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Un'altra giornata d'autunno. Il sole sta già calando facendo spazio al freddo serale. Le temperature calano velocemente e viene voglia di rimanere a casa sotto le coperte - protette dal freddo e dal peso delle responsabilità ma... purtroppo devo alzarmi e muovere un po' il culo.

"Unnieee! Devi partire se vuoi essere puntuale!" Mi sgrida Kiko. Lei è una delle mie due coinquiline. È la più giovane tra di noi e adorabilmente mi chiama unnie. È una ragazza dolce e gentile. La classica amica che se le fai conoscere qualcosa di nuovo è aperta e ti ascolta. I suoi lunghi capelli viola si intonano benissimo con il suo incarnato chiaro.

"Si, si mi alzo! Corro!" Dico e balzo fuori dalle coperte. Calda. Morbida. Mi manca già...

"Cerca di non essere sgarbata. Non essere rude. Ricordati di essere una ragazza per bene. Sii gentile..." -Yuuma. Lei è la mia seconda coinquilina, cugina di Kiko. Una con i contro cazzi se posso dirla tutta. È sempre stata molto responsabile e impassibile ma è una persona con il cuore d'oro e l'istinto materno. I suoi capelli tra il riccio e il mosso sono sono sempre ben curati, anche dopo aver lavorato per 10ore consecutive! È assurdo! I suoi capelli sono lunghi fino più o meno al seno e sono di un belissimo color menta.

"CORRO. A DOPO!!" Urlo uscendo di casa. Corro verso l'autobus nella speranza che sia puntuale.

Ah. Dimenticavo. Mi chiamo Park MinHee. Sono una ragazza di 24 anni. Lavoravo come stylist per un magazine di moda ma purtroppo il magazine non verrà più prodotto per mancanza di fondi.
Il mio lavoro consiste in creare combinazioni di vestiti, accessori e pettinature. Ovviamente devo badare anche al make-up!
Praticamente i miei clienti mi mettono a disposizioni delle bambole umane che devo vestire nel miglior modo. Esistono vari metodi come per esempio seguendo uno schema preciso di colori o magari... ASPETTATE. A voi non interessano questi dettagli, vero?
Beh, di me basta sapere che mi sto dirigendo ad un colloquio e sono al quanto agitata!

Finalmente arriva il bus. Salgo e mi siedo, dato che c'era poca gente. Osservo il mio riflesso nella finestra.
Sono una ragazza di media statura. Tratti del viso nella media. Tutto nella media. I miei capelli sono castani e sfumano in un color verde smeraldo.
Ma adesso basta parlare di me, non sono poi così interessante.

"Presentiamo il nostro ospite di oggi! Il gruppo del momento, i ragazzi che tutti desiderano avere per sé: ecco a voi i REAL MONSTER!!" - speaker radiofonico. Ascolto la radio sul mio cellulare mentre osservo le strade di Seoul ricoperte di foglie, i colori rosso e arancio dominano tutto il paesaggio.

"Ecco il nuovo singolo della... di idol! Sono dei veri... già!..." purtroppo oggi il bus è più pieno del solito e infatti non sento niente della mia radio... mi sarebbe stata utile un po' di musica per allentare la tensione.

"...REAL MONSTERS!!" -Radio. Ancora questo gruppo. Continuano a parlare dei REAL MONSTERS e del fatto che sono idol che si distinguono e che sanno benissimo come conquistare i fan - sia maschili che femminili.
Spengo la radio. Tanto ormai sono arrivata agli studio di un programma musicale di nome THE SHOW. Raggiungo più veloce possibile il camerino del signor Cha.

"P-posso?" Chiedo insicura.
MINHEE! SVEGLIA! Non cagarti sotto e fila dritto!

"Piacere. Entra pure." -Min Cha.

Min Cha è un cantante veterano ormai. Il classico cantante dalle ballad semplici e sdolcinate. Sempre. La. Stessa. Cosa.

"Piacere mi chiamo Park MinHee." Sorrido e lui mi stringe la mano. Problema è che non me la lascia più. Il signor Cha si avvicina a me.

"Sono uscito con tante celebrità ma sono così noiose... io preferisco le ragazze 'normali'. Sono così naturali..." sussurra il cantante ormai 45enne alle mie orecchie. Si avvicina e mi accarezza la guancia.

Monsters Don't HydeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora