Prologo: Come Ieri

335 43 16
                                    

Oggi non sono qui per raccontarvi la storia dell'allenatore di Pokémon che parte per il suo viaggio nella propria regione di origine, con una sua squadra, magari accompagnato anche da amici umani, per sconfiggere i Capipalestra e diventare, forse, il campione della propria Lega Pokémon.

Questo accadde qualche tempo prima della nostra storia, quella di cui voglio parlare e di cui voglio condividere ogni attimo.

Una storia di amicizia, coraggio, e legami profondi. Soprattutto legami. Una storia che è giusto dover raccontare, e che per me è un onore poter raccontare...

~ ~ ~

Era una fresca e limpida giornata di fine Novembre quando tutto iniziò. Smeraldopoli era avvolta nel caldo abbraccio del Sole in grado di mitigare l'aria pungente dell'autunno inoltrato.

Fu proprio in questa piccola cittadina in mezzo ai boschi dove un giovane allenatore entrò nell'unico negozio di articoli Pokémon lì presente. Semplice, ma ben fornito; il negozio perfetto prima di avventurarsi nella regione di Kanto. Al suo interno si poteva respirare un intenso odore di pulito.

<<Buongiorno!>> salutò educatamente dopo essere entrato.

Subito dopo essersi chiuso la porta vetrata alle spalle, vide spuntare da sotto il bancone del negozio un ragazzo dall'aria allegra. Non poteva avere più di sedici anni.

<<Ehilà, amico! Ti serve qualcosa?>> domandò con un gran sorriso.

Lui era Kevin, un ragazzo solare e felice, aperto a tutti. Trattava ogni cliente del negozio come se fosse sempre stato suo conoscente.
Aveva i capelli castani con un ciuffo ribelle che copriva la fronte, nascosti sotto un berretto verde con la visiera al contrario. I suoi occhi neri erano in grado di trasmettere un forte senso di fiducia a chi li guardava.
Un paio di giorni prima, i suoi genitori erano partiti per Unima a causa di questioni di lavoro, lasciando il figlio a badare al negozio di famiglia. Sarebbero tornati come minimo una settimana, ma fortunatamente, il ragazzo si trovò immediatamente a suo agio con la sua nuova attività.

<<Sì>> rispose l'allenatore. <<Avresti una decina di pozioni e antidoti? Dovrei attraversare il Bosco Smeraldo con i miei Pokémon>>

<<Certo che ne abbiamo! Giusto, Ciralyn?>> disse guardando sotto di sè.

Il giovane cliente rimase leggermente sbigottito non vedendo nessuno all'infuori di Kevin, ma tutto ad un tratto comprese. Un esemplare di Eevee balzò sul balcone emettendo un gioioso gridolino tipico della sua specie, scodinzolando allegramente.
Lei era Ciralyn, un'Eevee di circa dieci anni dalla stessa indole del suo amico umano, in grado di portare il sorriso sulla bocca di chiunque. Ella era estremamente unita a Kevin con il più solido dei legami, e la cosa era ricambiata. Ognuno dei due non poteva fare a meno dell'altro, e all'altro doveva la sua perenne felicità.

<<Ciralyn, mi faresti il piacere di indicare al nostro cliente dove trovare ciò che cerca?>> le chiese facendole delle lievi carezze tra le orecchie.

<<Vee!>> esclamò lei annuendo.

L'Eevee si liberò a malincuore della mano del suo amico e saltò giù da bancone con un agile salto. Da lì tirò un colpetto alla caviglia del cliente e lo invitò a seguirla, per poi indicargli uno scaffale con la zampa.

<<Questa poi>> disse egli ridacchiando divertito dall'inusuale scena.

Prese dagli scaffali cinque pozioni e altrettanti antidoti e andò a pagare con la Pokémon che zampettava sotto di lui. L'Eevee tornò sul bancone davanti a Kevin, il quale, per tutta la sua felicità, tornò a coccolarla sulla testa.

LinkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora