Prologo

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Halloween 1974, Italia

La mia famiglia aveva il vizio di organizzare ad Halloween uno di quegli stupidi balli a tema, li odiavo ma ci andavo sempre perché potevo chiamare chi volevo.
Preferivo starmene in camera mia a scrivere a macchina piuttosto che andare a quei balli.
Odiavo il solo cambiarsi d' abito e passare dai jeans della salopette al vestito da ragazza ricca e viziata, per non parlare del trucco pallido di quel tempo, se non per il rossetto rosso che mi piaceva.
Quella sera del 31 ottobre, i miei genitori avevano scelto come tema gli anni Cinquanta (niente male) e per fortuna trovai il vestito che mi piaceva: un vestito che arrivava fino alle ginocchia di un color arancio simile alla scorza della zucca mentre le maniche erano corte a sbuffo e le ballerine color pastello, i capelli corti li avevo lasciati liberi con i riccioli morbidi.
Non appena varcai la soglia del salone, le mie due amiche mi vennero vicino e mi accompagnarono a braccetto ad un bancone simile ad un bar americano dove un uomo ci servì un drink alcolico.
Prima del ballo venne fatta l' ennesima foto in bianco e nero, venivo sempre con una smorfia ma quest' anno non era niente male. Successivamente venni invitata a ballare da Francesco, un mio compagno di scuola e anche le mie amiche seguirono i loro accompagnatori.
Francesco mi disse di non volermi lasciare e di continuare a ballare fino alle cinque di mattina (ma sei matto?), annuii incantata dal suo sguardo e dalla musica jazz dell' orchestra.
Avevo un brutto presentimento come se qualcosa di terribile dovesse succedere da un momento all'altro: ad Halloween, si credeva che potesse accadere di tutto tanto che gli spiriti tornassero sul mondo terreno per unirsi agli umani e festeggiare la notte delle streghe.
Mi si bloccarono i polmoni ed urlai quando il petto dell' accompagnatore della mia amica si squarciò diffondendo il panico degli invitati.
L' orrore sui volti mi paralizzò tanto che abbandonai Francesco nella confusione per cercare le mie amiche.
Trovai una mia amica morta sopra il corpo del suo fidanzato in una pozza di sangue, l' altra era nascosta sotto il bancone che piangeva.
Ci abbracciammo e progettammo di scappare quando tutto fu finito.
Purtroppo non fu così perché il tipo mascherato ci trovò facendoci tremare ed urlare entrambe e aprì il fuoco su di noi.

Hotel of nightmares (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora