7. A-Death

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[P.O.V. Andy]

Merda! La Cacciatrice di Vampiri! A-Death... Non ci posso credere... di tutti proprio lei mi dovevo beccare. Colei, una dei pochi cacciatori con una taglia, enorme tra l'altro, sulla propria testa, la prima tra i pochi ricercati temuta davvero dai Mondi Oscuri, una dei pochi che è riuscita ad essere ricercata in tutti e sette i Mondi. Da quanto sapevo, i pezzi grossi dei cacciatori, gli unici che si sono conquistati una taglia in tutti i sette i Mondi, erano otto. I nomi non me li ricordo. Conoscevo bene solo A-Death perché era quella che faceva fuori più vampiri di tutti.

Tirai un sospiro di sollievo, pensando alla fortuna sfacciata che avevo avuto. Saranno millenni che vivo, ma non mi sono mai annoiato nel frattempo, non ho mai pensato a farmi fuori. Malgrado tutto ho sempre avuto paura di morire, o meglio, di rinascere sotto altra forma. Il vampiro è la creatura più in alto nella catena alimentare, nonché la più forte in praticamente tutto, e rinascere sotto forma di, non lo so, di licantropo mi farebbe un po' schifo. Poi magari si scopre che in più sono un'Anima Rinascente per cui li il suicidio sarebbe assicurato, finché non capito nuovamente come vampiro.

Ma la cosa che più mi avrebbe messo rabbia sarebbe stato morire per mano di una donna.

Mi guardai attorno, con il fiato corto e i sensi tutti in allerta, nell'attesa di veder spuntare la chioma rosso fuoco di A-Death.

Era chiamata così perché ad ogni sua vittima lasciava una A incisa sul torace, e nessuna di loro era riuscita a sopravvivere tanto da raccontare la cruenta lotta.

Ero sul tetto di un palazzo abbastanza alto, di una ventina di piani su per giù, ma decisi ugualmente di scendere, il campo sembrava abbastanza tranquillo.

Non so per quale strano e arcano motivo il sangue di quel ragazzo mi aveva attirato così tanto... probabilmente dipenderà dal motivo che era talmente pulito da parermi quello di un neonato. Non aveva alcool, droghe o altre sostanze strane in corpo e quando ero salito non avevo troppa voglia di stupefacenti. Aveva un profumo così pulito! Nulla di diverso dagli altri in fatto di gusto, ma per uno della sua età era davvero molto puro.

L'unica cosa che non mi andava giù era il fatto di non aver finito per bene tutta quella delizia. Ero sazio, senza dubbio, ma comunque voglioso di altro nutrimento.

Nel pieno del rischio decisi di tornare al parco, laddove avevo lasciato Heytham, morente, nella speranza di ritrovarlo li. In fondo sarebbe stato troppo tardi per chiunque, per quanto riguardava la possibilità di salvarlo, anche per il più bravo medico in circolazione, per cui non ci sarebbe stato alcun motivo per cui A-Death avrebbe dovuto levarlo da li, almeno che non lo conoscesse. In tal caso non sarebbe più stato lì perché lei lo avrebbe di sicuro portato alla famiglia, ma da quanto ho visto...

Non appena sentii arrivare qualcuno a gran corsa, mi voltai di scatto e, nel momento in cui vidi che era la Cacciatrice, mollai Heytham e corsi via, a gambe levate, lasciandolo li, a soffocare nel proprio sangue. Avevo riconosciuto subito il volto della ragazza, e di morire proprio nel mio giorno di ribellione non mi andava proprio. Sperai che la vista del ragazzo praticamente esangue la bloccasse, giusto per darmi il tempo di rifugiarmi su uno dei rami più alti sopra l'ormai cadavere, in modo da tenere sotto controllo la situazione.

La ragazza corse incontro a ciò che fu il mio pasto, per poi mettersi il coltello fra i denti e tirarlo su, con una delicatezza che solo una madre ha, quanto prende il proprio bambino dalla culla per la prima volta, quasi temendo di spezzarlo.

Heytham giaceva esanime sulla stradina del parco, il petto che si alzava e si abbassava lentamente e a intervalli molto irregolari, segno che stava per andarsene. Lei si sedette, piegando una gamba, in maniera che fungesse da schienale al giovane moribondo, e cominciò a premergli forte il collo, nella speranza di fermare il sangue, mentre gli diceva di stare calmo, che non l'avrebbe abbandonato.

Distrazione fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora