciata.
"Non è la fine del mondo se per una volta rimando,studio come un dannato"ridacchio.
Soffia per spostarsi il ciuffo dagli occhi,e fa uno sguardo acido.
"Fai sul serio?Se perdi te stesso perdi tutto,se perdi quella ragazzina non accadrà granché."incrocia le gambe.
"Non è come la pensi tu"mi tolgo gli occhiali da vista e mi massaggio gli occhi.
"Camy sei giovane,non capisco perché devi rovinarti con lei"si accende una sigaretta e mi manda il fumo in faccia.
"Vuoi?"me la porge.
"Non ne ho voglia ora."scuoto il capo.
"E poi..."inizia e si guarda intorno.
"Queen Bennet all'hotel passa tutto il tempo con quell'Austin,non c'è da fidarsi delle modelle"fa un sorriso finto.
"Anche tu sei una modella"le faccio notare e rido.
"No.Lo faccio solo per soldi."sbuffa.
"Che stanchezza"sbadiglio.
"Se vuoi posso farti rilassare io"mi tocca con un piede la gamba.
"Ti piace proprio essere ironica"rido ancora.
Il suo sguardo irritato non va via.
"Vado a prendere un caffè,ok?Lo vuoi anche tu?"dico alzandomi per smorzare la situazione.
"Si con tanta panna,tantissima."si morde il labbro.
"Come vuoi"

Vado verso il bar più vicino ed entro.Mi guardo un po' intorno,ma Queen attira la mia attenzione.
Queen?!Con Sam Evans?!
La rabbia e la gelosia mi invadono,e una cosa allo stomaco mi sale.
Lei mi guarda sorpresa,ed io corrugo la fronte e vado verso di loro,comodamente seduti al tavolo.
"Che cosa ci fai qui?"faccio lo sguardo più cattivo di cui sono capace.
"Era venuta a cercarti."risponde con la solita finta innocenza da leprotto Evans.
"Tu stanne fuori Evans"stringo i pugni.
"Ero venuta a cercarti,ma mi sono persa e Sam mi stava portando da te."spiega tranquilla.
Tranquilla un cazzo!
"Si vede come ti stava portando da me."
Se potessi incenerirlo con lo sguardo!
"Che problemi hai?Cos'è oggi Natasha è impegnata?"sputa acida.
Natasha?E lei cosa ne sa?Oh no.
"Dacci dentro Queen"ride compiaciuto Evans.
"Non so cosa ti abbiano detto,ma io e Natasha siamo solo amici."sbatto un pugno sul tavolo.
"Allora anche io e Sam siamo solo amici,perché te la prendi così tanto?"mi sorride.
"Queen non mi portare al limite.Hai idea di che soggetto hai qui davanti?"punto un dito contro Evans.
"Dimmelo tu"sbuffa.
"Questo và a puttane tutti i giorni,e non credo avrà pietà per te."stringo i denti per non picchiarlo a morte.
"Da quando ti preoccupi così tanto per me?"abbassa lo sguardo scocciata.
"Da sempre,Queen.E se non ti lascerà in pace,sarò costretto a rompere il culo anche a lui."la guardo negli occhi.
Quei occhi cerulei che mi hanno fatto diventare un maledetto coglione innamorato.
"Allora io sarò costretta a rasare i capelli della tua amante russa."ridacchia divertita,precisiamo con poca ironia e tanta acidità.
"Non è la mia amante,è una conoscente.Frequenta il mio stesso corso!"ripeto come una filastrocca.
"Ehy amico.Lasciala in pace,non ha voglia di parlarti ora."ci interrompe Evans.
Che faccio,l'acchiappo per collo?O cerco di ucciderlo con il cucchiaio da caffè?
"Lasciala tu in pace,io sono il suo ragazzo quindi sognati qualunque tipo di rapporto!"gli intimo.
Queen nel frattempo si alza,mi sorpassa e tira con se la mia futura vittima.
"Ma cosa stai facendo?!Queen ora sei arrabbiata,ma poi ti renderai conto di cosa combini."li seguo disperato.
"Allora fino a quel momento,chiudiamo qui."sorride ancora,lo stesso sorriso da schiaffi di Evans.
Non può essere,non può farsi prendere da quel tizio,solo per l'aria da cattivo ragazzo perfetto e gli occhi azzurri!
Corro di nuovo verso di loro,non mi arrendo.
La blocco per un polso e lei si scansa bruscamente.
"La smetti?!"dico all'improvviso,anche la mia pazienza ha un limite.
"Di fare cosa?"si volta e sorride ancora.
"Di fare qualunque cose tu stia facendo"incrocio le braccia.
Evans se la ride sotto i baffi fino alle lacrime, lurido bastardo.
"Ti da fastidio che io stia con un amico,ma tu puoi stare quanto vuoi con quella russa."si avvicina minacciosamente e mi punta un indice sul petto.
Vorrei baciarla,dovrei o no?
Le scruto un po' il volto,ovviamente sempre minaccioso per finta.Non sa essere ne cattiva,ne minacciosa.
La mia piccola,ancora più piccola quando ha il muso lungo.
In un attimo le prendo il viso con le mani,e la bacio.
Lei non ricambia,resta ferma,ma quando insisto con la lingua si rilassa all'improvviso.
Mandiamo insieme un respiro di sollievo,come se tornassimo a respirare.
Mi sento un coglione,una femminuccia ma è ok.Se c'è lei,è sempre ok.
Quando ci lasciamo resta impassibile.
"Arrivederci"mi guarda di sottecchi,si gira e a passo svelto va via.
Evans cerca di tenere il suo passo.
Resto a fissarla da lontano,perché non ha funzionato?E poi cosa pensavo di fare con un bacio?Credevo davvero che le sarebbe passato?
"Cameron!"sento alle mie spalle.
Mi volto e vedo Natasha venire verso di me con due caffè chiusi.
"Pensavo ti avessero ucciso"scoppia a ridere lei.
Già forse si,mi hanno davvero ucciso.
"Torniamo in biblioteca"mi tira per una mano.
Mi allontano appena e la seguo.
"Natasha"
"Si?"poggia la testa sulla mia spalla.
Mi scanso di nuovo.
"Ti sei conosciuta con Queen?"
"Perché me lo chiedi?"
"Scusami,ho voglia di stare da solo.Ci vediamo."mi avvio per la strada opposta alla sua.
"Che ti frega di Queen.Mi hai raccontato del vostro passato,ma non puoi rimanere legato a lei per sempre solo per il vostro passato."corruga la fronte irritata.
"Sei innamorato del suo passato,che è uguale al tuo.Non di lei."urla.
"Sta zitta,una buona volta."sussurro a capo basso.
"Non resto in silenzio,perché anche tu sai che questa è la verità.Queen rappresenta il tuo passato,e tu hai paura di lasciarla andare perché lasceresti andare anche gli anni in cui sei diventato un uomo,inizia a pensare al tuo futuro.Taglia il cordone ombelicale con il ricordo di quello stupido orfanotrofio.Time out.Gioco finito.Game Over!"fa una X con le dita.
"Sta zitta ho detto!"le urlo sul punto di scoppiare.
Lei mi guarda con timore e rabbia,si stringe nelle spalle e va via in silenzio.
Mi siedo sulla panchina,mi prendo la testa tra le mani e copiose lacrime iniziano a rigarmi il volto.
Se Natasha avesse ragione?

#Spazio autrice
Scusate per il ritardo,ma in aggiunta alla scuola pesante,ci sono anche gli impegni ed il blocco dello scrittore.
Spero il capitolo vi piaccia,spero non ci siamo errori grammaticali.
Grazie per il vostro sostegno,nonostante la mia poca attività.❤️
Princessofpink26

P.s.Vi consiglio di leggere le frasi Tumblr delle raccolte di ROSS_PRINCESA ;-)

Senza un posto nel mondo.(Sequel di "La chiamavano principessa")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora