capitolo 4

66 13 0
                                    

Sto malissimo. Durante la notte non riesco a chiudere occhio e provo, anche se inutilmente, a non pensare a ciò che è successo. Sono stata proprio una cretina, una vera idiota. Non avrei dovuto permettere che i miei sentimenti per Kit ostacolassero la storia con Damon. Devo cercare di calmarmi, mi alzo dal letto e infilo un paio di scarpe semplici ed un giubbotto. Scendo nel cortile sul retro dell'hotel e mi sdraio sull'erba soffice, accendo una sigaretta e fisso ogni singola stella. A volte vorrei essere come loro, luminose e alte nel cielo. Vedono tutto e ci osservano sempre, anche di giorno quando noi non riusciamo a farlo.

Ormai sono le 4:00 passate e il sonno non si è ancora fatto vivo, inutile cercarlo. Anche se è molto pericoloso decido di andare in spiaggia e rilassarmi tra le acque calme e calde del mare.
Appoggio i miei vestiti sulla sabbia e mi avvicino alla riva.
-Dove credi di andare ragazzina?- prima che riesca a tuffarmi, un ragazzo mi afferra per il polso.
-Chi ti credi di essere per dirmi...- mi volto di scatto infuriata, ma mi accorgo che è Damon. Mio dio che figuraccia, indosso anche solo biancheria intima...
-Oh... Damon...- faccio un lungo respiro -credevo che tu fossi...-
-Arrabbiato?- mi stupisce la tranquillità con cui parla.
-Beh... Si-
-E lo sono infatti- abbasso lo sguardo -Ma hey, tu mi piaci ancora- mi solleva il volto afferrandolo con le mani.
-Ho sbagliato prima Damon, mi dispiace tantissimo...- improvvisamente mi bacia. E' un bacio pieno di affetto, di brutti ricordi che svanisono ed è molto rassicurante. Quando le nostre lingue si sfiorano mi sento completamente persa, mi abbandono tra le sue braccia che intanto mi cingono la vita. Stringo le mie intorno al suo collo e sento qualcosa di molto strano dentro di me. Come se mi mancasse quel bacio da un'eternità, come se non desiderassi altro che quelle labbra morbide che poche ore fa avevo rifiutato. Mi piace Damon, mi piace da impazzire.
-Sei bellissima- mi sussurra all'orecchio.
-Anche tu-
Ci avviamo verso l'hotel, di mia iniziativa gli stringo la mano e appoggio la testa sulla sua spalla. Mi bacia dolcemente in fronte e mi sorride. Sono contenta di aver chiarito con lui, era quello che volevo e adesso non riesco a pensare ad altro se non a lui. Era esattamente quello mi aspettavo.

Entriamo in camera mia, mi spoglio e mi infilo una semplice maglia a maniche corte lunga fino a metà coscia. Mi volto verso Damon e vedo che mi sta fissando, mi squadra dalla testa ai piedi.
-Che c'è?- accenno un sorrisino.
-Tu... Tu mi stai provocando, e questo non va affatto bene- scherza lui.
-Oh dovrai abituarti, io dormo sempre così-
-Allora tu dovrai abituarti a fare sesso ogni notte- si avvicina facendo un ghigno.
-Piantala scemo!- lo spingo via e vado in bango per struccarmi.
-Lo sai, sei bellissima anche senza trucco- dice abbracciandomi.
-Beh, questo lo so- scherzo io.
-Ma sentila!- mi prende di peso e mi butta sul letto. Inizia a farmi il sollettico sui fianchi, lo odio. Inizio a supplicarlo di smetterla e finalmente dopo un po' si arrende.
-Certo che è faticoso tenerti ferma-
-Quanto sei simpatico- ancora col fiatone gli do una pacca sulla spalla e gli scompiglio i capelli.
-Forza è meglio se dormiamo un po', tra poco devo alzarmi per lavorare. Per fortuna inizio alle 10:00, quindi potrò riposare due ore in più-
Ci stendiamo sul letto, mi sembra quasi impossibile di essere a letto con lui. Mi sporgo verso il comodino per spegnere la luce.
-Buonanotte tesoro- lo bacio.
-Buonanotte mia piccola ragazzina-

-Chanel! Chanel forza svegliati! Chanel!- apro gli occhi ancora molto assonnata, mi guardo intorno e vedo Madison. Un attimo, Damon dove diavolo è?!
-Tranquilla, è in bagno a cambiarsi- dice lei rassicurandomi.
-Che ore sono?-
-Le 11:00-
-O mamma! Sono in ritardo, troppo in ritardo- salto giu dal letto e infilo velocemente i vestiti -Scendo tra un attimo-
Madison esce dalla stanza lasciandomi una tazzina col caffè sul comodino. Entro in bagno cacciando Damon, mi trucco e mi pettino alla velocità della luce, esco e raccolgo la mia borsa da terra. Bevo il caffè e chiudo la porta.
-Passo a salutarti più tardi piccola- mi stampa un bacio sulle labbra e se ne va. Noto una ragazza, capelli rosso fuoco, abbastanza alta, magra e vestita in un modo poco dignitoso. Sta sull'uscio dell'hotel e appena vede Damon uscire lo squadra lanciandogli un'occhiatina e facendo un classico sorrisetto da poco di buono. Lui le sorride e la saluta e come tutti i ragazzi si volta per osservarle il fondoschiena. Non la conosco, ma già la odio e dovrò anche fare una partaccia a Damon, che la guardava come se fosse una star. Mi dirigo verso l'ufficio e noto alcuni fascicoli sulla mia scrivania, mi siedo e inizio a sfogliarli. Molti trattano alcune spese da pagare, niente di nuovo, ma uno in particolare attira la mia attenzione. Si tratta di un curriculum di una ragazza di nome Meredith, ha 18 anni e si è appena trasferita. Volto pagina per vedere se c'è una sua foto ed è proprio quella che ho visto poco prima all'entrata dell'hotel. Se pensa di lavorare qui se lo può scordare, anche se sarà una decisone a maggioranza e dovrò discuterne con il mio staff. Dato che metà di noi sono maschi, beh non credo che rifiuteranno la sua presenza. Così li richiamo tutti per fare una riunione e discutere di ciò.

Come sospettavo tutti i ragazzi acconsentono a farla entrare, ma rimango stupita dal fatto che solamente io, Madison e Amber ci rifiutiamo di farla accedere nel nostro gruppo.
-Cosa?!!- strillo io.
-Mi dispiace Chanel, ma abbiamo bisogno di una mano- dice Allyson.
-Già, poi è anche carina- scherza Colton facendo l'occhiolino agli altri.
-Potremo cercare altre persone, non esiste solo lei!- provo a ribadire.
-Chanel, ormai la decisione è stata presa, dovrai accettarla- mi consola Kyle.
Esco dall'ufficio sbattendo la porta e mi avvicino a quella stupida ragazza.
-Meredith, giusto?-
-Si...- non le do neanche il tempo di presentarsi.
-Sei assunta, ma ricorda che io non sono d'accordo. Ah, stai lontana dal mio ragazzo!-
-Agli ordini- alza gli occhi al cielo e inizia a ridere prendendomi in giro. Entra nell'hotel e i ragazzi la accolgono offrendole un caffè e mostrandole il posto. Che l'incubo abbia inizio.

note dell'autrice:
scusate se in questi giorni sono stata poco presente, ma avevo bisogno di un po' di tempo per raccogliere tutte le idee che mi passavano per la testa e riuscire a continuare in modo scorrevole e intrigante la storia...
spero che questo capitolo vi piaccia
a presto, baci

abbracci senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora