Capitolo 6

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Lunedì mattina, Halloween
Ero ancora a letto in uno stato di dormiveglia con la coperta sulla faccia mentre una delle mie amiche russava molto forte e i cinguetti isterici degli uccellini istigavano l' inizio di un nuovo giorno. Avessi avuto un fucile li avrei uccisi tutti, insomma quando dormi desideri essere lasciato stare, no?
Mi girai su un fianco con una mano fuori dal letto e sentii improvvisamente il letto di Chiara scricchiolare. Si sarà alzata? Poi la porta si aprì e si chiuse in fretta seguiti da dei passi. Gli stessi passi si avvicinarono al mio letto fino a quello di Greta poi al comodino dove c' era il coltello. Eh? Il coltello!
Mi alzai di scatto infilando le pantofole, stropicciai gli occhi e legai i capelli. Mi guardai intorno e... oh mio dio!
Vidi Chiara con in mano il coltello girare per la stanza che sbiaccicava una parola con una voce non sua.
" Oidicimo! Oidicimo! Oidicimo! " Chiara agitava il coltello in aria e si avvicinò al letto di Greta.
Urlai e Greta si svegliò urlando a sua volta. Mi si affiancò subito.
" Che cosa ha? " Batteva i denti.
" Non lo so. " Guardai Chiara ancora e poi la porta catturò la mia attenzione: compariva la scritta in rosso "omicidio".
" Oidicimo! " Chiara si voltò verso di noi. Quindi quello era l' anagramma di omicidio!
Non ci pensai due volte ma corsi verso Chiara afferrandola per le spalle, il coltello cadde sul pavimento con un tintinnio e scossi la mia amica. Greta raccolse il coltello e lo nascose.
" Chiara! Chiara! Mi senti? " Le diedi un ultimo scossone e vidi il suo volto allucinato lasciare spazio a un' espressione sconvolta.
" Dove sono? " La voce le era tornata normale.
" Sei qui con noi. Non ricordi cosa è successo? " Dissi.
" No. Però quella porta è inquietante! " Disse Chiara gettando lo sguardo verso la scritta "omicidio".
" Ragazze, guardate qui. " Disse Greta con in mano una fotografia.
La presi tra le dita, ci soffiai sopra per via della polvere e guardammo insieme. Si trattava di una fotografia datata 1974 in bianco e nero che ritraeva un gruppo di adolescenti con vestiti anni cinquanta e dei sorrisi smaglianti verso la macchina fotografica.
" Halloween 1974. " Lessi nell' angolo della fotografia.
" Ma queste siamo noi! " Esclamò Greta.
" E qui c'è Michele, Antonio e Francesco! " Proseguì Chiara.
" Come mai qui dietro di noi c'è un uomo che è l' unico mascherato? "
Ok, ricordai gli eventi della notte scorsa; arrivai ad una conclusione: era Halloween 1974 e nel pieno di una festa a tema un uomo mascherato da medico della peste aveva consumato una strage spargendo sangue di vittime innocenti nella notte delle streghe.
" Ora si spiega perché abbiamo visto i fantasmi: erano tutti loro! " Dissi.
" Sì, ma perché ci hanno spaventato? " Domandò Chiara confusa.
" Non è che centra quel manoscritto? " Domandò Greta.
Annuii. " Dobbiamo andarcene o siamo fritte! " Lasciai la fotografia sul letto ed insieme tra un avanti e indietro, preparammo le valigie e corremmo tutte giù, solo che qualcosa ci sbarrava la porta dell' ingresso.

Hotel of nightmares (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora