3.

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Louis spinse la porta blu di legno, entrando con passo feroce.

"Non c'eri!".

L'uomo riccio e con gli occhi verdi girò la testa di scatto. Lo fissò per un secondo e poi sollevò le spalle tornando a fare quello che stava facendo.

Precisamente: rischiare di prendere la scossa cercando di unire due cavi della console del Tardis.

Il liscio gli andò vicino e guardò quello che stava cercando di fare. Il Dottore provò a congiungere un cavo blu con uno grigio.

"Forse se metti il pezzo blu con quello blu, allora si attaccano" borbottò.

Il riccio si girò a guardarlo e il Tardis produsse un rumore cigolante, quasi come se fosse d'accordo con Louis.

Il Dottore fece come gli aveva consigliato e, infatti, funzionò.

Si girò a fissarlo e sorrise. "Bravo".

"Semplice logica".

Si alzarono e il Dottore fece schioccare le dita, chiudendo la porta. "Sai, di solito, gli sconosciuti entrano e dicono è più grande all'interno" borbottò l'uomo "tranne Clara, lei ha detto che era più piccolo all'esterno, il che non è sbagliato, ma non mi piace che dicano così".

Louis si batté una mano in fronte. "Dobbiamo fare questo discorso di nuovo?".

L'uomo sollevò un sopracciglio. "Di nuovo?".

Oh, fantastico. Si grattò la nuca e poi "Mi chiamo Louis, ci siamo già incontrati mille volte e tu ti dimentichi sempre e... ah, si. Questo è un sogno".

"Un sogno?" chiese preoccupato "Siamo sveglissimi ora!".

"No, l'hai detto tu" disse Louis.

Girò attorno alla console, passando le dita sul bordo, stando attento a non toccare nulla.

"Avevi detto che quando mi sarei svegliato ci saresti stato, ma non c'eri".

"Louis, io... è la prima volta che ti vedo".

Louis si sentì peggio di prima. Perché continuava a scordarsi di lui? Tra l'altro se quello era tutto un sogno, perché lo faceva soffrire così tanto?

"Fantastico" borbottò "Senti, lo avevi promesso che ci saresti stato, e so che sei uno che se promette, fa, quindi svegliami e lasciami andare a cercarti".

"Come dovrei svegliarti?".

Louis si avvicinò e gli fece un sorriso triste. "Hai parlato di shock improvviso".

Il Dottore lo guardò, sollevò le spalle e lo spinse contro la console, baciandolo.

Louis spalancò gli occhi e si strinse a al suo petto.

Il Signore del Tempo si staccò e lo guardò perplesso. "Questo avrebbe dovuto essere uno shock, io non bacio le persone di solito".

"Noi ci siamo già baciati".

"Ah, ecco". Cominciò a parlare velocemente di cose che Louis non avrebbe comunque capito, poi si bloccò, si girò verso di lui e lo schiaffeggiò.

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