Capitolo 2

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Sono dietro il bancone quando entrano nel bar dei miei compagni di classe e io sbianco. Chiedo alla mia collega se ci diamo il cambio con le pulizie e lei come sempre accetta volentieri e io mi dirigo a pulire la piccola cucina.
Non mi va di avere guai anche qui per questo me ne resto qui a pulire non voglio che poi a scuola mi sfottano perché lavoro...anche se non c'è niente di male.
Per mia fortuna vanno via quasi subito e io posso stare tranquilla. Passa il resto del pomeriggio e io torno a casa stanchissima ma,appena entro mia madre mi arriva davanti "senti funerale sta sera lavoro quindi sai come devi fare,se osi ad uscire dalla tua stanza sai quale è la punizione... ah e sta sera niente cena non o voglia di cucinare"ecco la solita storia...che lavoro fa mia madre? Semplice la da a tutti quelli che la pagano...si esatto e una puttana. Vado su in camera mia e per fortuna ho il bagno in camera,mi faccio una doccia rilassante per poi asciugarmi emetterli l'intimo e il pigiama.
Prendo dal mio comodino un pacchetto di patatine che tengo sempre per situazioni del genere. Sento suonare alla porta e deduco che i clienti di mia madre sono arrivati io mi precipito a chiudere a chiave la porta sapendo che quelli la dopo saranno ubriachi e non mi va di trovarmi in brutte situazioni. Preparo lo zaino per domani per poi aprire l'armadio e mettermi a scegliere i vestiti,vista la vasta gamma di scelta tra nero...nero...nero e per caso qualche cosa rossa e bianca.
Decido di mettermi i soliti jeans strappati neri, maglietta di una band, una felpa e prendo anche un guanto a rete e uno di pelle. Molto vivace lo so.
Finito tutto metto il cellulare sotto carica e mi metto a dormire essendo molto stanca.

La mattina seguente...

Mi alzo lentamente dal mio caldo letto e mi dirigo in bagno per vestirmi e truccarmi.
Una volta fatto prendo lo zaino e scendo giù in cucina dove trovò un macello...ma che cazzo hanno combinato qui dentro?! Ci sono bottiglie ovunque!!ma che si arrangi a pulire io il suo schifo non lo metto a posto!
Prendo una brioche ed esco di casa, metto le cuffie e mi dirigo verso scuola.
Solo davAnti all'entrata quando sento delle risate da oche provenire alle mie spalle e io mi volto. Mi indicano e ridono mi guardo e vedo che non ho niente di strano ho solo gusti differenti dai loro, io odio il colore rosa mi ha sempre fatto schifo, odio le minigonne e i loro vestiti tutti da barbie. Sono solo io e mi piaccio così come sono, se non gli vado bene che vadano a fanculo!
Driiiiii...
Suona la campanella e io entro subito in classe sedendomi al mio banco, entrano altri ragazzi che si avvicinano a me ridendo. Che cosa vogliono questi?!
"Ehi ma ti e pervaso morto qualcuno che ti vesti tutta di nero?" Ma guarda un po' che faccia da culo e questo! " a te per caso hanno allagato la casa che ti fai i risvoltini" dopo la mia risposta vedo che inizia ad arrabbiarsi e io sorrido nella mia mente vittoriosa.
" cosa hai detto emo di merda?! Ripeti!" Mi urla in faccia e io mi alzo e gli tirò uno schiaffo in pieno viso " ho detto che mi fa schifo il modo in cui ti vesti e che se fossi in te girerei alla larga da me se non vuoi farti male" detto questo mi siedo al mio posto vittoriosa mentre loro se ne vanno al loro posto guardandomi male.
Ben gli sta io non sono una debole nessuno può urlarmi contro...beh aparte mia madre...lei lo fa da quando è andato via mio padre ormai ci sono abituata...

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