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Come se una lezione in un martedì piovoso non potesse essere più noiosa, avevo ordinato stupidamente un caffè decaffeinato un'ora prima e mi ero anche dimenticata di fare provvista del 5 Hour Energy.
Avevo la testa appoggiata alla mano e più il professore andava avanti a parlare, più le palpebre calavano. Era noto come uno dei professori meno entusiasti del campo, cosa che ho velocemente imparato.

"La sua voce è una specie di narcotico" sussurrò la ragazza di fianco a me. Mi misi a osservarla; notai una matita incastrata tra i suoi folti capelli rossi e il modo in cui i suoi occhi verdi e attenti non si fermassero mai sugli appunti.
Alzai le spalle in risposta e feci del mio meglio per prestare attenzione al professore.

Il telefono poggiato sul notebook vibrò, emettendo un forte rumore che richiamò attenzione. Alcuni studenti si girarono infastiditi e mi guardarono male, ma tutto tornò al suo posto dopo pochi istanti. Andai a leggere il messaggio e ignorai il rossore che minacciava di colorirmi le guance dall'imbarazzo.

Luke: Pranzo?

Ruby: Ho lezione fino alle 1:30

Luke: Posso aspettare

Luke: Ho trovato un locale carino vicino al tuo appartamento

Ruby: Non vuoi portarmi lì

Luke: Invece sì. Ci vediamo lì dopo la lezione

Spensi il telefono, per poi metterlo nella borsa. Riportai lo sguardo sulla marea di studenti mezzi addormentati davanti a me e sognai ad occhi aperti una calda bevanda contenente tanta caffeina tra le mie mani.

***

Un piccolo campanello avvertì tutti quelli nell'edificio del mio arrivo e di conseguenza, si alzò un coro di saluti da un paio di dipendenti che conoscevo e che lavoravano lì. Luke mi fece cenno dal suo posto ad un tavolo vicino alla finestra e felicemente lo raggiunsi. Mi fece un sorriso amabile e poi mi porse un piccolo menù.

"Sono grato che tu sia venuta" disse dolcemente, guardandomi sedere di fronte a lui. "Sei carina."

Lo ringraziai educatamente e iniziai a scorrere il tanto familiare menú per far trascorrere il tempo. Luke occasionalmente alzava lo sguardo e faceva un ridicolo sorriso a trentadue denti. Sembrava stranamente di buon umore considerando che l'ultima volta che l'avevo visto avevo appena fatto sesso con un altro ragazzo.

"Ruby Montgomery, brutta stronza!"

Cercai di non sorridere quando la mia migliore amica si precipitò al nostro tavolo, sbattè sul tavolo il suo taccuino e incrociò le braccia al petto. Gli occhi di Luke si spalancarono drammaticamente, il suo sguardo passava continuamente da me alla cameriera.

"Sta zitta Molly, è solo un amico" risi, lanciandole addosso il menú. Lei lo prese con riluttanza e lanciò uno sgaurdo truce verso Luke.

"Luke, Molly. Molly, Luke. Ta-da!" dissi goffamente, consapevole dell'occhiataccia da parte della mia amica.

Io e Molly eravamo diventate amiche al primo anno, quando l'universo aveva deciso di farci diventare compagne di stanza. Ci eravamo trovate a frequentare la stessa facolta, l'amore per i biscotti, la consegna a domicilio e l'intensa adorazione per la musica. Ci comportavamo da sorelle, come se, per qualche strano miracolo della grande catena della vita, fossimo state gemelle separate dalla nascita e riunite al college.
Andavamo a ballare nei club almeno due volte al mese e avevamo una piccola sessione di studio la domenica pomeriggio. E in più, lei lavora part-time a quel buco di cafè dove Luke insistette a portarmi.

Luke le puntò in dito contro. "Voi due siete amiche? Sembra che lei ti voglia uccidere."

"E io voglio ucciderla. Mi dice sempre dei suoi appuntamenti!"

"Non è un appuntamento" chiarii, "Siamo vecchi amici che cercano di riallacciare i legami mentre mangiano un delizioso panino al formaggio che tu, da nosta cameriera, dovresti portarci!" Le sorrisi innocentemente e mentalmente mi rimproverai per non averle mandato un messaggio d'avvertimento prima di venire. Tendeva a reagire in maniera eccessiva riguardo alle cose, soprattutto a situzioni come questa.

Sbuffò per non esprimere verbalmente la sua frustrazione con me, per poi prendere il menù di Luke e andare in cucina. La faccia del biondo era ancora tormentata dallo shock e dalla confusione, cosa che lo condusse subito a rivolgersi a me.

"Chi era quella?"

"La mia migliore amica."

Sbattè le palpebre un paio di volte, cercando di processare le mie parole. "Ed è incazzata perchè..?"

Non curante, feci spallucce e presi un sorso dalla bottiglietta d'acqua che si trovava nella mia borsa. La offrii al ragazzo di fronte a me, la quale la tolse felicemente dalla mia presa. "Ho una reputazione per non andare a dei veri appuntamenti con i ragazzi, vado direttamente al business."

Si strozzò con l'acqua che precedentemente stava bevendo. "Sul serio? Non è dalla Ruby che conoscevo."

"Mi conoscevi quattro anni fa."

"Allora cosa è cambiato? È successo qualcosa di cui non ne so niente?"

Alzai gli occhi al cielo, consentendo alle mie dita di giocare con i granelli di sale sparsi sul tavolo giallo chiaro. Aspettò pazientemente una mia risposta, come se stessi per scaturire una tragica e straziante storia di una traumatica esperienza successa nel passato.

"Mi piace il sesso" constatai semplicemente.

Si schiarì la gola un'altra volta e si passò una mano fra i capelli successivamente. "Okay, penso di non poter discutere su questo."

Dopo aver passato un paio di minuti a muoverci a disagio nei nostri posti e a controllare i nostri telefoni come distrazione, Molly ritornó con due bei fumanti panini al formaggio grigliato.

"Ecco i vostri piatti, buon pranzo!" disse a denti stretti, per poi darmi un'ultima occhiata e rifugiarsi in cucina. Luke non perse tempo a divorare le patatine fritte di contorno, prendendo a mala pena fiato tra un boccone e l'altro. Giocherellai un po' col cibo prima di addentare con grazia una patataina.

Rallentò vedendo la mia mancanza di interesse in cosa avevo ordinato. "Non mangi?"

Sospirai. "Voglio sapere dei tuoi tour! Sei andato in tour parecchie volte e non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di parlarne! Com'è la band? Mikey è ancora bravo?" Mi fermai e guardai la tempesta che si stava espandendo fuori dal café. "Anche lui ha una ragazza?"

Luke sogghignò. "Sei ancora innamorata di lui?"

"Pazzamente. Insomma, chi non lo è?" scherzai, appoggiandomi allo schienale.

"Okay, ti dirò tutto."

"Aspetta" lo interruppi e feci gesto ad una giovane cameriera. "Prima mi serve del caffè. Potremmo restare qui per un po'."

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l'autrice ci tiene a dire che ruby non è anoressica, nè ha un qualsiasi altro disturbo alimentare

voleva solo ascoltare Luke parlare prima di mangiare :)

come al solito, scusate per eventuali errori.

E OKAY, POTETE PICCHIARMI
mi dispiace non aver aggiornato in tutto questo tempo, ma o sono stanca o sono stanca e in più ho da studiare
MA IN ITALIANO È COME SE NON SERVISSE A NIENTE PERCHÈ TANTO  UN VOTO MERITATO ENTRO FINE TRIMESTRE QUELLA LÌ NON ME LA DÀ

la cosa che mi sorprende di più e che vado bene in latino e in matematica UAU

voi che mi raccontate di bello?

damsel in distress | luke hemmings | italianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora