Ciao a tutti, sono qui con una nuova recensione di una breve fanfiction che ho letto. Si chiama Two Years di causeMichaelTops. Se qualcuno di voi vuole che io recensisca una sua fanfiction, commenti qua sotto con il nome e l'autore della storia. Ovviamente, chi vedo che legge tutte le recensioni e vota è più probabile che venga recensito. Prossima recensione a 15 voti.
Premetto subito che io non sono nessuno per dire cosa fare o cosa non fare, non sono una scrittrice professionista ecc, per cui evitate di chiedermi recensioni se poi vi lamentate di ciò che dico. Sono solo le mie opinioni personali. In questo caso, mi rivolgo all'autrice direttamente: non offenderti in alcun modo per ciò che dirò, perché ovviamente ognuno ha il proprio modo di esprimersi. Cogli le critiche.
Il titolo di questa recensione è "two years of nothing" e tra poco capirete anche perché. Non ho molto da dire su questa storia.
Allora, la protagonista non si sa come si chiama e ciò dice tutto. Non è descritta minimamente, e va bene. Evitiamo le cazzate del tipo "ma perché così chiunque può immedesimarsi nella storia", che è la scusa più vecchia del mondo per giustificarsi. Si parla di questo ragazzo che due anni prima è stato creduto morto e poi riappare e rapisce la sua ex ragazza. Dopo due anni. La rapisce. Vabbè.
La descrizione della storia era molto semplice e concisa e invitava alla lettura, questo perché la scrittrice ha un ottimo modo di scrivere: fluido, veloce, con anche delle belle descrizioni (quando le fa). Diciamo che però da una storia così mi aspetto principalmente che accada qualcosa, e non è questo il caso.
Partiamo dall'inizio. La ragazza senza nome e senza forma non si sa dove si trova, si sa solo che qualcuno la sta rapendo, lei è tipo drogata - perché a quanto pare non fa il minimo sforzo per resistere all'aggressore - e più che una scena di rapimento sembra veramente la scena di un romanzo fantasy dove c'è la musica acustica di sottofondo e le scintille che volano per aria. Non so spiegarmi, ma io ho provato questo.
Come dicevo, nella scrittrice io vedo delle potenzialità, ma non le ho viste applicate. Ci sono state cose che mi hanno fatto sbiancare i capelli dall'ignoranza, per esempio: "Nessun organo del mio corpo rispondeva ai miei comandi". Nessun organo? Nel mio quadernino degli appunti ho disegnato una faccia con gli occhietti spalancati e stupefatti. Un altro esempio è l'espressione "due fottutissimi anni", un'espressione che può andare bene in una citazione di tumblr, nient'altro.
Di tumblr in questo libro c'è davvero molto, e dopo lo vedremo. Continuiamo con la trama: la ragazza si risveglia in una stanza con degli armadi colorati, si sente debole ovviamente, si fa qualche domanda inutile e poi entra il rapitore con un cappuccio in testa ed un vassoio con sopra 'delle bustine e una barretta energetica'. Visto l'inizio della storia ho subito pensato a bustine di droga, ma a quanto pare era dell'aspirina per il mal di testa. Il tizio comincia a parlare, lei si allontana spingendosi verso il punto più lontano da lui sul letto. Ci mette un po' a riconoscerlo e viene fuori che è Ash, il suo ex che a quanto pare era morto. Quindi parte il primo monologo di questo personaggio, dove spiega la sua morte. I genitori della ragazza volevano separarli e per farlo volevano uccidere il ragazzo; volevano far crollare un aereo - ovviamente non si sa come, per dove, perché lui stava partendo, non si sa niente - ma lui ha origliato la conversazione e quindi è riuscito a salvarsi. Poi niente, in pratica dice che non poteva tornare prima perché c'erano i suoi genitori. Come se lei non dovesse sapere che i suoi genitori sono dei pezzi di merda, okay.
Finito il monologo del ragazzo, lei NON REAGISCE. Io sono veramente andata fuori a questo punto. Lei ha risposto in modo così insulso che non ricordo nemmeno cosa abbia detto. Non ha sbattuto ciglio riguardo al fatto che i suoi genitori volevano uccidere il suo ex. Come se fosse normale. Da qui in poi, infatti, non viene assolutamente più detto nulla su questi due poveri assassini falliti.
Ora avrete finalmente capito da cosa deriva "two years of nothing", perché appunto a nessuno dei due è successo nulla in quei due anni. Lei a quanto pare si è chiusa in convento fino a che lui non sarebbe tornato. Ma oltre al fatto che la vita di entrambi si è fermata in quei due anni, è tristissimo che non si sa nulla riguardo alla loro relazione precedente. Tutto quello che si può intuire viene fuori da un secondo monologo inutile, sempre stile tumblr, con una serie di ti amo del tipo "Ti amo perché... Ti amo perché..." elencati uno sotto all'altro con insulsi fatti che riguardano la ragazza. Una cosa talmente inverosimile che se un ragazzo si mette a dirmi tutte ste cose io gli chiedo di cosa si è fatto che non è roba buona.
Per concludere con un colpo di scena lui le ha chiesto di sposarlo, lei gli dice che ci deve pensare ma che non ci vorrà molto. Non mi esprimo perché mi ha lasciata senza parole.
In totale, questo raccontino è stata un'altra delusione. Mai 'na gioia manco su wattpad. Non mi ha trasmesso nulla, ma il motivo principale è che tutto ciò non sta né in cielo né in terra. Innanzitutto, non c'è stata una descrizione iniziale, io non so che storia avevano loro due, come era il loro rapporto. Tutto è fin troppo superficiale e lo si vede in particolare modo quando vengono nominati i genitori tanto per dare un tocco di pathos ma con scarsissimi risultati. Lei non mostra orgoglio, non mostra emozioni, sembra una bambola di pezza che può essere comandata a bacchetta. Ogni tanto le scende una lacrima, ma non basta questo a commuovere il lettore.
Questo racconto è stato trattato con superficialità, come se l'intento fosse di riempire una pagina bianca e basta. Nessun inizio, svolgimento o fine. Se dovessi dare un voto da uno a dieci, sarebbe 5.5, perché è terribile come storia ma sono ancora convinta che le potenzialità ci siano.
Per oggi ho dato la mia dose di cattiveria e schiettezza. Vi auguro una buona Domenica e spero che siate in molti a chiedermi di recensire le vostre storie, anche se non mi aspetto granché: alle persone non piace ricevere critiche.
Un bacio grande, Vals.