Capitolo Uno

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«Tanti auguri micetta»
Le mie due migliori amiche piombano urlando nella mia camera facendomi prendere un colpo.
Terry regge tra le mani una piccola torta al cioccolato con sopra le candeline accese che segnano un luminoso 22, e Bea mi porge un bel pacco regalo con tanto di carta laminata argentata e un fiocco blu.

Poso il cellulare sul comodino dopo aver inviato l'ennesimo messaggio a Matteo senza ricevere alcuna risposta, e dedico la mia completa attenzione alle mie amiche.

È appena scoccata la mezzanotte. E come ogni compleanno che si rispetti, da dieci anni a questa parte, è sacrosanta abitudine farsi gli auguri a mezzanotte.
E noi tre rispettiamo la tradizione fin dai tempi delle scuole medie.

«Oh, ragazze. Siete dolcissime. Grazie» dico tra le lacrime. Un po' per l'emozione della sorpresa e un po' per la rabbia di non sapere dove cavolo si è cacciato Matteo la notte del mio compleanno.

Le mie due amiche iniziano a canticchiare Tanti auguri a te, e spengo le candeline iniziando a piangere come una fontana.

«Ehy micia, non ti hanno mai emozionata così tanto i compleanni» ironizza Terry sedendosi sul letto accanto a me.

Non bado a quello che dice e mi metto le mani davanti agli occhi iniziando addirittura a singhiozzare.

Bea prende posto dall'altro lato e mi stampa un leggero bacio sulla tempia.
«Forse le sono venute le sue cose ed ha qualche sbalzo di umore» fa spallucce e guarda Terry.

«Forse suo fratello non torna più in Italia per le vacanze estive?» Mette il broncio la ricciolona bruna di Terry che si è tanto invaghita del mio super fratello.

«Penso che dispiacerebbe più a te che a Mia» la colpisce leggermente Bea ridacchiando.

«Ma no! Bea ci tiene tanto a suo fratello e aspetta questi giorni estivi da un anno per vederlo» cerca di tirarsi fuori da questa situazione alzando gli occhi al cielo fingendosi del tutto estranea alla faccenda.

«Bè, potremmo pur sempre organizzare un viaggetto a Londra e andare a trovarlo» Bea trova la soluzione e intanto io le guardo da una piccola fessura delle dita tra l'indice e il medio.

«Ragazze! Non c'entra mio fratello. Lui tornerà come concordato» tiro su col naso e mi asciugo le lacrime imbrattate di rimmel con il dorso della mano.

«Ah, che sollievo» mormora Terry tirando un sospiro.
Le lancio una rapida occhiataccia, perché sono molto gelosa di mio fratello, e altre due lacrime rotolano dai miei poveri occhi.

«Okay, allora c'entra di nuovo quello stronzo» ipotizza Bea come se ormai fosse una cosa saputa e risaputa che l'origine di tutte le mie lacrime sono dovute al fatto che Matteo mi ha fatto qualcosa.

«Non chiamarlo così» borbotto infastidita.

«E come dovrei chiamarlo? Patato coccoloso?» Mi fa una caricatura dato che è il nomignolo che uso io quando faccio la sdolcinata con lui.

Incrocio le braccia al petto e metto il broncio come una bambina «Vaffanculo Bea» sbotto adirata.

«No, Mia. Ti ci manderemo noi a quel paese se non ti sbrighi a lasciarlo» mi avverte Terry alzandosi e penetrandomi con i suoi occhi scuri carichi di rimprovero.

«Terry ha ragione» Continua Bea ma con un tono più dolce «Siamo stufe di vederti piangere per lui. E siamo ancora più stufe quando vediamo che continui a perdonarlo dopo tutti gli sbagli che fa...»

«Ma non ha sbagliato questa volta» mi impunto prendendo le difese del mio maldestro e disattento fidanzato.

Terry e Bea si guardano esauste, come se conoscessero ormai il copione a memoria.

Uno strano incontro (Ebook e Cartaceo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora