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Louis si alzò di scatto, il respiro pesante e il cuore che batteva a mille.

Ci mise qualche secondo per ricordare di trovarsi in camera sua, sul suo letto e non nel TARDIS, in giro per il tempo e lo spazio.

Questa volta il sogno era stato diverso dagli altri, il Dottore gli aveva detto che sarebbe stato lì, di fianco a lui ad aspettarlo (a meno che "Beh, se tu dovessi metterci molto potremi annoiarmi e andarmene a fare un giro con tua madre, chi lo sa").

Sentì sua madre parlare con qualcuno.

Il cuore gli si accese di speranza. In fretta e furia si vestì e si lavò i denti, per poi correre giù e trovare in cucina sua madre e Niall.

Niall, il suo migliore amico, che era passato a prenderlo per andare a scuola assieme.

"Buongiorno, dolcezza" gli disse sua madre, indicandogli una tazza di té.

Louis le sorrise e Niall ridacchiò, facendogli notare che aveva la maglia al contrario. Se la girò sbuffando.

Non era una buona giornata quella.

"Forza, Louis, ora di andare a scuola".

Sua madre era giovane ancora. Una donna bionda e riccia con il volto invecchiato dalla vita. Ma era giovane ancora.

A Louis piaceva ricordarselo, ogni tanto. Perchè sua mamma sembrava così vissuta, quando in realtà aveva solo quarant'anni.

"Certo, vado a prendere lo zaino" borbottò, correndo di sopra.

Gli scuri in camera sua erano aperti, quindi decise di chiuderli. Mentre li tirava verso di sé senti uno strano rumore.

"Louis!".

"Eccomi!".

Li chiuse senza notare che tra i rami una cabina blu era appena apparsa dal nulla.

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