Capitolo 6

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Richard è pazzo se crede che io accetterò le sue condizioni del cavolo. Non le accetterei manco se mo lo chiedesse Brad Pitt, figuriamoci sto coglione. Le prime due potrei accettarle ma  l'ultima non credo proprio!
Se pensa di comportarsi così solo perché mi ha vista piangere e pensa che io sia fragile allora ha completamente sbagliato persona perché io non sono fragile e non mi farò mai sottomettere da nessuno! Io sono una ragazza forte, solo che qualche volta mi capita di pensare al passato e non riesco  a non far scendere qualche lacrima.
-tu sei pazzo se pensi che io accetterò le tue condizioni del cavolo- dico alzando la voce e mi giro per andare a casa, ma Josh mi prende la mano e mi trascina vicino a lui.
-Sofia, sta scherzando... Dai dammi quella macchina per un'ora ti prego- ma che gli passa per il cervello a Josh. Non è lui che deve pulire la stanza di Richard e fargli la lavatrice, ma sono io. È già tanto se riesco a sopportarlo per qualche minuto figuriamoci per una settimana intera. Poi mi immagino lui sdraiato nel letto con le patatine e la Coca-Cola che si diverte a vedermi riordinare la sua stanza e fargli il bucato e che mi da ordini. Non esiste io non faccio la schiava di nessuno. Solo al pensiero mi viene da vomitare.
-Josh smettila di dire cazzate perché io non sto scherzando. Preferisco rompermi una gamba che fare la sua schiava per una settimana- dico urlando più di prima. Ma perché Josh insiste così tanto ad accompagnarmi a scuola?

"Forse perché gli piaci"
"Ma cosa stai dicendo? Io non piaccio a Josh"
"E allora come te lo spieghi questo suo comportamento"
"Forse ha solo voglia di farsi  un giro "
"Ma cosa stai decidendo. Si vede che non capisci proprio niente"
"Se, se va bene "

-Richard, amico, non ascoltarla non sa quello che dice - mette la mano sopra la mia spalla e mi stringe ancora più forte a se. Giro la testa e lo guardo malissimo ma lui fa finta di niente.
E mi fa un sorriso da coglione che se fossi un maschio gli avrei rotto tutti quei denti perfetti.
-Josh smettila cavolo. Non voglio accettare le sue condizioni e non voglio manco andare con te a scuola a prendere lo skate- tolgo la sua mano dalla mia spalla e mi dirigo con passo veloce verso casa.
Sento Richard che ride come un matto anche se non vedo cosa ci sia di cosi tanto divertente da ridere in quel modo.
Apro la porta di casa e salgo velocemente le scale perché adesso ho proprio bisogno di una bella doccia calda. Però vado a sbattere contro mia madre che è appena uscita dalla sua camera.
-Sofia amore che hai ? Perché hai sbattuto così forte la porta? Com'è andata a scuola?- ci mancava solo l'interrogatorio di mia madre, adesso. Ma che ci fa a casa a quest'ora? Mi aveva mandato un messaggio dove diceva che sarebbe tornata tardi. E per colpa del suo messaggio sono andata a sbattere contro Jasmine però grazie al suo messaggio l'ho anche conosciuta anche se non è stato uno dei modi più belli di incontrare una persona.
-che ci fai a casa a quest'ora non avevi detto che tornava tardi- chiedo facendo finta che lei non mi abbia chiesto niente.
-lo so però alla fine ho risolto tutto ed eccomi qua. Dai raccontami com'è andata oggi a scuola - cosa vuole che le dica che è andato tutto malissimo che  per colpa del suo messaggio sono andata a sbattere contro Jasmine. E che Richard  ha deciso di farmi uno scherzo solo perché non ha potuto fare la sua scopata mattutina e che poi io e Jasmine abbiamo deciso di fargliela pagare solo che non pensavamo che sarebbe finita cosi, o almeno io, perché adesso si ritrova una faccia piena di  lividi viola e la ciliegina sulla trota è che abita proprio nella casa vicino alla nostra. E la cosa peggiore di tutto è che per colpa sua ho dimenticato lo skate a scuola e spero con tutta me stessa che non me lo prenda nessuno perché poi non saprei più che fare.

"Puoi comprartene un altro"
"Non ne voglio un altro. E tu essendo la mia coscienza dovresti sapere che quello skate è veramente importante per me "
"Se era così importante non l'avresti dimenticato a scuola"
"L'ho dimenticato perché il comportamento di Richard mi ha fatta arrabbiare"
"Allora significa che Richard è più importante dello skate" non riesco a capire come faccia ad essere la mia coscienza.
"Stai dicendo solo cazzate e adesso vattene e non tornare più "

-è andato tutto bene tranquilla però adesso vado a farmi una doccia e poi scendo a mangiare- decido di mentire perché se le dico la verità si sentirà in colpa è starà male, quindi preferisco star male io che lei. Mia madre ha già sofferto abbastanza e forse anche più di me. Le do un bacio e vado a farmi la doccia.

******

È solo il mio secondo giorno di scuola e sono di nuovo in ritardo... se avessi il mio skate potrei farcela benissimo. Scendo velocemente le scale e bevo di fretta il mio caffè. Do un bacio alla mamma e corre verso la porta come una pazza. Appena chiudo la porta mi inciampo su qualcosa e rischio di credere.
Dopo mille bestemmie vado alla ricerca dell'oggetto che mi stava per deformare la faccia e vedo qualcosa sull'erba. Mi avvicino e non riesco a credere ai miei occhi. Quello è il mio skate! Lo prendo e lo abbraccio come se avessi appena trovato un tesoro. Noto che sopra c'è un bigliettino.
Lo apro e non riesco a credere a ciò che sto leggendo...

《Piccola scusa per il mio comportamento di ieri... spero che tu mi possa perdonare. JOSH》


È stato LUI!
Non avrei mai immaginato che Josh potesse fare questo per me .

"E tu che pensi di non piacergli"
"Io sono sicura di non piacergli, ma poi ti avevo detto di andartene e di non tornare più "
"Okey calma adesso me ne vado. Ma solo perché non ti sopporto più non perché me l'hai chiesto tu, che sia chiaro!" oltre a dover sopportare la gente devo sopportare anche la mia coscienza. Qualcuno può dirmi cos'ho fatto di male per meritarmi questo.

Rimango imbambolata con un sorriso stampato davanti a quel bigliettino finché non sento qualcuno chiamarmi.

-hey piccola hai intenzione di continuare a fissare quel bigliettino oppure vieni a scuola- mi giro e vedo Josh in tutta la sua bellezza appoggiato alla sua macchina. Mi sento così stupida che cerco di togliermi quel sorriso che ho stampato in faccia, da qualche minuto ormai, però non ci riesco e corro verso di lui e lo abbraccio. Non si aspettava questo mio gesto perché non mi ricambia subito l'abbraccio ma dopo qualche secondo cede e a sua volta mi abbraccia. Le sue braccia muscolose mi stringono a lui e il suo profumo alla vaniglia mi stravolge. Non voglio più staccarmi da lui perché io amo il profumo alla vaniglia però devo perché se no penserà che abbia dei problemi mentali se reagisco così davanti a un gesto che per molti sembrerà stupido, ma lui non può immaginare quanto significhi per me questo skateboard e quanto gli sia grata.
-Grazie mille!!- gli dico staccandomi da lui.
-Di nulla e poi te lo dovevo visto che ieri non mi sono comportato bene con te. Sia riguardo alla questione di riportarti a scuola per prendere lo skate sia perché a scuola ti ho lasciato sola e me ne sono andato, sapendo benissimo che tu eri nuova e non conoscevi nessuno. Mi perdoni?- chiede preoccupato.
Faccio finta di pensarci un po'.
-Ma certo!- gli rispondo abbracciandolo di nuovo.
-Per me potremmo restare così per sempre... però dobbiamo andare a scuola- dice ridendo e io divento rossa e mi stacco subito da lui.
-Si scusa, andiamo- dico nascondendo il viso e metto per terra lo skate.
-Piccola, non vieni in macchina con me?- e adesso che faccio?!?. Vorrei andare con il mio skate però arriverei sicuramente in ritardo... quindi decido di andare a scuola con lui.

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